ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00651

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Abbinamenti
Atto 1/00640 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00645 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00647 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00649 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00650 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00652 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00653 abbinato in data 07/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 06/06/2011
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 06/06/2011
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 06/06/2011
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 06/06/2011


Stato iter:
07/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/06/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/06/2011
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto SOGLIA GERARDO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
Resoconto FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/06/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/06/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/06/2011

ACCOLTO IL 07/06/2011

PARERE GOVERNO IL 07/06/2011

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/06/2011

DISCUSSIONE IL 07/06/2011

APPROVATO IL 07/06/2011

CONCLUSO IL 07/06/2011

Atto Camera

Mozione 1-00651
presentata da
CARMELO LO MONTE
testo di
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

La Camera,
premesso che:
il sistema della riscossione tributaria, gestito nel nostro Paese da Equitalia spa, è, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, fortemente vessatorio e fonte di palesi violazioni delle norme e dei diritti dello statuto del contribuente, essendo lo stesso esercitato al di fuori di ogni controllo da parte di un organismo preposto. La normativa, infatti, esclude qualsiasi compito di verifica dell'operato dei concessionari che, in tale contesto, esercitano il loro potere in maniera incontrastata e fuori controllo;
per ciò che riguarda i controlli ai quali in passato soggiaceva l'attività di riscossione, a seguito dell'abolizione della relativa norma, a giudizio dei firmatari del presente atto di indirizzo è possibile affermare che ad oggi non esiste di fatto alcun ente, ufficio od organo che possa controllare la legittimità del comportamento di Equitalia spa, sebbene inizialmente tale potere era stato attribuito alla Corte dei conti;
in questo stato di cose le società regionali di Equitalia spa hanno sommerso l'Italia di fermi amministrativi, ipoteche, pignoramenti di stipendi e di crediti presso terzi per debiti tributari che nell'80 per cento dei casi risultano essere d'importi di modeste entità;
il fenomeno delle misure cautelari applicate riguarda ormai un numero che si avvicina ad oltre quindici milioni di azioni cautelari e che coinvolge quasi sei milioni di famiglie italiane ed un milione e mezzo di imprese;
a fare la «parte da leone» sono i quasi sei milioni e mezzo di fermi amministrativi delle autovetture, di cui oltre il 60 per cento, applicati senza che il contribuente abbia mai ricevuto alcuna notifica, ai quali seguono le ipoteche immobiliari con oltre tre milioni e mezzo di immobili ipotecati, ed ammonta a circa un milione il valore di pignoramenti di stipendio e di crediti. Oltre quattro milioni sono gli italiani che si ritrovano vittime di doppie o addirittura di triple misure cautelari. Quanto alle ipoteche sugli immobili, il 50 per cento di esse riguardano posizioni tributarie debitorie di meno di ottomila euro, nonostante la Corte di cassazione con una sentenza abbia sancito il principio della non ipotecabilità degli immobili per debiti inferiori a tale importo;
i concessionari, malgrado la suddetta sentenza della Corte di cassazione, vi ottemperano non procedendo, come dovrebbero, all'immediata cancellazione delle iscrizioni ipotecarie, ma, al contrario, pretendendo che i contribuenti, vittime di questa azione esecutiva illegittima, presentino un'istanza e addebitando loro ingiustamente le spese di cancellazione che, invece, non dovrebbero essere applicate proprio perché si tratta di debiti al di sotto della soglia degli otto mila euro stabilita dalla sentenza stessa;
sul fronte delle imprese sono oltre 1.200 quelle fallite o entrate in stato di crisi, in Italia, nel biennio marzo 2008-marzo 2010, a causa della riscossione coatta dei tributi e delle imposte operata dai concessionari di Equitalia spa, attraverso il blocco dei pagamenti dei crediti che le stesse vantavano nei confronti della pubblica amministrazione ed il conseguente pignoramento presso terzi, con la perdita di oltre 7.000 posti di lavoro;
