ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00542

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 425 del 27/01/2011
Abbinamenti
Atto 1/00513 abbinato in data 31/01/2011
Atto 1/00545 abbinato in data 31/01/2011
Atto 1/00547 abbinato in data 31/01/2011
Atto 1/00548 abbinato in data 31/01/2011
Atto 1/00557 abbinato in data 02/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: FOGLIATO SEBASTIANO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 27/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 27/01/2011
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 02/02/2011


Stato iter:
02/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/01/2011
Resoconto RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/01/2011
Resoconto FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 02/02/2011
Resoconto RAVETTO LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 02/02/2011
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto RUVOLO GIUSEPPE INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto BELLOTTI LUCA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO
Resoconto FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 31/01/2011

DISCUSSIONE IL 31/01/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/01/2011

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/02/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/02/2011

ACCOLTO IL 02/02/2011

PARERE GOVERNO IL 02/02/2011

DISCUSSIONE IL 02/02/2011

APPROVATO IL 02/02/2011

CONCLUSO IL 02/02/2011

Atto Camera

Mozione 1-00542
presentata da
SEBASTIANO FOGLIATO
testo di
giovedì 27 gennaio 2011, seduta n.425

La Camera,
premesso che:
dal 12 aprile all'11 giugno 2010 la Commissione europea ha tenuto una consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune (PAC), a seguito della quale si è svolta il 19-20 luglio 2010, a Bruxelles, la conferenza sulla PAC dopo il 2013, cui hanno partecipato tutte le parti interessate alla definizione del futuro assetto della stessa politica agricola comune (PAC);
sulla base di quanto emerso dalla conferenza sulla PAC dopo il 2013, la Commissione europea è impegnata a presentare, entro l'anno 2011, una comunicazione sul futuro della politica agricola comune (PAC), che si assocerà al progetto preliminare sulle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020, sempre da presentare entro la medesima scadenza;
la presentazione, da parte della Commissione europea, delle proposte di regolamento sulla nuova politica agricola comune (PAC) e sulle prospettive finanziarie è già previsto che avvenga entro l'estate 2011, dopodiché si avvierà la procedura di co-decisione che, entro il 2012, si concluderà con l'approvazione dei relativi testi di legge;
i contenuti della nuova politica agricola comune (PAC) dovranno necessariamente inserirsi nella strategia «Europa 2020», definita dal Consiglio europeo del 17 giugno 2010 che, come noto, si fonda su tre linee strategiche e cinque obiettivi, finalizzati a favorire una crescita fondata su conoscenza, innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale;
in coerenza con tali linee strategiche, nella conferenza sulla PAC dopo il 2013 del 19-20 luglio 2010 sono stati individuati i punti cardine in riferimento ai quali definire il futuro ruolo dell'agricoltura europea e, di conseguenza, gli obiettivi e gli strumenti della nuova politica agricola comune;
i temi individuati sono quelli della sicurezza alimentare (intesa nel suo complesso, quindi in riferimento alle diverse esigenze dell'Europa e dei Paesi più poveri), della sostenibilità ambientale, del legame con il territorio, della gestione delle crisi congiunturali, della semplificazione amministrativa;
sempre per quanto emerso dalle attuali fasi preliminari, appare evidente che i principali strumenti dell'attuale politica agricola comune (PAC) e, in specie, i pagamenti diretti e la struttura su due pilastri saranno confermati in futuro, pur con alcune importanti modifiche che sembrano destinate ad incidere, se non sulla loro natura, sulla loro efficacia;
al riguardo i temi più importanti che, all'atto pratico, saranno oggetto della discussione che condurrà alla definizione della nuova politica agricola comune riguarderanno il quadro finanziario, ossia le risorse che, nell'ambito del bilancio 2014-2020, saranno destinate alla politica agricola comune (PAC), la distribuzione del sostegno attraverso i pagamenti diretti - da rendere più omogeneo, attraverso l'applicazione di una delle ipotesi di regionalizzazione di cui, da tempo, si discute -, la struttura in due pilastri, con una crescente finalizzazione degli interventi, in specie, di quelli del secondo pilastro che, più che in passato, dovranno essere attenti a sostenere la diversità dell'agricoltura europea e delle esternalità positive che, la stessa, produce in favore dell'intera collettività;
