ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 320 del 12/05/2010
Abbinamenti
Atto 1/00363 abbinato in data 12/05/2010
Atto 1/00364 abbinato in data 12/05/2010
Atto 1/00362 abbinato in data 12/05/2010
Firmatari
Primo firmatario: D'ANTONI SERGIO ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 12/05/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 12/05/2010
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 12/05/2010
IANNACCONE ARTURO MISTO - NOI SUD/LEGA SUD AUSONIA 12/05/2010
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2010
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2010
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
MALGIERI GENNARO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2010
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
MARTINO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2010
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 12/05/2010
MILO ANTONIO MISTO - NOI SUD/LEGA SUD AUSONIA 12/05/2010
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 12/05/2010
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
RAZZI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 12/05/2010
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 12/05/2010


Stato iter:
12/05/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/05/2010
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/05/2010
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO - NOI SUD/LEGA SUD AUSONIA
Resoconto MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Resoconto D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2010

ACCOLTO IL 12/05/2010

PARERE GOVERNO IL 12/05/2010

DISCUSSIONE IL 12/05/2010

APPROVATO IL 12/05/2010

CONCLUSO IL 12/05/2010

Atto Camera

Mozione 1-00365
presentata da
SERGIO ANTONIO D'ANTONI
testo di
mercoledì 12 maggio 2010, seduta n.320

La Camera,

premesso che:

la Carta costituzionale sancisce che «la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale» (articolo 2), che «l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute» (articolo 10) e che «promuove e favorisce le organizzazioni internazionali» rivolte alla pace e alla giustizia tra le Nazioni (articolo 11);



la legge 26 febbraio 1987, n. 49, stabilisce che la cooperazione allo sviluppo è parte integrante della politica estera dell'Italia e persegue obiettivi di solidarietà tra i popoli e di piena realizzazione dei diritti fondamentali dell'uomo. L'attività di cooperazione allo sviluppo è finanziata a titolo gratuito e con crediti a condizioni particolarmente agevolate. Essa può essere svolta sul piano bilaterale, multilaterale e multibilaterale; l'orizzonte di un pieno sviluppo dei rapporti commerciali ed economici tra i Paesi che fanno riferimento al bacino euromediterraneo rappresenta una grande potenzialità per la crescita dell'Italia e, in particolare, per lo sviluppo delle sue zone deboli, che vedono in questa prospettiva non solo un'opportunità di crescita in chiave di base logistica, ma anche e soprattutto di vera e propria integrazione economica;


in occasione del vertice per il Mediterraneo svoltosi a Parigi il 13 luglio 2008, i 48 Capi di Stato e di Governo partecipanti hanno riconosciuto l'Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM) come organo legittimo dell'Unione per il Mediterraneo, riconoscendone il diritto di proporre progetti nel quadro della stessa Unione come in ogni sistema politico democratico e rappresentativo, in modo che l'Unione sia responsabile dinanzi a un'assemblea legittimamente eletta;



la dichiarazione comune del vertice di Parigi del 13 luglio 2008 ha sottolineato che i Capi di Stato e di Governo appoggiano senza riserve il potenziamento del ruolo di tale assemblea nei suoi rapporti con i partner mediterranei;


nella stessa circostanza le autorità degli Stati hanno, altresì, esortato la presidenza dell'Unione e la sua segreteria generale ad adoperarsi a sostegno della proposta di trasformare il Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP), braccio finanziario della Banca europea per gli investimenti (BEI), in un nuovo istituto di credito incaricato di finanziare progetti tesi allo sviluppo e alla convergenza dell'area euromediterranea;



il 13 e 14 marzo 2010 l'Assemblea si è riunita per la sesta volta in sessione plenaria per aprire un dibattito sulla possibilità di trasformare il Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP), braccio finanziario della Banca europea per gli investimenti (BEI), in un nuovo istituto, la Banca euromediterranea per lo sviluppo, progetto al quale i firmatari del presente atto di indirizzo aderiscono pienamente;



la discussione è stata avviata dopo una serie di raccomandazioni e di risoluzioni approvate dall'Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM), che richiamano con forza la necessità di pervenire nel più breve tempo possibile a una nuova ed efficace realtà economico-finanziaria, in grado di incentivare gli investimenti e lo sviluppo nell'area euromediterranea;


i firmatari del presente atto di indirizzo fanno propria la proposta di istituire tale istituto. Si rende indispensabile un nuovo soggetto chiamato a stimolare la crescita e la redistribuzione economica, attraverso piani di stimolo orientati, in particolare, al settore privato nelle zone deboli e sottoutilizzate dell'area euromediterranea;



a tal fine va rilevata l'urgenza di implementare subito nuovi e più efficaci strumenti ispirati ai principi di flessibilità, agilità e semplificazione delle norme e delle procedure di finanziamento. Una strada obbligata, se si vuole arginare e combattere in maniera fattiva e duratura il fenomeno della disoccupazione e il conseguente dramma dell'emigrazione clandestina tra Paesi;


