ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00518

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 415 del 11/01/2011
Abbinamenti
Atto 1/00486 abbinato in data 12/01/2011
Atto 1/00515 abbinato in data 12/01/2011
Atto 1/00516 abbinato in data 12/01/2011
Atto 1/00520 abbinato in data 12/01/2011
Atto 1/00521 abbinato in data 12/01/2011
Atto 6/00052 abbinato in data 12/01/2011
Atto 6/00053 abbinato in data 12/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 11/01/2011


Stato iter:
12/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2011
Resoconto ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/01/2011
Resoconto PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO
Resoconto TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO
Resoconto MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BUONFIGLIO ANTONIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BACCINI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/01/2011

RITIRATO IL 12/01/2011

CONCLUSO IL 12/01/2011

Atto Camera

Mozione 1-00518
presentata da
LEOLUCA ORLANDO
testo di
martedì 11 gennaio 2011, seduta n.415

La Camera,

premesso che:

purtroppo, il termine persecuzione è divenuto obbligato per descrivere quella dei cristiani, perché proseguono ormai da anni, tragicamente indisturbate, le persecuzioni dei cristiani nel continente asiatico e, in particolare in Cina, in Iraq e recentemente anche in Pakistan, dove negli ultimi tempi si è continuato a registrare un preoccupante intensificarsi della discriminazione e della persecuzione sui cristiani nel Paese, specialmente sulle donne e sulle ragazze cristiane, e proprio qualche giorno fa anche in Egitto: attacchi che sono il chiaro sintomo dell'affermarsi di fondamentalismi lontani dalla consapevolezza che uccidere nel nome di Dio è il più grave dei peccati;

parimenti va sottolineato che non in tutto il Medio Oriente si registrano violenze di tale portata: in Siria, ma anche in Giordania e in Libano, ad esempio, la convivenza fra cristiani e musulmani si è mantenuta buona, nonostante le difficoltà politiche dell'ultimo decennio. La maggioranza dei musulmani istruiti riconosce il contributo delle comunità cristiane nelle loro società e il ruolo storico-culturale che rivestono;

è vero che quanto avvenuto dal 2004 a oggi ai cristiani in Iraq rappresenta un caso limite, ma è sempre stato forte il timore che le persecuzioni potessero diffondersi anche a livello regionale;

è ancora forte, infatti, il ricordo della strage di 58 cristiani avvenuta il 31 ottobre 2010 nella Chiesa dei siri cattolici di Nostra Signora della salvezza a Baghdad, che non solo ha rappresentato un picco di orrore criminale, ma ha anche comportato una serie di conseguenze: epurazioni sul lavoro, ricatti e minacce per impossessarsi delle loro case e dei loro beni, assassini e violenze contro individui, famiglie, villaggi, che sono diventati quotidiani e non sono stati perseguiti, fuga di metà della popolazione cristiana irachena, che nel giro di pochi anni ha impoverito economicamente e socialmente le comunità, mentre coloro che sono restati vivono in una condizione di estremo pericolo, emarginazione e mancanza di diritti; forte rimane il sospetto, infatti, che esista una strategia tesa ad allontanare i cristiani dall'area irachena, a prefigurare una pulizia etnica in piena regola;

tutto ciò ha anche rappresentato una vera e propria sfida alla comunità internazionale, anche se i media non hanno prestato la dovuta attenzione a una minoranza sconvolta da violenze gravissime e prolungate, come anche si è riscontrato da parte del mondo occidentale e delle sue istituzioni un atteggiamento talvolta di indifferenza, talaltra di complicità morale, nel nome di una fin troppo sbandierata centralità della dimensione economica a scapito di quella spirituale, propria dell'essere umano;

la quiete del primo giorno del 2011 è stata rotta dall'orrore per il capodanno di sangue ai danni dei copti di Alessandria d'Egitto, la cui unica colpa è stata quella di essersi riuniti per pregare nella loro chiesa, che è costata la vita a 21 persone;

il recente appello del Papa, in occasione della Giornata mondiale della pace, unitamente a quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Pontefice, nel quale ha rimarcato con forza che le persecuzioni contro i cristiani nel mondo devono cessare immediatamente, rendono ormai ineludibile la necessità di mobilitarsi, perché non si può restare inerti di fronte alla drammatica e sistematica violazione delle libertà individuali cui si sta assistendo in molte parti del mondo;

più volte la Chiesa cattolica e la conferenza episcopale hanno chiesto ufficialmente che l'Europa e tutta la comunità internazionale guardino con più attenzione al problema, intervenendo per porre fine a una situazione di massacri quotidiani nei confronti dei cristiani nel mondo;

ciò che sta accadendo in questi ultimi tempi, con particolare riferimento drammatico alle persecuzioni dei cristiani, non deve, non può far dimenticare che comunque è la differente dimensione spirituale, espressa nel mondo con diverse fedi religiose, a essere sempre più presa di mira, oggetto com'è di attacchi in nome e per conto di un Dio diverso,
impegna il Governo:

ad adottare tutte le iniziative necessarie al fine di contrastare la persecuzione delle comunità cristiane, facendosi promotore presso le sedi internazionali competenti, in sede di Unione europea e di Onu, di azioni concrete finalizzate a contrastare con efficacia i soprusi perpetrati, in ogni angolo del mondo a danno della comunità cristiana;

ad attivare con sollecitudine ogni possibile iniziativa a livello internazionale, anche a carattere d'urgenza, per fronteggiare la drammatica situazione esposta in premessa, in particolare mobilitando tutti gli sforzi culturali, diplomatici, politici e d'opinione contro una condizione di persecuzione che investe numerosi cristiani nel mondo;

ad attivarsi con più forza in sede europea, a partire già dal 31 gennaio 2011, data di convocazione del Consiglio dei ministri dell'Unione europea, nel corso del quale si dibatterà sul tema delle persecuzioni dei cristiani.

(1-00518)
«Leoluca Orlando, Evangelisti, Donadi».