ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00717

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 525 del 27/09/2011
Abbinamenti
Atto 1/00655 abbinato in data 03/11/2011
Atto 1/00663 abbinato in data 03/11/2011
Atto 1/00672 abbinato in data 03/11/2011
Atto 1/00716 abbinato in data 03/11/2011
Atto 1/00718 abbinato in data 03/11/2011
Atto 1/00727 abbinato in data 03/11/2011
Firmatari
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 27/09/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 27/09/2011
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 27/09/2011


Stato iter:
03/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 03/11/2011
Resoconto BELLOTTI LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 03/11/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 03/11/2011
Resoconto BELLOTTI LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/11/2011

ACCOLTO IL 03/11/2011

PARERE GOVERNO IL 03/11/2011

DISCUSSIONE IL 03/11/2011

APPROVATO IL 03/11/2011

CONCLUSO IL 03/11/2011

Atto Camera

Mozione 1-00717
presentata da
LEOLUCA ORLANDO
testo di
martedì 27 settembre 2011, seduta n.525

La Camera,

premesso che:

il primo periodo del terzo comma del vigente articolo 48 della Costituzione impone alla legge, oltre a stabilire i requisiti e le modalità per l'esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero, di «assicurarne l'effettività»;

nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento del 2006 è stata applicata per la prima volta la legge n. 459 del 2001, che ha disciplinato l'esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero: a prescindere dalla scelta, di natura politica, del voto per corrispondenza le prime difficoltà emerse sul voto nella circoscrizione estero, di natura tecnica ed organizzativa, sono le medesime con le quali ci si deve confrontare oggi;

alla prima applicazione della legge hanno fatto seguito la denuncia di presunti brogli, l'attenzione di inchieste giornalistiche, le dichiarazioni di testimoni diretti, la loro diffusione mediatica attraverso video e su internet, oltre all'emersione di criticità tecniche, confermate anche nel corso di audizioni in Parlamento dei responsabili dei procedimenti elettorali;

la tornata elettorale estera del 2008 confermò i problemi e la loro natura: dagli organi mediatici si possono trarre casi più o meno documentati di vendita di schede, di una loro stampa in esubero, di presunta corruzione di addetti postali e di funzionari consolari, di fascicoli aperti dalle procure in seguito a diversi esposti relative a presunte irregolarità, di fascicoli aperti finanche prima delle consultazioni estere: il «caso» più eclatante, tuttavia, fu quello che occorse alla circoscrizione estero del Senato della Repubblica, nella quale un senatore - nel prosieguo del procedimento giudiziario arrestato per violazione della legge elettorale e di scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso - riuscì ad essere candidato ed eletto in assenza dei requisiti prescritti dalla legge;

il «caso» Di Girolamo indusse, un anno or sono, giornalisti, politici e giuristi a chiedere dei correttivi alla legge sul voto all'estero; il «caso», infatti, oltre a mostrare la tensione permanente in cui versa la normativa per il voto degli italiani all'estero, ha dimostrato la fragilità del sistema elettorale, diventando un caso non solo giudiziario, ma giuridico e politico;

le notizie più recenti in ordine all'elenco degli italiani iscritti all'Anagrafe degli italiani all'estero (Aire) risalgono a molti mesi fa - nel frattempo, si sono succedute diverse interrogazioni parlamentari indirizzate ai Ministri dell'interno e degli affari esteri; nel novembre 2010, in accordo con il Ministero degli affari esteri, il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno ha inviato la «circolare urgentissima n. 33», con la quale tutti gli enti competenti dell'amministrazione centrale erano chiamati a vigilare sulla regolare tenuta ed aggiornamento delle anagrafi degli italiani residenti all'estero e sul corretto e tempestivo invio dei propri dati da parte di tutti i comuni all'Anagrafe degli italiani all'estero (Aire) centrale; la circolare assegnava precisi compiti in ordine alla verifica della correttezza dei dati, al fine di evitare sottostime dei dati, mancate cancellazioni, posizioni duplicate; la circolare, inoltre, invitava le amministrazioni centrali competenti e le singole amministrazioni locali a «valutare gli interventi organizzativi necessari per risolvere eventuali situazioni di arretrato, sia a livello anagrafico che a livello di trascrizione degli atti di stato civile»;

da gennaio 2011, con la dichiarazione di ammissibilità dei quesiti referendari in materia di servizio idrico, legittimo impedimento e produzione di energia nucleare, al Governo è stato noto che gli italiani residenti all'estero sarebbero stati chiamati a votare, al più tardi, alla metà di giugno 2011;

nel corso delle consultazioni referendarie, il Ministro dell'interno rilasciò la seguente dichiarazione: «la proiezione fatta dagli esperti del Ministero dell'interno rispetto al dato di ieri fa pensare che si raggiungerà il quorum per tutti e quattro i referendum anche senza considerare il voto degli italiani all'estero e questo risolve un problema non da poco»;

la questione è, infatti, tutt'altro che marginale, poiché la dimensione del corpo elettorale non corrisponde a tutti gli aventi diritto e ciò determina - e ha già determinato - rilevanti problemi in occasione delle consultazioni referendarie abrogative, per le quali è previsto un quorum strutturale, ma è suscettibile di crearne ogni qual volta il corpo elettorale estero sia chiamato a votare;

i problemi endemici del voto dei nostri connazionali all'estero restano e l'ampia maggioranza che ha caratterizzato l'avvio della XVI legislatura può aver dato agio ad una certa trascuratezza nel risolverli;

il raggiungimento del quorum ha messo al riparo le recenti consultazioni referendarie dalle conseguenze delle anomalie del «sistema» di voto estero, ma, stando alle denunce dei comitati referendari, alle segnalazioni di plichi non recapitati, ricevuti incompleti, tornati indietro per invii errati, le anomalie, i problemi ed i ritardi si sono, in realtà, riproposti, semplicemente non hanno avuto conseguenze;

la legge n. 459 del 2001 ha mostrato dal principio e continua a mostrare profili di criticità, sia con riferimento alle garanzie previste per il voto per corrispondenza, sia per l'efficienza del procedimento elettorale nel suo complesso;

oltre i confini, nella circoscrizione estero sono iscritti oltre tre milioni di elettori, il cui voto è un diritto sancito dalla Costituzione; l'obbligo di garantirne la possibilità e l'effettivo esercizio spetta alla legge;

questione dirimente è il meccanismo di voto, che ha mostrato gravi lacune e causato irregolarità anche gravi; questione cruciale è l'individuazione del corpo elettorale, a fronte del disallineamento tra i dati dell'Anagrafe degli italiani all'estero (Aire) e i dati degli schedari in possesso dei consolati, dall'intreccio dei quali dipende la predisposizione delle liste elettorali da parte del Ministero dell'interno;

le maggiori criticità si rinvengono: nella lacunosità dei controlli e nell'organizzazione delle operazioni elettorali preliminari e successive al voto, nelle modalità di gestione delle schede elettorali e della stampa delle stesse, nel loro passaggio dal consolato all'elettore,
impegna il Governo
ad avviare un'indagine sulle modalità di organizzazione e svolgimento delle operazioni di voto inerenti alle ultime con sultazioni referendarie - che preveda il coinvolgimento della rete consolare e di tutti gli uffici competenti e coinvolti - ed una disamina delle maggiori criticità, e a riferire sui risultati in Parlamento, fornendo anche elementi utili e proposte per l'adozione di una più adeguata normativa e di meccanismi migliorativi per garantire la massima regolarità del sistema di elezione.

(1-00717)
«Leoluca Orlando, Borghesi, Donadi, Favia».