la procedura del blocco dei crediti è un sistema che penalizza le imprese in quanto, una volta avviata, i concessionari incassano totalmente e fino alla concorrenza gli importi relativi ai debiti maturati nei loro confronti, senza consentire, in alcun modo, all'impresa in difficoltà la possibilità di rateizzare il debito contratto;
altro fenomeno di enorme entità riguarda le cosiddette «cartelle pazze». Infatti, fra tasse locali ed imposte nazionali almeno tre milioni di iscrizioni a ruolo non possono essere riscossi, in quanto trattasi di somme già pagate o addirittura non dovute dai contribuenti;
quanto premesso rappresenta per Equitalia spa un business interessante visto che, in ogni caso, gli enti impositori corrisponderanno alla stessa comunque un aggio a cui va aggiunto il valore di cartelle ormai prescritte per decorrenza dei termini e che maturano ulteriori aggi per Equitalia spa e su cui, a loro volta, vengono regolarmente iscritte misure cautelari nei confronti dei contribuenti;
per quanto concerne gli interessi di mora, che dovrebbero essere determinati secondo apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze avuto riguardo alla media dei tassi bancari attivi, è possibile affermare che la predetta soglia non viene quasi mai applicata poiché ad essa vengono a sommarsi diverse voci che comportano un pagamento reale degli interessi, oltre la soglia usuraria, e che includono: aggio di riscossione, diritti di notifica, spese procedure esecutive, spese iscrizione - cancellazione fermo amministrativo, spese accensione - estinzione di ipoteca. A ciò si aggiunga che per legge la Equitalia spa è legittimata a riscuotere gli interessi, oltre che sul tributo, anche sugli ulteriori interessi maturati, creando nella pratica il fenomeno del cosiddetto anatocismo. Inoltre, parte di detti interessi, così come calcolati, sono trattenuti dal concessionario e non dall'ente impositore;
il sistema di riscossione gestito da Equitalia spa non ha sortito effetti positivi nel recupero della lotta all'evasione, che nell'anno preso in considerazione, sul totale del riscosso è stata pari solo al 5 per cento, mentre il restante 95 per cento è frutto della regolarizzazione spontanea dei contribuenti;
il fenomeno delle rateizzazioni dei debiti tributari oggi possibile sino ad un massimo di 72 rate e non è sempre attuabile per le famiglie monoreddito o per le piccole e medie imprese che lamentano problemi di liquidità,
impegna il Governo:
a promuovere una seria riforma del sistema della riscossione che concili la capacità di riscossione delle imposte e la tutela dei diritti dei contribuenti imperniata sui seguenti principi:
a) proporzionalità assoluta della sanzione tributaria, in relazione al profilo oggettivo, al profilo soggettivo della capacità reddituale del contribuente e della entità dei versamenti omessi;
b) omnicomprensività della sanzione applicata, con inclusione degli interessi e di ogni altro onere aggiuntivo;
c) opponibilità piena, e senza alcuna deroga, dell'azione esecutiva promossa dal soggetto impositore o dal concessionario esattore, attraverso l'estensione generalizzata dei rimedi giudiziali previsti dagli articoli 615 e 617 del codice di procedura civile;
d) rateizzabilità ampia del debito tributario, al fine di poter consentire un indebitamento massimo, fino all'estinzione del debito fiscale, pari ad 1/5 del reddito netto o di 1/10 del fatturato d'impresa;
e) cancellazione automatica delle misure, cautelari o coercitive, applicate, alla definizione, anche rateale, del debito tributario, con adozione di misure alternative consistenti in vincoli ai trasferimenti patrimoniali immobiliari, progressivamente revocabili;
f) innalzamenti delle soglie di debito per l'adozione iniziale delle misure cautelari reali o delle azioni esecutive;
g) introduzione di un principio di salvaguardia delle attività produttive dei contribuenti che aderiscono ai piani di rientro del debito fiscale;
h) salvaguardia assoluta del valore reale di mercato dei beni immobili sottoposti a vendita giudiziale;
i) esclusione della imposizione nei casi di indigenza comprovata e verificata nei modi definiti dalla legge;
ad adottare iniziative normative che prevedano un sistema di controllo dell'attività dei concessionari e la creazione di sezioni stralcio delle commissioni tributarie che affrontino, in tempi certi e rapidi, il crescente contenzioso tra contribuente e concessionario, con particolare riferimento all'illegittima applicazione delle misure cautelari.
(1-00651) «Lo Monte, Commercio, Latteri, Lombardo, Brugger».