ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00499

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 399 del 22/11/2010
Abbinamenti
Atto 1/00471 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00497 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00500 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00501 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00502 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00505 abbinato in data 22/11/2010
Atto 1/00507 abbinato in data 22/12/2010
Atto 1/00509 abbinato in data 22/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: CICCHITTO FABRIZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
PIONATI FRANCESCO MISTO - REPUBBLICANI, AZIONISTI, ALLEANZA DI CENTRO 22/11/2010
ROMANO FRANCESCO SAVERIO MISTO-NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA, I POPOLARI DI ITALIA DOMANI 22/11/2010
ANGELUCCI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
BERARDI AMATO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
LEO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
MILANESE MARCO MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
MISURACA DORE POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
PEPE ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
PUGLIESE MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010
SOGLIA GERARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2010


Stato iter:
22/12/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/11/2010
Resoconto VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/11/2010
Resoconto STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 22/12/2010
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 22/12/2010
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO
Resoconto FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA
Resoconto BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto LA MALFA GIORGIO MISTO - REPUBBLICANI, AZIONISTI, ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/11/2010

DISCUSSIONE IL 22/11/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/11/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/12/2010

ACCOLTO IL 22/12/2010

PARERE GOVERNO IL 22/12/2010

DISCUSSIONE IL 22/12/2010

APPROVATO IL 22/12/2010

CONCLUSO IL 22/12/2010

Atto Camera

Mozione 1-00499
presentata da
FABRIZIO CICCHITTO
testo di
lunedì 22 novembre 2010, seduta n.399

La Camera,

premesso che:

nonostante la gravità della crisi economica in atto, l'Italia ha dimostrato nel suo complesso una forte capacità di tenuta, grazie agli sforzi dei lavoratori, delle famiglie, dei comuni e degli altri enti locali, nonché all'azione del Governo;

la strategia di politica tributaria del Governo nel corso della XVI legislatura è stata responsabilmente orientata dall'esigenza di assicurare la stabilità dei conti pubblici italiani in un periodo di grave instabilità economica e finanziaria, nel rispetto degli obblighi derivanti dal patto di stabilità europeo ed alla luce del vincolo che condiziona le scelte di finanza pubblica italiana, costituito dall'imponente ammontare del debito pubblico accumulatosi nel passato;

in tale contesto l'azione di contrasto all'evasione fiscale e contributiva costantemente perseguita dal Governo nel corso della XVI legislatura ha determinato effetti positivi significativi, ulteriormente rafforzati dalle misure da ultimo adottate con il decreto-legge n. 78 del 2010, relative all'accertamento sintetico dei redditi, all'introduzione dell'obbligo della fattura telematica, all'introduzione dell'obbligo di ritenuta d'acconto sui lavori di ristrutturazione edilizia che beneficiano delle agevolazioni fiscali, all'eliminazione del regime fiscale agevolato per i fondi immobiliari a ristretta base partecipativa, all'introduzione della tracciabilità dei movimenti in contanti anche per importi inferiori a 12.500 euro, i quali determineranno effetti di maggiore entrata stimati dalla decisione di finanza pubblica in circa lo 0,5 per cento del prodotto interno lordo;

nonostante il difficile quadro economico, che sta certamente incidendo in modo molto negativo sull'andamento del gettito, le entrate tributarie dovrebbero registrare, nel 2011, un incremento pari ad oltre 4 miliardi di euro;

le scelte di politica economica del Governo si sono comunque fatte carico, sia pure nei limiti imposti dalle esigenze di stabilizzazione della finanza pubblica, dell'esigenza di sostenere la domanda in una fase economica recessiva, destinando risorse significative per alcuni interventi prioritari, quali l'esenzione totale dall'imposta comunale sugli immobili per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale, il finanziamento e l'ampliamento degli ammortizzatori sociali, la detassazione dei contratti di produttività, interventi a sostegno della domanda in particolari settori, misure di sostegno diretto in favore delle fasce più deboli della popolazione;

in particolare, la manovra finanziaria adottata dal Governo con il decreto-legge n. 78 del 2010 e con il disegno di legge di stabilità contiene anche numerosi interventi di alleggerimento fiscale, consistenti essenzialmente:

