Atto Camera
Mozione 1-00521
presentata da
ARTURO IANNACCONE
testo di
mercoledì 12 gennaio 2011, seduta n.416
La Camera,
premesso che:
l'arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede all'Onu, in un recente rapporto ha quantificato in duecento milioni i cristiani che sono vittime di persecuzioni e discriminazioni;
in molti casi, questi gesti di gravissima intolleranza passano del tutto inosservati agli occhi della grande stampa internazionale;
stando al rapporto di monsignor Migliore, a gennaio dello scorso anno a Laos sono stati messi agli arresti 48 cristiani nel solo distretto di Ta-Oyl affinché rinunciassero alla loro confessione e che, a quanto raccontano gli esponenti dell'«International Christian concern», gli ufficiali del distretto hanno puntato le pistole alle teste dei cristiani che però si sono rifiutati di obbedire all'ordine di rinunciare alla propria fede;
il 13 di agosto del 2009 sette cristiani residenti in Sudan sono stati condotti in una foresta, appesi agli alberi e in altri casi sono stati letteralmente crocifissi e che, sempre stando al rapporto di monsignor Migliore, sono molti i cristiani residenti in Iraq che vengono stanati, minacciati e, in molti casi, trucidati. Medesime efferatezze in India, o nel Punjab pachistano dove fanatici islamisti bruciano vivi coloro che si professano cristiani;
Berthold Pelster, ricercatore di «Aiuto alla Chiesa che soffre», associazione che stila annualmente un rapporto sulla situazione dei cristiani nel mondo, ha stimato che tra il 75 e l'85 per cento degli atti compiuti contro una religione riguardano i credenti in Gesù Cristo;
detta associazione ha elencato 60 Paesi nel mondo nei quali la libertà religiosa è violata sia nella impossibilità di professare la propria fede o di esercitare il proprio culto fino alla repressione attuata attraverso la violenza e il sopruso che si concretizzano, spesso, in veri e propri massacri;
l'agenzia Fides della Congregazione vaticana per l'evangelizzazione dei popoli ha calcolato che nel solo 2009 sono stati uccisi 37 missionari (30 sacerdoti, 2 religiose, 2 seminaristi, 3 volontari laici), il doppio dell'anno precedente;
alla fine dello scorso anno si è tenuta nella sede del Parlamento europeo la Conferenza sulla persecuzione contro i cristiani promossa dalla Commissione episcopati Unione europea, dai Gruppi dei conservatori e riformisti europei e del Gruppo del partito popolare europeo all'Europarlamento, in collaborazione con «Aiuto alla Chiesa che Soffre» e «Open Doors International»;
dai dati emersi nel corso di detta Conferenza, si è evinto che quella cristiana è la fede religiosa più perseguitata nel mondo: su 100 morti per crimini legati alla religione, 75 sono di fede cristiana. Si stima che siano stati martirizzati più cristiani nel ventesimo secolo che in tutti i 1.900 anni precedenti;
monsignor Sako, arcivescovo dei Caldei in Iraq, durante l'importante conferenza ha lanciato l'ennesimo grido di allarme denunciando che in Iraq il numero dei cristiani continua a diminuire e che scompariranno del tutto a causa delle continue persecuzioni, minacce e violenze. Dal 2003 ad oggi - ha fatto sapere il prelato - sono state assaltate 51 chiese, sono stati rapiti e poi uccisi un vescovo e tre sacerdoti; sono circa novecento i cristiani innocenti uccisi e centinaia di migliaia obbligati ad abbandonare le proprie abitazioni per cercare un luogo sicuro in cui vivere;
monsignor Kussala, vescovo del Sudan ha chiesto all'Unione europea di fare pressione sulle Nazioni Unite affinché rafforzino la loro legislazione a difesa dei diritti delle minoranze e specialmente dei cristiani e che all'interno si costituisca una Commissione dell'Onu sulla libertà religiosa internazionale;
monsignor Kussala ha chiesto che anche gli omicidi e le persecuzioni a sfondo religioso vengano perseguiti dal Tribunale penale internazionale;
