ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00684

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 497 del 07/07/2011
Abbinamenti
Atto 1/00671 abbinato in data 11/07/2011
Atto 1/00688 abbinato in data 11/07/2011
Atto 1/00689 abbinato in data 11/07/2011
Atto 1/00696 abbinato in data 27/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: CIMADORO GABRIELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 07/07/2011
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 07/07/2011


Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2011
Resoconto FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/07/2011
Resoconto GALATI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 27/07/2011
Resoconto POLIDORI CATIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/07/2011
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GALATI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 27/07/2011
Resoconto POLIDORI CATIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2011
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/07/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/07/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/07/2011

ACCOLTO IL 27/07/2011

PARERE GOVERNO IL 27/07/2011

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/07/2011

DISCUSSIONE IL 27/07/2011

APPROVATO IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Mozione 1-00684
presentata da
GABRIELE CIMADORO
testo di
giovedì 7 luglio 2011, seduta n.497

La Camera,
premesso che:
la contraffazione nel nostro Paese rappresenta, secondo gli ultimi studi condotti dal Censis e le risultanze derivanti dalle indagini eseguite dalla Guardia di finanza, una vera e propria economia parallela che ogni anno fattura più di 7 miliardi di euro, con conseguenti ingentissime perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancate entrate fiscali e contributive e ben 130 mila posti di lavoro sottratti all'economia regolare;
il fenomeno della contraffazione, inoltre, si avvale di metodi sempre più sofisticati e risulta in aumento nel nostro Paese, come del resto testimoniano i dati ufficiali più recenti con riferimento all'anno 2010 e i primi 5 mesi dell'anno 2011:
a) nel corso del 2010 la Guardia di finanza ha sequestrato 110 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi e sono state denunciate all'autorità giudiziaria ben 13.234 persone. Nel corso delle indagini compiute nel 2010 è stato accertato come il fenomeno della contraffazione si stia progressivamente sviluppando nell'ambito di una molteplicità di settori merceologici che vanno dai ricambi delle auto ai caschi per le motociclette, dai farmaci ai cosmetici, dagli oggetti di bigiotteria, alle figurine, dai giocattoli agli alimenti. In buona sostanza, sebbene l'alta moda, l'abbigliamento e i suoi accessori si siano confermati settori in cui la contraffazione e la falsa indicazione del made in Italy sono ancora fortemente diffusi, le operazioni condotte nel 2010 hanno evidenziato un notevole aumento dei sequestri di beni di largo consumo (+ 36 per cento) e di prodotti pericolosi per la salute (+33 per cento). Si conferma, inoltre, il coinvolgimento sempre maggiore della criminalità organizzata italiana e straniera nell'industria del falso: 341 sono le persone che sono state denunciate per associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione e 98 quelle arrestate, il 50 per cento in più rispetto al 2009;
b) nei soli primi 5 mesi del 2011 sono state sequestrate quasi 37 milioni di merci contraffatte. Il comparto moda continua ad essere quello in cui si registrano i sequestri più ingenti (quasi 16 milioni di prodotti), anche se il settore che attualmente manifesta il più marcato trend in aumento (+35 per cento rispetto ai primi cinque mesi del 2010) è quello dei beni di largo consumo, tra cui emergono i sequestri di cosmetici contraffatti o insicuri, aumentati di sei volte rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno;
la contraffazione di alcuni prodotti, in particolare, come quelli farmaceutici, gli alimentari, i giocattoli o le parti di veicoli, rappresenta un pericolo immediato per i consumatori, minacciandone la salute e la sicurezza. In materia di contraffazione di farmaci si segnala, in particolare, l'allarme lanciato il 25 marzo 2011 dall'Adiconsum (Associazione difesa consumatori e ambiente) che ha pubblicato un'indagine dalla quale emerge che ogni anno in Europa 200.000 persone muoiono di malaria perché curati con farmaci contraffatti, mentre 50.000 bambini perdono la vita dopo aver ricevuto una vaccinazione antimeningite rivelatasi in seguito contraffatta;