a) nella riduzione dell'acconto irpef per gli anni 2011 e 2012;

b) nell'applicazione di un regime irpef sostitutivo sulla quota di retribuzione correlata agli aumenti di produttività;

c) nella proroga degli incentivi fiscali in favore dei ricercatori e dei docenti italiani residenti all'estero che rientrano in Italia;

d) nell'introduzione di un meccanismo di opzione per le imprese dei Paesi dell'Unione europea che avviano un'attività produttiva in Italia;

e) nell'introduzione di un regime di fiscalità di vantaggio nelle aree deboli del Paese, attivabile dalle singole regioni;

f) nella proroga della detrazione irpef del 55 per cento sulle spese per l'efficientamento energetico degli edifici;

g) nella riduzione del carico tributario sulle attività di leasing immobiliare;

h) nell'introduzione di un nuovo credito d'imposta in favore delle imprese che affidano attività di ricerca ad università o enti pubblici;

i) nella proroga delle agevolazioni fiscali in favore della piccola proprietà contadina e del credito d'imposta in favore delle aggregazioni professionali;

l) nella proroga dello stanziamento per il finanziamento del 5 per mille;

m) nella proroga della fruibilità delle detrazioni per carichi di famiglia da parte degli italiani residenti all'estero;

i segnali di ripresa economica, evidenziatisi soprattutto nella prima parte del 2010, non consentono ancora di considerare definitivamente superata la crisi in cui si trovano tutte le economie dei Paesi avanzati ed evidenziano come sia pertanto necessario concentrare gli sforzi sui temi del sostegno allo sviluppo ed alle famiglie;

le scelte di politica fiscale dovranno sempre più tenere conto dell'elemento evolutivo rappresentato dal progressivo completamento del processo di attuazione del federalismo fiscale, il quale vedrà, da un lato, una maggiore responsabilizzazione delle regioni e degli enti locali rispetto alle proprie decisioni di allocazione delle risorse e, dall'altro, attribuirà a tali livelli di governo maggiore autonomia nella gestione degli strumenti di prelievo tributario;

il Governo sta completando la predisposizione dei decreti legislativi di attuazione delle deleghe in materia di federalismo fiscale recate dalla legge n. 42 del 2009;

in particolare, il Consiglio dei ministri ha adottato lo schema di decreto legislativo in materia di federalismo municipale, il quale prevede la riduzione del numero delle imposte dei comuni, introducendo, a partire dal 2014, un'imposta municipale propria ed un'ulteriore imposta comunale facoltativa, e consentirà di far coincidere maggiormente responsabilità amministrative e decisioni tributarie, nonché di rendere misurabili i risparmi di spesa determinati dai recuperi di efficienza realizzati dalle diverse amministrazioni;

nell'ambito dello schema di decreto legislativo in materia di federalismo municipale si prevede la revisione del regime tributario delle locazioni, introducendo un meccanismo di imposizione forfettaria a fini irpef, con aliquota del 20 per cento, sui redditi da locazione relativi a contratti concernenti immobili adibiti ad abitazione;

il Governo ha, inoltre, predisposto lo schema di decreto legislativo volto a disciplinare l'autonomia impositiva delle regioni a statuto ordinario e delle province, il quale prevede, tra l'altro, l'attribuzione alle regioni, oltre che dei tributi propri, di una compartecipazione all'iva e di un'addizionale all'irpef, nonché la possibilità, per le regioni stesse, di ridurre o eliminare l'irap;

unitamente al processo di riforma in senso federalista, il Governo ha opportunamente deciso di avviare anche un progetto di complessiva riforma del sistema fiscale nazionale, che è stato posto al centro degli obiettivi programmatici, nonché del programma nazionale di riforma presentato alla Commissione europea nel quadro del semestre europeo;

la riforma fiscale costituisce uno snodo politico fondamentale, sia in quanto proprio attorno al sistema fiscale ruota gran parte del rapporto fra l'economia, i cittadini e lo Stato, sia in quanto l'attuale modello di sistema fiscale è stato disegnato negli anni '60 ed è entrato in vigore nei primi anni '70, in un sistema economico, sociale e politico del tutto diverso dall'attuale;