la conferenza si è conclusa con la presentazione di una dichiarazione in cui si chiede all'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, Catherine Ashton, di difendere la libertà di culto, includendo in tutti gli accordi con Paesi esterni alla Unione europea una clausola vincolante di rispetto di tale diritto fondamentale;
in Nigeria la vigilia del Natale scorso è stata funestata da alcune aggressioni contro la locale comunità cristiana che hanno provocato la morte di 32 persone e il ferimento di altre 70. A queste persone si aggiungono altre sei che sono rimaste uccise durante la messa di Natale in attacchi compiuti, a quanto pare, da estremisti islamici contro due chiese a Maiduguri, nel nord-est del Paese. Una delle due chiese è stata data alle fiamme e tra le sei vittime figura anche un prete;
un attacco simile è stato messo a segno da terroristi di Abu Sayaf durante la messa di Natale in un villaggio dell'isola di Jolo, nelle Filippine; sei fedeli sono rimasti feriti in seguito all'esplosione di una bomba adagiata sul tetto di una chiesa;
la notte dello scorso capodanno 21 persone sono morte e 79 sono rimaste ferite per l'esplosione di un'auto bomba parcheggiata dinanzi ad una chiesa copta ad Alessandria d'Egitto; l'ordigno è esploso quando dentro la chiesa c'erano quasi mille fedeli raccolti per i tradizionali riti organizzati per accogliere il nuovo anno;
il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato al Sommo Pontefice, Benedetto XVI, un lungo messaggio con il quale ha ribadito la necessità di difendere la libertà religiosa in tutte le democrazie;
il Sommo Pontefice, in occasione della Giornata mondiale della pace che si celebra il primo gennaio, ha invitato tutti a non rassegnarsi all'egoismo e alla violenza e a non abituarsi ai conflitti che provocano vittime e mettono a rischio il futuro dei popoli;
il Papa ha sottolineato che la «libertà religiosa è elemento imprescindibile di uno Stato di diritto» esortando tutti «a pregare affinché giungano a buon fine gli sforzi intrapresi da più parti per promuovere e costruire la pace nel mondo. Per questo difficile occorre l'impegno concreto e costante dei responsabili delle Nazioni, ma è necessario soprattutto che ogni persona sia animata dall'autentico spirito di pace, da implorare sempre nuovamente nella preghiera e da vivere nelle relazioni quotidiane, in ogni ambiente»;
il Ministro degli esteri, Franco Frattini, ha chiesto all'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, Catherine Ashton, di discutere la questione della persecuzione nei confronti dei cristiani nell'incontro previsto per il 31 gennaio a Bruxelles, esprimendo il desiderio che si ipotizzino delle misure concrete da a promuovere per conseguire il rispetto della libertà di religione e di espressione in ogni parte del mondo,
impegna il Governo:
ad assumere tutte le iniziative possibili volte a contrastare la persecuzione delle comunità cristiane in tutti i Paesi del mondo;
a chiedere all'Unione Europea di subordinate i rapporti diplomatici e/o commerciali bilaterali o multilaterali con altri Paesi all'effettivo rispetto dei valori di tolleranza e di libertà di culto;
a promuovere ad ogni livello sanzioni contro quei Paesi che tollerano i fenomeni di violenza e di discriminazione religiosa;
a subordinare la stipula di accordi diplomatici, commerciali e di collaborazione tra l'Italia e altri Paesi al rispetto della libertà di culto;
a promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado una campagna di sensibilizzazione contro la discriminazione dei cristiani e contro ogni forma di intolleranza religiosa;
a promuovere in sede ONU la costituzione di un osservatorio che monitori il fenomeno della discriminazione religiosa nel mondo e proponga provvedimenti volti alla soluzione del problema.
(1-00521)
«Iannaccone, Sardelli, Ruvolo, Belcastro, Gaglione, Gianni, Mannino, Milo, Pisacane, Porfidia, Razzi, Romano».