ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00487

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 392 del 09/11/2010
Abbinamenti
Atto 1/00452 abbinato in data 09/11/2010
Atto 1/00464 abbinato in data 09/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: VERNETTI GIANNI
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 09/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/11/2010
ANTONIONE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 09/11/2010
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 09/11/2010
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 09/11/2010
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 09/11/2010
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 09/11/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 09/11/2010


Stato iter:
09/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 09/11/2010
Resoconto MANTICA ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/11/2010
Resoconto VERNETTI GIANNI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO
Resoconto MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ANTONIONE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/11/2010

ACCOLTO IL 09/11/2010

PARERE GOVERNO IL 09/11/2010

DISCUSSIONE IL 09/11/2010

APPROVATO IL 09/11/2010

CONCLUSO IL 09/11/2010

Atto Camera

Mozione 1-00487
presentata da
GIANNI VERNETTI
testo di
martedì 9 novembre 2010, seduta n.392

La Camera,

premesso che:

l'8 ottobre 2010 il premio Nobel per la pace 2010 è stato assegnato a Liu Xiaobo, docente universitario e attivista cinese dei diritti umani, condannato a 11 anni di carcere da un tribunale della Repubblica Popolare Cinese il 25 dicembre 2009 per «istigazione alla sovversione»;

Liu Xiaobo, docente di letteratura cinese all'università di Pechino, fondatore nel 1989, insieme a due suoi studenti Wand Duan e Wu'er Xi, della Federazione autonoma degli studenti, è stato animatore della rivolta pacifica di piazza Tienanmen, arrestato la prima volta nel 1989 e condannato a 18 mesi di prigione per «propaganda e istigazione controrivoluzionaria», condanna reiterata nel 1991 per ulteriori due anni di detenzione. Liu è stato nuovamente condannato nel 1996 a tre anni di lavori forzati per «disturbo della quiete pubblica» in un «laogai» (campo di rieducazione) per essere liberato soltanto nel 1999. È stato licenziato dall'università di Pechino e costretto ad emigrare per poi rientrare nella Repubblica Popolare Cinese nel 2004;

il Comitato per il Nobel rileva anche che: «Durante gli ultimi decenni la Cina ha fatto enormi progressi economici, forse unici al mondo, e molte persone sono state sollevate dalla povertà. Il Paese ha raggiunto un nuovo status che implica maggiore responsabilità nella scena internazionale, che riguarda anche i diritti politici. L'articolo 35 della Costituzione cinese Stabilisce che i cittadini godono delle libertà di associazione, di assemblea, di manifestazione e di discorso, ma queste libertà in realtà non vengono messe in pratica»;

le motivazioni con le quali è stato assegnato a Liu Xiaobo il premio Nobel per la pace, sottolineano, appunto, «i suoi sforzi costanti e non violenti in favore dei diritti dell'uomo in Cina»;

dell'attivista cinese, il Comitato ricorda che: «Per oltre due decenni Liu Xiaobo è stato un grande difensore dell'applicazione di questi diritti, ha preso parte alla protesta di Tienanmen nell'89, è stato tra i firmatari e i creatori di Charta 08, manifesto per la democrazia in Cina»;

Charta 08 è un manifesto per la libertà di espressione, per il rispetto dei diritti umani e per libere elezioni, che sostiene la necessità di introdurre riforme democratiche nel sistema politico. Sottoscritto originariamente da circa 300 personalità, Charta 08 ha raccolto quasi 10.000 adesioni, da parte di cittadini di varia estrazione sociale ed origine etnica;

attualmente Liu Xiabo sta scontando un'ingiusta terza condanna ad 11 anni di reclusione, colpevole soltanto di essere stato il promotore del manifesto «Charta 08»;

le autorità cinesi hanno sottoposto agli arresti domiciliari la signora Liu Xia, moglie di Xiaobo, a cui viene impedita ogni comunicazione con l'esterno;

a seguito della diffusione della notizia dell'assegnazione del premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo, si sono immediatamente registrate numerose positive prese di posizione di molti Governi europei e di quello statunitense,
impegna il Governo:
ad assumere, nei fori opportuni e di concerto con i partner UE, tutte le iniziative necessarie per chiedere alle autorità cinesi la liberazione del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo;

a richiedere al Governo della Repubblica Popolare Cinese, e sempre di concerto con i partner UE, la rimozione delle limitazioni alla libertà personale e di movimento adottate a seguito della concessione del Premio Nobel a Liu Xiabo a carico della moglie dello stesso Liu Xiaobo, Liu Xia, consentendo a quest'ultima di fornire notizie verificabili circa la propria condizione;

a promuovere con i partner dell'Unione europea un'iniziativa per rafforzare il dialogo già esistente tra Unione europea e Cina, al fine di riprendere un confronto con la Repubblica Popolare Cinese sul rispetto dei diritti umani fondamentali in quel Paese, dalla libertà stampa e di espressione, alla libertà religiosa, alla libertà di associazione politica.

(1-00487)
«Vernetti, Villecco Calipari, Antonione, Evangelisti, Della Vedova, Volontè, Laura Molteni, Mecacci».