è, infatti, indubbio che proprio le inadeguatezze dell'attuale sistema tributario costituiscano uno dei principali «colli di bottiglia» che rischiano di pregiudicare le prospettive di ripresa economica del Paese;

i profondi mutamenti dei modelli economici, competitivi, sociali, ambientali e istituzionali rendono, quindi, necessario un ripensamento del modello fiscale, secondo le direttrici già delineata nel libro bianco sulla riforma fiscale del 1994;

la questione fiscale assumerà, con il permanere della crisi e con la pressione dei mercati a ridurre il deficit e l'ammontare dei debiti pubblici, un rilievo sempre maggiore nel nostro Paese e, in generale, nei Paesi più avanzati, in quanto essa investe direttamente i temi cruciali nella determinazione del salario reale complessivo e della definizione dei futuri modelli di welfare;

in considerazione dell'elevato livello del debito pubblico italiano, occorre che la strategia di riforma sia tendenzialmente neutrale sul piano finanziario e punti ad adeguare il fisco ai nuovi modelli economici, competitivi, sociali, ambientali e istituzionali, a redistribuire il carico tributario, trasferendo una parte della tassazione diretta a quella indiretta, a semplificare il sistema fiscale e gli adempimenti, a ridurre gli effetti distorsivi sulla crescita determinati dalla tassazione, nonché a responsabilizzare maggiormente tutti i soggetti che operano decisioni di spesa, anche mediante il coinvolgimento delle amministrazioni locali;

occorre, inoltre, che il sistema fiscale sia maggiormente orientato da logiche di ordine ambientale e non solo da obiettivi di gettito, superando, in particolare, il paradosso per cui i combustibili a maggiore impatto ambientale sono gravati da una tassazione relativamente più favorevole;

i lavori in sede governativa su questo tema sono già stati avviati, sia attraverso l'inizio di una fase di consultazione con le parti sociali, sia attraverso la creazione di una commissione di esperti in materia;

è auspicabile che la riforma del sistema tributario sia realizzata in una prospettiva di ampio respiro, che veda il più possibile la condivisione di tutte le forze politiche e di tutti i protagonisti del tessuto economico, almeno rispetto ai principali obiettivi;

occorre, in particolare, che il predetto intervento di riforma, diversamente da quanto avvenuto in occasione di alcuni importanti interventi legislativi sul settore intervenuti negli ultimi quindici anni, risulti stabile nel medio-lungo periodo, in modo da non esporlo alle polemiche tra opposti schieramenti ed al rischio di essere smantellato ad ogni cambio di maggioranza, sia per consentire ai contribuenti, agli operatori ed all'amministrazione finanziaria di assimilare le novità della riforma, sia per permettere agli operatori economici di definire le proprie strategie imprenditoriali in un contesto normativo stabile e prevedibile,
impegna il Governo:

a proseguire in un'impostazione di politica economica che coniughi l'esigenza di garantire la sostenibilità di lungo periodo degli equilibri di bilancio con quella di liberare il più possibile risorse da destinare al sostegno della domanda e ad interventi infrastrutturali;

a proseguire nell'azione di contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, privilegiando le attività di accertamento di carattere non formale ed incentivando una sempre maggiore partecipazione degli enti locali, in specie dei comuni, a tale azione, non solo per incrementare il gettito erariale, ma, soprattutto, per realizzare una più equa ripartizione dell'imposizione tributaria e reperire risorse aggiuntive senza incrementare la pressione fiscale sui contribuenti onesti;

ad avviare un processo di riforma complessiva del sistema tributario, che deve essere prioritariamente orientato alle seguenti finalità:

a) perseguire l'obiettivo programmatico della progressiva riduzione della pressione fiscale, in particolare sulle imprese di piccole e medie dimensioni, sulle famiglie e sul lavoro dipendente, in un quadro di piena responsabilità di bilancio;

b) perseguire una migliore distribuzione del carico impositivo, alleggerendo i redditi da lavoro dipendente, i redditi d'impresa di natura non speculativa ed i redditi da lavoro autonomo, anche attraverso il progressivo passaggio dalla tassazione sui redditi alla tassazione sui consumi e sulle rendite, mantenendo comunque immutata la tassazione sui titoli del debito pubblico;