l'Italia, inoltre, è uno dei Paesi a maggiore rischio di perdita di competitività a causa dello sviluppo del mercato del falso, sia perché caratterizzata da un tessuto produttivo composto in gran parte da piccole e medie imprese che sovente riscontrano enormi difficoltà nel contrastare adeguatamente il fenomeno, sia perché l'Italia vanta una significativa quota di produzione e di export nel settore dei beni di lusso che corrisponde a uno di quei settori maggiormente esposti alla concorrenza sleale dei prodotti contraffatti;
alla base dello sviluppo dell'industria della contraffazione concorrono vari fattori tra i quali si annovera, in particolare, la globalizzazione del mercato che ha spostato le produzioni nei Paesi asiatici e in quelli dell'est europeo, dove il costo della manodopera è molto più esiguo che in Italia. La produzione mondiale di merci contraffatte proviene, infatti, per il 70 per cento dal sud-est asiatico (soprattutto Cina, ma anche Thailandia, Taiwan e Corea) e la relativa destinazione interessa per il 60 per cento l'Unione europea;
la produzione di merci contraffatte in Italia si concentra per il 69 per cento nelle regioni del Sud ed interessa, in particolare, la regione Campania (cd, dvd, abbigliamento) che guida con largo margine la classifica con quasi la metà dei prodotti sequestrati su tutto il territorio nazionale. Alla Campania seguono la regione Lombardia nei settori della componentistica elettronica e dei profumi, il Veneto specie nei settori degli occhiali e delle calzature, le Marche, la Toscana (in particolare, Prato nel settore della pelletteria) e la Puglia;
secondo quanto emerge dalla recentissima indagine «Le caratteristiche della criminalità organizzata cinese in Italia», presentata in data 18 maggio 2011 dall'Osservatorio socio-economico sulla criminalità del Cnel, la contraffazione di prodotti costituisce il principale business delle organizzazioni criminali cinesi in Italia e Roma rappresenta il principale centro di smistamento e stoccaggio di questa merce che, in numerosissimi casi, reca il marchio contraffatto CE, quale acronimo di «China Export» in violazione delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 194, di recepimento della direttiva 2004/108/CE che vietano l'utilizzazione di segni che possano indurre in errore il consumatore in relazione al significato o alla forma grafica della marcatura CE che, come noto significa «Conformité Européenne» ed indica che il prodotto che lo porta è conforme ai requisiti essenziali previsti da direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica e tutela del consumatore;
il fenomeno della contraffazione si presenta come un insieme complesso di violazioni a leggi, norme, regolamenti e vincoli contrattuali che regolano i diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento commerciale di prodotti di ogni genere ed è caratterizzato dalla presenza in Italia di due realtà particolarmente massicce: a) le merci contraffatte, ovvero le merci che recano illecitamente un marchio identico ad un marchio registrato; b) le merci usurpative, cioè quelle merci che costituiscono riproduzioni illecite di prodotti coperti da copyright;
attorno a queste due tipologie predominanti, esiste un'ulteriore realtà di vari fenomeni illeciti, o al limite del lecito, che costituiscono un habitat favorevole alla contraffazione, alla pirateria e a ogni altra attività criminale ad esse connessa. Fra questi si menzionano: a) le sovrapproduzioni illegittime approntate da licenziatari di produzione infedeli e da questi smerciate, con o senza il marchio originale, ma comunque in violazione del contratto di licenza; b) le produzioni destinate contrattualmente a specifiche aree geografiche, ma dirottate da licenziatari commerciali infedeli fuori dalle zone di loro pertinenza; c) la produzione di prodotti che, senza violare direttamente marchi o modelli, ne imitano in maniera tendenziosa e confusiva l'aspetto;
i disastri prodotti dalla contraffazione si configurano come l'esatto opposto dei benefici prodotti dalla sana concorrenza, in cui i produttori competono l'uno contro l'altro per il favore del consumatore sulla base della qualità e del prezzo. Lo scopo del contraffattore è invece quello di realizzare guadagni attraverso l'inganno, assumendo fraudolentemente l'identità di un produttore famoso e affidabile, in modo da evitare gli investimenti necessari per creare prodotti autenticamente di buona qualità. Il contraffattore non ha, quindi, nessun interesse ad investire nella buona qualità dei materiali impiegati, nei sistemi di controllo della qualità degli oggetti prodotti, nella ricerca e sviluppo volta alla continua innovazione e, infine, nello sviluppo di tecniche di comunicazione e vendita volte a proporre i propri prodotti;