l'esigenza di istituire un nuovo e più efficiente strumento finanziario è evidenziata dai dati relativi al funzionamento del Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP). Nell'arco degli ultimi sei anni, infatti, il Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP) è riuscito a finanziare appena 125 progetti, una media di 20 l'anno. Una mole che avrebbe potuto e avrebbe dovuto essere smaltita in un solo anno;


appare del tutto evidente ai firmatari del presente atto di indirizzo che il Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP) non riesce a fornire risposte concrete e tempestive ai crescenti bisogni delle realtà produttive operanti nella regione euromediterranea;


il gruppo tecnico incaricato della supervisione della trasformazione del Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP) in Banca euromediterranea, istituito presso il Parlamento euromediterraneo e formato da parlamentari di Tunisia, Giordania, Italia e Parlamento europeo, ha sottolineato che il nuovo istituto non dovrà essere indipendente, ma inserito come filiale nel contesto della Banca europea per gli investimenti (BEI), che deterrà il 51 per cento del suo capitale. I Paesi delle sponde nord e sud del Mediterraneo concorreranno a coprire in misura paritaria il restante 49 per cento;


tale strategia, pienamente condivisibile a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, conferisce al progetto concretezza e prestigio istituzionale dal momento che la Banca europea per gli investimenti (BEI) gode di un notevole peso e della più alta credibilità nell'ambito del sistema finanziario mondiale. Va inoltre ricordato che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha già patrocinato la creazione di diverse istituzioni finanziarie nello scenario internazionale, tra cui in particolare la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) nei Paesi dell'Europa orientale;


il Parlamento europeo ha espresso più volte il sostegno a tale progetto attraverso l'approvazione di una serie di risoluzioni, quali: la risoluzione 15 marzo 2007 riguardo ai rapporti euromediterranei, che invita i Paesi membri dell'Unione europea e i loro partner mediterranei a effettuare gli studi necessari alla trasformazione del Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP) in Banca euromediterranea di sviluppo; la risoluzione 5 giugno 2008 in cui si sottolinea che l'Assemblea (APEM), in quanto istanza parlamentare consultiva dell'UPM, ha facoltà di presentare proposte e procedere alla valutazione dei progetti da attuare nell'ambito dell'Unione; la risoluzione 19 febbraio 2009 che ribadisce l'appoggio dato alla trasformazione del Fondo euromediterraneo d'investimento e partenariato (FEMIP) in Banca euromediterranea di sviluppo, allo scopo di fornirle risorse occorrenti a finanziare i grandi progetti approvati dall'Unione per il Mediterraneo, tale strumento deve in particolare avere tra i suoi obiettivi principali la realizzazione di grandi progetti pubblici o privati per lo sviluppo dell'area mediterranea e la concessione del credito alle medie e piccole imprese che operano nello stesso bacino in una logica di una collaborazione e sinergia culturale;


il dialogo con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente è uno dei cardini della politica estera italiana. La sfida del processo d'integrazione euromediterranea riveste una valenza strategica preziosa per tutta la nazione. Lo Stato italiano deve adoperarsi attivamente per consolidare il suo ruolo nello scenario euromediterraneo, sia per promuovere e stimolare lo sviluppo e la crescita dei suoi territori, e in particolare di quelli deboli del Mezzogiorno, sia per rafforzare il proprio ruolo nelle dinamiche di concertazione e cooperazione con gli altri Stati europei attivi sul fronte mediterraneo. Anche per queste ragioni, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, l'Italia deve battersi per ottenere sul suo territorio la sede centrale della Banca euromediterranea per lo sviluppo,

impegna il Governo:


ad attivarsi per assicurare il necessario supporto politico finalizzato alla trasformazione del Fondo euromediterranea, d'investimento e partenariato (FEMIP) nella Banca euromediterranea, così come descritta in premessa, a partire dalla riunione dell'ECOFIN del prossimo 18 maggio e del vertice dei Capi di Stato che si terrà a Barcellona il prossimo giugno, ad assumere ogni utile iniziativa affinché la sede centrale di tale istituto sia istituita in Italia, e in particolare in una grande città del Mezzogiorno;


ad adottare ogni iniziativa di coordinamento e di intesa tra gli Stati membri della Comunità alla luce degli accordi avvenuti nei giorni scorsi per stabilizzare l'euro e dare una prospettiva di crescita europea potendo usare anche lo strumento della Banca euroomediterranea a questo fine.



(1-00365)

«D'Antoni, Bernardo, Messina, Stefani, Occhiuto, Commercio, Iannaccone, Vico, Mazzarella, Cimadoro, Piffari, Malgieri, Servodio, Iannuzzi, Baldelli, Germanà, Pagano, Antonio Martino, Gozi, Conte, Marinello, Milo, Latteri, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Di Pietro, Barbato, Cambursano, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Mura, Monai, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Porcino, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto finanziario

banca d'investimenti

BEI

credito

investimento

istituto finanziario

partenariato euromediterraneo

regione mediterranea CE