Atto Camera
Mozione 1-00430
presentata da
ROBERTO ANTONIONE
testo di
martedì 14 settembre 2010, seduta n.367
La Camera,
premesso che:
la risoluzione conclusiva di dibattito n. 8-00085, approvata dalla III Commissione della Camera dei deputati il 29 luglio 2010, con parere favorevole del Governo, ha già fornito al Governo indirizzi e orientamenti in merito alla partecipazione italiana all'evento plenario di alto livello sugli obiettivi di sviluppo del millennio (hlpm), che avrà luogo a New York dal 20 al 22 settembre 2010, nonché su alcuni generali profili della cooperazione italiana allo sviluppo;
le organizzazioni della società civile italiana, in particolare attraverso la Campagna del millennio e la Coalizione per la lotta alla povertà - Gcap, sono attente e sensibili alla preparazione e ai negoziati del vertice, in quanto si fanno legittimamente interpreti degli impegni generosi che nel nostro Paese, a tutti i livelli, si producono nella lotta alla povertà;
il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio e la prosecuzione di una sempre più efficace azione per lo sviluppo da parte della comunità internazionale, anche oltre il 2015, costituiscono un imperativo etico per la comunità internazionale e sono indispensabili, peraltro, anche per contrastare le minacce che la povertà estrema e le gravissime sperequazioni fra Paesi del nord e del sud del mondo, ma sempre più spesso anche all'interno di singoli Paesi, pongono alla stabilità internazionale e a quella interna degli stessi Paesi avanzati, alla sicurezza del commercio mondiale e degli approvvigionamenti, in ultima analisi alla stessa prosperità dei Paesi del nord del mondo;
i rapporti del Segretario generale dell'Onu e dell'United nations development programme (Undp) sullo stato di avanzamento degli obiettivi di sviluppo del millennio indicano chiaramente come i successi e i progressi, dall'Assemblea del millennio del 2000, non siano mancati e indicano, altresì, come, negli anni a venire, occorra concentrare gli sforzi, in via prioritaria, in alcuni Paesi e aree geografiche che risultano più indietro rispetto agli obiettivi di sviluppo del millennio;
le posizioni dell'Unione europea per il vertice di New York sono state definite, per la prima volta, al massimo livello del Consiglio europeo, a Lussemburgo il 17 giugno 2010, con l'adozione di conclusioni, che, riprendendo quelle più analitiche adottate nei giorni immediatamente precedenti dal «Consiglio sviluppo», sottolineano, anzitutto, la necessità di focalizzarsi, da parte dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, sul raggiungimento di alcuni obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo «off track», ovvero più indietro sulla strada degli obiettivi di sviluppo del millennio. Viene, altresì, evidenziata l'importanza della coerenza delle politiche per lo sviluppo (policy coherence for development), delle fonti innovative per il finanziamento dello sviluppo, della «governance democratica» e di un approccio agli obiettivi di sviluppo del millennio basato sui diritti (rights-based approach), punto, quest'ultimo, inserito su specifica proposta italiana;
il concetto di sviluppo è ormai caratterizzato dall'imperativo dell'onnicomprensività delle sue molteplici dimensioni e dei suoi molteplici attori. Questo rende sempre più premiante il profilo dell'aiuto pubblico allo sviluppo come leva e catalizzatore, in un'ottica di collaborazione pubblico-privato e nel mutuo interesse. Sta sempre più declinando la funzione classica dell'aiuto pubblico allo sviluppo, di variabile indipendente e spesso «drogante», perché suscettibile di creare dipendenza e di alimentare corruzione e sprechi;
sebbene in questa nuova ottica, l'aiuto pubblico allo sviluppo è unanimemente considerato, dall'Unione europea e sul piano internazionale, come una componente tuttora essenziale per accelerare, in modo prevedibile nel tempo, i processi di sviluppo, colmando le lacune più gravi che bloccano o frenano la crescita equa e sostenibile in molti Paesi e aree geografiche, attraverso il perpetuarsi di situazioni di gravissima discriminazione sociale e di emarginazione di fasce importanti della popolazione;
l'aiuto pubblico allo sviluppo è sempre più visto in funzione e nell'ambito di un mix di strumenti, attività e flussi finanziari che deve basarsi sulla responsabilità condivisa di tutti gli attori coinvolti, statali e non, pubblici e privati, del nord e del sud, perché i benefici degli obiettivi di sviluppo del millennio saranno globali;
in questo quadro l'Italia è attivamente impegnata nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili, in quanto pratica aberrante, violazione patente dei diritti umani fondamentali di donne e bambine e fortemente contraria ai principi che ispirano gli obiettivi di sviluppo del millennio,
impegna il Governo:
a partecipare attivamente e ad alto livello politico al vertice sugli obiettivi di sviluppo del millennio, mantenendosi in stretta sintonia con le posizioni espresse dalla società civile italiana, nella consapevolezza dell'urgenza di accelerare la corsa agli obiettivi di sviluppo del millennio, raccogliendo l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite, con uno sforzo collettivo e condiviso di tutta la comunità internazionale;
a mantenere orientata, in modo sempre più selettivo ed efficace, l'intera attività della cooperazione italiana verso gli obiettivi di sviluppo del millennio;
a essere parte attiva, nel corso del vertice e dei relativi negoziati sul suo documento finale, dell'impegno unitario dell'Unione europea, reso più coeso e rafforzato dal Trattato di Lisbona, a favore di una spinta decisiva verso un'agenda internazionale rinnovata, in cui la pace, la sicurezza e i diritti umani siano saldamente connessi con lo sviluppo equo, sostenibile e sempre più autosufficiente, perché mosso dalle capacità endogene dei nostri partner del sud del mondo;
a concorrere, in questo contesto, ad affermare definitivamente e poi a realizzare politiche di sviluppo che, sia sul piano bilaterale sia su quello multilaterale, siano basate sulla responsabilità reciproca di tutti gli attori;
a impegnarsi, in occasione del vertice e nei diversi contesti internazionali rilevanti per lo sviluppo (Unione europea, G8, G20, Ocse e Onu) per una rinnovata governance economica e finanziaria, più trasparente e inclusiva, meglio regolata e più capace di concorrere a quel contesto internazionale favorevole allo sviluppo, la cui urgenza è indifferibile per poter meglio fronteggiare crisi di differente natura, che pongono minacce inaccettabili al consolidamento ed all'estensione dei progressi ottenuti finora verso gli obiettivi di sviluppo del millennio;
a promuovere e sostenere, nel quadro della realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, con particolare riferimento alla promozione della parità dei sessi e dell'autonomia delle donne e al miglioramento della salute materna, tutte le iniziative atte a far sì che la prossima assemblea generale delle Nazioni Unite adotti una risoluzione per la messa al bando a livello globale delle mutilazioni genitali femminili;
a programmare, compatibilmente con le esigenze di risanamento della finanza pubblica, le modalità e i tempi per onorare tutti gli impegni internazionali specificamente assunti dall'Italia in materia di sviluppo, in particolare relativamente alla Convenzione di Londra sulla sicurezza alimentare, al fondo globale per la lotta all'aids, alla tubercolosi e alla malaria, all'Aquila food security initiative e nei confronti di banche e fondi di sviluppo, nel contesto di un graduale piano di riallineamento dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano;
a proseguire nell'opera di razionalizzazione delle iniziative di cooperazione, mantenendo nel Ministero degli affari esteri il naturale fulcro di decisione politica e coordinamento, e a promuovere misure che favoriscano il rafforzamento e l'aggiornamento delle risorse umane disponibili per la cooperazione italiana, in linea con quanto raccomandato dall'Ocse all'Italia nel 2009, a seguito della peer review.
(1-00430)
«Antonione, Pianetta, Baldelli, Iannaccone, Sardelli, Biancofiore, Bonciani, Boniver, Renato Farina, Lunardi, Malgieri, Migliori, Moles, Osvaldo Napoli, Nicolucci, Nirenstein, Picchi, Zacchera».