la contraffazione che, nell'immaginario collettivo continua ad essere considerata un trascurabile fenomeno di «microcriminalità» più folcloristica che preoccupante, presenta invece le caratteristiche di un vero e proprio cancro che aggredisce progressivamente la società in tutto il suo insieme;
nella seduta del 13 luglio 2010 la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato doc. XXII, n. 12-16-A, che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale;
durante l'audizione svoltasi il 16 febbraio 2011 del comandante generale della Guardia di finanza, generale di corpo d'armata Nino Di Paolo, è emersa con tutta evidenza l'esigenza di intervenire nella lotta alla contraffazione anche e soprattutto attraverso un cambiamento della cultura e della percezione da parte del consumatore, facendo conoscere il valore, non solo culturale ma anche tecnico della merce che si acquista. Il consumatore, in buona sostanza, deve percepire che attingere all'offerta illecita non è un affare, non soltanto in termini di pericolosità ma anche in termini economici;
durante l'audizione dei rappresentanti di Confindustria del 16 marzo 2011 è stata altresì evidenziata l'esigenza di arricchire la legislazione attualmente vigente sulla contraffazione con normative più precise in materia di commercio elettronico a livello internazionale;
durante l'audizione del sottocapo di Stato maggiore del comando generale dell'Arma dei carabinieri, generale di divisione Antonio Ricciardi, svoltasi recentissimamente, ovvero il 22 giugno 2011, nell'analizzare nello specifico gli aspetti relativi alla lotta all'agropirateria, è stato sottolineato come, per quanto concerne gli aspetti relativi alle problematiche legate all'italian sounding, ovvero l'evocazione in etichetta dei prodotti tipici italiani, che penalizza gravemente le produzioni agroalimentari nazionali, si registri una carenza di strumenti di tutela a livello internazionale per la mancanza di una normativa che renda obbligatoria l'indicazione in etichetta della vera origine del prodotto agroalimentare,
impegna il Governo:
ad adottare con urgenza ogni iniziativa di competenza, anche presso le competenti sedi europee, volta ad arginare il dirompente fenomeno della contraffazione che minaccia i consumatori e le imprese del nostro Paese, sollecitando gli Stati membri dell'Unione europea ad attuare un efficace e continuo monitoraggio in tempo reale delle importazioni extracomunitarie provenienti in particolare dal sud-est asiatico, e segnatamente dalla Cina, così da garantire la piena attuazione dei divieti e delle correlative sanzioni previste dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n.194, di recepimento della direttiva 2004/108/CE;
ad assumere ogni iniziativa, anche normativa, volta a potenziare il controllo della diffusione delle merci contraffatte su siti di compravendita on line, come e-Bay, promuovendo al contempo le opportune iniziative affinché l'Unione europea - oltre al nostro Paese - si faccia carico di portare avanti dei regolamenti a livello di Wto (World trade organization - Organizzazione mondiale del commercio) nell'ottica di riordinare l'intera normativa in materia;
a rafforzare ulteriormente le politiche di tutela e di controllo della qualità dei prodotti agricoli e di contrasto alla contraffazione ed all'«agropirateria» sui mercati interni ed esteri;
ad adottare le opportune iniziative tese ad avviare specifiche campagne informative nelle scuole di istruzione primaria e secondaria sulla gravità del fenomeno della contraffazione, rafforzando al contempo gli strumenti di sensibilizzazione dei consumatori italiani utilizzati sino ad oggi dalle istituzioni pubbliche;
a valutare l'opportunità di adottare ogni atto di competenza volto a dotare le dogane italiane di strumenti tecnologici adeguati al controllo qualitativo delle merci, al fine di individuare la presenza di sostanze vietate per legge e pericolose per la salute pubblica;
ad individuare specifici indirizzi per sostenere il made in Italy e per promuovere l'immagine dell'Italia all'estero, anche attraverso l'implementazione di strumenti efficaci a contrastare gli abusi di mercato e la contraffazione a garanzia delle imprese e a tutela dei consumatori, e ad attuare, compatibilmente con la salvaguardia degli equilibri di bilancio, tutte le iniziative utili a raggiungere i suddetti obiettivi.
(1-00684) «Cimadoro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Barbato, Cambursano, Di Pietro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Messina, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera».