ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 482 del 07/06/2011
Abbinamenti
Atto 1/00640 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00645 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00647 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00649 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00650 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00651 abbinato in data 07/06/2011
Atto 1/00652 abbinato in data 07/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: VENTURA MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 07/06/2011


Stato iter:
07/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/06/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/06/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto SOGLIA GERARDO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
Resoconto FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/06/2011

ACCOLTO IL 07/06/2011

PARERE GOVERNO IL 07/06/2011

DISCUSSIONE IL 07/06/2011

APPROVATO IL 07/06/2011

CONCLUSO IL 07/06/2011

Atto Camera

Mozione 1-00653
presentata da
MICHELE VENTURA
testo di
martedì 7 giugno 2011, seduta n.482

La Camera,

premesso che:

nel 2005 si è avviata la riforma del servizio nazionale della riscossione che ha portato al superamento del precedente affidamento in concessione. Riscossione Spa, poi trasformatasi in Equitalia Spa - società partecipata per il 51 per cento dall'Agenzia delle Entrate e per il 49 per cento dall'INPS - ha assorbito le numerose società operanti nel settore dando un notevole impulso all'attività di riscossione coattiva;

con la nuova Equitalia Spa, come riferito dal suo Presidente durante l'audizione presso la Commissione finanze del 19 aprile scorso, si è passati dal 3.800 milioni di euro riscossi nel 2005 agli 8.876 milioni di euro incamerati nel 2010; di questi «circa il 20 per cento di tali imposte deriva dal lavoro svolto sulle cosiddette morosità rilevanti, vale a dire sulle posizioni di debito superiori ai 500.000 euro»;

per prevenire situazioni di difficoltà dei contribuenti, sia famiglie che imprese, e aiutarli a far fronte agli impegni nei confronti delle agenzie fiscali, degli enti previdenziali, delle regioni e degli enti locali, sono stati predisposti strumenti per favorire la rateazione dei debiti, rateazioni che, al 30 aprile 2010, ammontavano a oltre 1.200.000 per un importo superiore a 15 miliardi e mezzo di euro;

tuttavia, l'aumento di efficacia ed efficienza del servizio nazionale della riscossione, un elemento fondamentale per assicurare la tenuta delle entrate pubbliche, è avvenuto contestualmente all'insorgere e al dispiegarsi di una delle più difficili crisi economiche che il nostro Paese abbia conosciuto dal secondo dopo-guerra ad oggi;

alla crisi, che ha colpito il sistema produttivo determinando una contrazione significativa dell'occupazione e dei redditi, si somma il cronico ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, una situazione che sta creando non poche difficoltà di liquidità a molte imprese;

lo strumento delle procedure esecutive per attuare il recupero dei crediti dello Stato, quali ipoteche immobiliari, pignoramenti di stipendi e conti correnti bancari, fermi amministrativi sui beni mobili registrati, rischia di penalizzare anche quei contribuenti che sono incolpevolmente morosi, che si trovano a perdere la casa ipotecata o a chiudere la proprie attività;

l'applicazione di tali strumenti di riscossione dei tributi sta assumendo proporzioni notevoli in tutto il Paese senza distinzioni geografiche: da Nord a Sud cittadini, professionisti, aziende ed associazioni di categoria e di consumatori lamentano l'applicazione di tali strumenti anche per sanzioni di valore esiguo;

la mancata emanazione del decreto ministeriale previsto dall'articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78, che consentiva la possibilità, per i contribuenti, di compensare i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle regioni, enti locali ed enti del servizio sanitario nazionale per somministrazione, fornitura e appalti, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo, ha creato ulteriori problemi a contribuenti già in difficoltà;

in questi ultimi tempi è emersa la necessità di una riflessione sull'apparato sanzionatorio, sul sistema dell'aggio come strumento per finanziare il servizio di riscossione coattiva, sul fatto che la somma di sanzioni, interessi e aggio rischia di scaricare sul contribuente un onere «eccessivo» rispetto ai debito effettivamente dovuto, che si configura come una vera e propria forma di anatocismo, dovuto all'applicazione di ulteriori interessi sulle sanzioni e sugli interessi di mora maturati per il mancato pagamento dei debiti tributari,
impegna il Governo:
a introdurne elementi di maggiore flessibilità nelle procedure di riscossione coattiva nei confronti di coloro che, pur volendo ottemperare ai propri debiti fiscali e contributivi, non siano in grado di farlo per una temporanea e oggettiva difficoltà finanziaria, a tal fine prevedendo interventi strutturali finalizzati a consentire la predisposizione di un nuovo piano di rateazione a fronte della dimostrazione che il mancato pagamento di una o più rate sia stato determinato da un peggioramento della situazione economica oggettivo e indipendente dalla volontà del debitore stesso;

a rafforzare gli strumenti di autotutela del contribuente al fine di garantire la correttezza dei rapporti fra amministrazione e cittadini;

a rivedere la disciplina della riscossione degli importi di limitata entità, a tal fine limitando l'azione dell'agente della riscossione al sollecito di pagamento per debiti non superiori a 2.000 euro e, in ogni caso, valutando con particolare attenzione le ipotesi di fermo amministrativo sui beni strumentali;

ad innalzare a 20.000 euro l'importo del debito al di sotto del quale non è possibile iscrivere ipoteca né procedere ad espropriazione;

a prevedere che l'iscrizione dell'ipoteca sia necessariamente preceduta dalla notifica di una comunicazione preventiva che assegni al debitore stesso un termine di trenta giorni per effettuare il pagamento, prima di procedere all'iscrizione, nel caso il debitore sia proprietario della sola casa di abitazione;

a rivedere il sistema di calcolo delle sanzioni tributarie, escludendo forme di anatocismo derivanti da meccanismi di applicazione di interessi sulle sanzioni e sugli interessi di mora;

ad emanare al più presto il decreto attuativo delle disposizioni di cui all'articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, finalizzate a consentire la compensazione dei crediti vantati nei confronti di enti territoriali ed enti del Servizio sanitario nazionale con somme iscritte a ruolo, garantendo altresì ai debitori che abbiano maturato crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili verso la pubblica amministrazione, l'aumento fino a 120 rate della ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, l'applicazione delle sanzioni e degli interessi esclusivamente sulla differenza tra i crediti vantati e l'importo delle somme iscritte a ruolo nonché il rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
(1-00653)
«Ventura, Fluvi, Boccia, Carella, Causi, Ceccuzzi, Calvisi, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Schirru, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini».