ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00648

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Abbinamenti
Atto 1/00631 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00644 abbinato in data 06/06/2011
Atto 1/00646 abbinato in data 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: VENTUCCI COSIMO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAZZI ANTONIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 06/06/2011
BERARDI AMATO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
SARDELLI LUCIANO MARIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 06/06/2011
ANGELUCCI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
LEO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
MILANESE MARCO MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
MISURACA DORE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
PEPE ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
PUGLIESE MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011
SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2011


Stato iter:
07/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/06/2011
Resoconto VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/06/2011
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO GOVERNO 07/06/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/06/2011
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 07/06/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/06/2011

DISCUSSIONE IL 06/06/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/06/2011

DISCUSSIONE IL 07/06/2011

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/06/2011

VOTATO PER PARTI IL 07/06/2011

ACCOLTO IL 07/06/2011

PARERE GOVERNO IL 07/06/2011

APPROVATO IL 07/06/2011

CONCLUSO IL 07/06/2011

Atto Camera

Mozione 1-00648
presentata da
COSIMO VENTUCCI
testo di
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

La Camera,
premesso che:
i rapporti politici tra Italia e Confederazione elvetica sono caratterizzati da storici vincoli di amicizia e collaborazione; tuttavia, da diversi mesi a questa parte, risultano innegabili le tensioni sorte tra i due Paesi con l'introduzione dello «scudo fiscale» e a seguito dell'inserimento della Svizzera nella black list degli Stati che agevolano l'evasione fiscale;
tale clima di tensione sembra essersi trasformato in vera ostilità in occasione delle elezioni del 10 aprile 2011, quando il Canton Ticino è stato chiamato al rinnovo del Parlamento e del Governo regionale; il partito risultato vincitore è la Lega dei Ticinesi guidata da Giuliano Bignasca, che è passato dal 22 per cento al 30 per cento dei voti decretando lo storico sorpasso sul Partito liberale radicale (Plr), finora sempre detentore della maggioranza relativa che è sceso dal 28 per cento al 25 per cento;
la Lega dei Ticinesi si è sempre caratterizzata per le posizioni anti-frontalieri italiani, tanto è vero che già nei mesi scorsi il partito Udc ticinese, alleato della Lega ticinese, aveva promosso una campagna pubblicitaria denigratoria proprio contro i lavoratori frontalieri italiani, definiti ratti che rubano il lavoro agli svizzeri;
all'indomani del risultato elettorale le dichiarazioni rilasciate dal leader dei leghisti ticinesi hanno destato molte e fondate preoccupazioni per i toni, violenti ed offensivi, usati soprattutto nei confronti dei lavoratori frontalieri italiani;
sono quasi 48 mila gli italiani, di cui la maggior parte provenienti dalle province di Varese (circa 26 mila circa) e Como (20 mila circa), che ogni giorno varcano la frontiera per recarsi a lavorare in Svizzera e che costituiscono una risorsa fondamentale per l'economia dei cantoni Ticino, Vallese e Grigioni;
la presenza di un così consistente numero di frontalieri impiegati in Svizzera ha indotto l'Italia e la Confederazione elvetica a stipulare numerosi accordi bilaterali per regolare varie questioni riguardanti, tra l'altro, la previdenza sociale, l'imposizione fiscale, l'indennità di disoccupazione;
tra questi trattati, una posizione di rilievo è ricoperta dall'accordo del 3 ottobre 1974 relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine; in conformità a tale convenzione la Svizzera ristorna ai comuni italiani che ne hanno diritto una consistente quota (attualmente il 38,8 per cento) delle imposte fiscali riscosse alla fonte sulle retribuzioni dei frontalieri;
negli ultimi tempi sembra proprio che tale accordo voglia essere rinegoziato da parte della Svizzera a svantaggio naturalmente dei lavoratori frontalieri;
nel mese di marzo 2011 il Parlamento del Canton Ticino ha adottato all'unanimità un'iniziativa del Gruppo PPD «Rinegoziare l'Accordo sui frontalieri, rifondere al Ticino gran parte del ristorno dell'imposta alla fonte e togliere la Svizzera dalla black-list italiana» che pertanto sarà inserita nell'ordine del giorno della sessione del mese di giugno 2011 del Parlamento nazionale svizzero. La risoluzione chiede che la Confederazione apra la trattativa con l'Italia per rimediare all'assenza di reciprocità a danno dei residenti della fascia di frontiera svizzera che lavorano come dipendenti nella fascia di frontiera italiana, per attenuare l'ammontare del ristorno a carico di Ticino, Grigioni e Vallese in ragione del 38,8 per cento in modo analogo a quello del 12,5 per cento pattuito con l'Austria;
qualora venisse approvata, una simile modifica dei ristorni provocherebbe conseguenze nefaste per le risorse dei comuni italiani di confine,
impegna il Governo:
ad intraprendere le necessarie iniziative con il Governo della Confederazione elvetica al fine di riaprire un proficuo dialogo sulle tematiche fiscali a tutela delle migliaia di lavoratori frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavorare onestamente, costituendo per la Svizzera una ricchezza;
a riprendere al più presto il negoziato sulla nuova convenzione fiscale per evitare la doppia imposizione sul reddito e sulla sostanza, formulando e discutendo in quella sede le legittime richieste d'interesse del nostro Paese;
a porre in essere tutte le iniziative per la ridefinizione tra Italia e Svizzera in materia di lavoro transfrontaliero, fermo restante la validità degli accordi in materia di ristorni fiscali ai comuni di frontiera, adeguandola alle giuste esigenze di reciprocità;
ad adoperarsi, nelle opportune sedi internazionali, affinché la Confederazione elvetica possa essere esclusa dalla cosiddetta black list in relazione al concreto rispetto delle regole sulla trasparenza finanziaria.
(1-00648) «Ventucci, Razzi, Berardi, Bernardo, Sardelli, Angelucci, Del Tenno, Dima, Vincenzo Antonio Fontana, Germanà, Leo, Milanese, Misuraca, Pagano, Antonio Pepe, Pugliese, Savino».