il territorio nazionale italiano è costituito per il 76,8 per cento da aree collinari e montane e per più dell'80 per cento da aree rurali, dove l'agricoltura, anche quando non è in grado di svolgere un ruolo economicamente decisivo, contribuisce, comunque, a determinare le caratteristiche sociali, ambientali e paesaggistiche;
il forte legame dell'agricoltura italiana con il territorio non ha solo implicazioni ambientali, in quanto l'agricoltura è la componente centrale di un sistema socio-economico complesso, che include l'insieme delle attività economiche che vanno dalla fornitura dei fattori produttivi agricoli al consumo finale dei prodotti agroalimentari e che vale circa 240 miliardi di euro, pari al 15 per cento del prodotto interno lordo;
l'agricoltura italiana è la seconda in Europa per valore della produzione, ma la prima nel mondo per il valore della sua produzione (in termini di valore aggiunto ad ettaro); la prima in Europa per prodotti di qualità e per produzioni biologiche, per le quali è anche il quarto produttore a livello mondiale;
è pacificamente riconosciuto il ruolo che l'agricoltura è in grado di svolgere ai fini sia della riduzione dei «gas serra» sia della produzione di energie da fonti rinnovabili, puntando non su produzioni che si pongono in alternativa a quelle per fini alimentari, ma sulla possibilità del reimpiego a fini energetici degli scarti e dei sottoprodotti delle coltivazioni e degli allevamenti;
nonostante la vastità delle funzioni che sono - e possono essere - svolte dall'agricoltura e la rilevanza delle aree classificate come rurali e la loro elevata incidenza sul totale della superficie territoriale nazionale, negli ultimi decenni si è assistito ad una progressiva riduzione delle aree destinate ad usi agricoli, mentre è sensibilmente aumentato il peso delle aree, comunque agricole, rimaste incolte a seguito dell'abbandono, e delle aree interessate da infrastrutture e da sistemi insediativi;
ciò ha accresciuto e continua ad accrescere il rischio di perdita del suolo in termini non solo quantitativi, ma anche in riferimento alla sua capacità di svolgere il peculiare ruolo di risorsa multifunzionale, con il risultato che porzioni sempre più ampie del nostro territorio sono esposte alle cosiddette «catastrofi naturali»;
è necessario convincersi che, nell'attuale contesto, la perdita di suolo, unitamente al ridursi delle attività agricole, pone a repentaglio la sopravvivenza di quello straordinario patrimonio ambientale, economico e culturale che è costituito dai rapporti che legano l'agricoltura al territorio, alla natura ed alla società;
mettere a rischio l'insieme di tali rapporti comporta l'inaccettabile conseguenza di porre in pericolo il sistema di diritti (d'impresa, di lavoro, di sovranità e di sicurezza alimentare, di salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali ed altro) che, attraverso quegli stessi rapporti, è stato costruito nel tempo;
il ruolo che l'agricoltura svolge sul territorio è, pertanto, un motivo già di per sé sufficiente a giustificare l'impegno pubblico nel settore e, pertanto, un eventuale disimpegno sul fronte degli aiuti comunitari si tradurrebbe in un danno collettivo irreversibile, di portata ben superiore al contributo che il settore agricolo reca, ogni anno, alla determinazione del prodotto interno lordo nazionale,
impegna il Governo:
ad adottare tutte le iniziative necessarie, affinché nell'ambito delle prospettive finanziarie per il 2014-2020 il livello del sostegno all'agricoltura ed alle politiche di sviluppo reale non subisca ridimensionamenti e affinché, rispetto al recente passato, sia maggiormente finalizzato al perseguimento degli obiettivi dichiarati;
ad elaborare un documento di posizione da presentare e sostenere in sede di Unione europea, ove siano chiaramente delineate le linee strategiche che si ritengono prioritarie, affinché la nuova politica agricola comune possa sostenere lo sviluppo futuro del nostro sistema agroalimentare;
a definire le linee strategiche di cui sopra in riferimento alle caratteristiche ed alle potenzialità della nostra agricoltura e, in particolare, al rapporto con il territorio e le altre componenti socio-economiche, alla peculiarità del modello di sviluppo del sistema italiano agroalimentare, fondato sulla qualità, e non sulla quantità, delle proprie produzioni, al ruolo multifunzionale dell'agricoltura e, in specie, ai servizi che può rendere alla collettività e alle funzioni che può svolgere nell'ambito della politica energetica.
(1-00542)
«Fogliato, Callegari, Negro, Rainieri, Fava, Pini, Stucchi, Consiglio, Montagnoli, Bitonci, Dozzo».