c) concentrare gli strumenti di sostegno di natura tributaria su alcuni obiettivi prioritari per lo sviluppo del Paese, quali il sostegno alla famiglia, la promozione della ricerca e dell'innovazione, il superamento dei divari territoriali, il miglioramento del capitale umano, la razionalizzazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni, che risulta oggi particolarmente complesso e farraginoso;

d) confermare l'esenzione dall'imposizione tributaria della prima casa di abitazione già introdotta dal Governo;

e) favorire una maggiore capitalizzazione delle imprese;

f) adeguare l'ordinamento tributario ai nuovi modelli economici, sociali, ambientali ed istituzionali;

g) ridurre gli effetti distorsivi dell'imposizione sulla crescita e sulle scelte strategiche delle imprese;

h) rivedere la tassazione energetica, al fine di incentivare minori consumi energetici e l'impiego di combustibili a minore impatto ambientale;

i) favorire una sempre più stretta collaborazione tra le amministrazioni coinvolte nell'attività di rilievo fiscale, in particolare attraverso un maggiore coinvolgimento dei comuni e degli altri enti locali, alla luce del connesso processo di attuazione della delega sul federalismo fiscale, nonché mediante l'integrazione delle banche dati pubbliche;

l) dare piena attuazione allo statuto dei diritti del contribuente, sia al fine di assicurare una maggiore stabilità della normativa tributaria, sia sotto il profilo di un maggiore equilibrio nei rapporti tra fisco e contribuenti;

m) semplificare la normativa ed alleggerire gli oneri amministrativi gravanti sui contribuenti e sugli intermediari per la semplice attività di compliance fiscale, anche riducendo le imposte e le tasse esistenti, nonché il numero imponente di atti normativi che appesantisce l'ordinamento tributario;

a vigilare affinché le necessarie attività di accertamento e di verifica fiscale da parte dell'amministrazione finanziaria siano sempre svolte nel pieno rispetto del contribuente, anche al fine di minimizzare gli oneri burocratici sulle imprese, soprattutto di piccole dimensioni, garantendo, inoltre, un'equilibrata distribuzione sul territorio nazionale delle attività di accertamento, tenendo conto a tal fine del fatto che in alcune aree del Paese il fenomeno del sommerso presenta dimensioni particolarmente rilevanti;

a valutare l'opportunità di apportare ulteriori correttivi alla disciplina sulla rateizzazione dei debiti tributari e contributivi, in particolare introducendo in tale ambito alcuni ulteriori elementi di flessibilità, tali da consentire agli agenti della riscossione, in presenza di condizioni oggettive ed in un quadro di garanzia degli interessi erariali, di tenere conto delle difficoltà che alcuni contribuenti ed imprese incontrano ad onorare i propri debiti tributari a causa della crisi economica in atto, al fine di evitare che il mancato pagamento di una sola rata comporti la decadenza dal beneficio della rateizzazione, con conseguenze negative sia per il contribuente interessato sia per lo stesso erario;

ad assumere tutte le iniziative in sede comunitaria al fine di favorire una maggiore armonizzazione dei regimi fiscali tra gli Stati membri dell'Unione europea, definendo linee di politica economica comune a livello comunitario, sia al fine di evitare che le pratiche di concorrenza fiscale comportino turbative alle condizioni di concorrenza tra le economie dei diversi Stati, sia in quanto tali fenomeni rischiano, come dimostrato dagli eventi dell'attuale crisi economica, di determinare elementi di debolezza ed instabilità all'interno dell'area dell'euro;

a promuovere, nel quadro complessivo della riforma della giustizia, un riassetto della giustizia tributaria, riducendo i tempi del contenzioso e riaffermando la capacità di tale settore di fornire un servizio adeguato alle evoluzioni del contesto economico e normativo, al fine di contribuire a migliorare il contraddittorio tra fisco e cittadini e di assicurare il giusto equilibrio tra le esigenze di tutela dei diritti dei contribuenti e gli interessi dell'erario.

(1-00499)
«Cicchitto, Gianfranco Conte, Baldelli, Ventucci, Bernardo, Pionati, Romano, Angelucci, Berardi, Del Tenno, Dima, Vincenzo Antonio Fontana, Germanà, Leo, Milanese, Misuraca, Pagano, Antonio Pepe, Pugliese, Savino, Soglia».