ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 263 del 11/01/2010
Abbinamenti
Atto 1/00269 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00306 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00310 abbinato in data 12/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 08/01/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 08/01/2010
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 08/01/2010
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 08/01/2010
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 08/01/2010


Stato iter:
12/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/01/2010
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/01/2010
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 12/01/2010
Resoconto BRANCHER ALDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 12/01/2010
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
Resoconto DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/01/2010

DISCUSSIONE IL 11/01/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/01/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/01/2010

NON ACCOLTO IL 12/01/2010

PARERE GOVERNO IL 12/01/2010

DISCUSSIONE IL 12/01/2010

RESPINTO IL 12/01/2010

CONCLUSO IL 12/01/2010

Atto Camera

Mozione 1-00303
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
testo di
lunedì 11 gennaio 2010, seduta n.263

La Camera,

premesso che:

i mezzi di trasporto privati sono i responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2 nelle nostre città. Un recente rapporto dell'associazione «Amici della terra» ha denunciato come nel periodo compreso tra il 1990 e il 2006, in Europa, le emissioni di gas serra prodotte dai veicoli a motore sono aumentate del 25 per cento, e l'Italia è quella che presenta l'incremento percentuale maggiore;

la voce trasporto, di cui quello urbano compone una fetta molto significativa, rappresenta in Italia circa un terzo delle emissioni totali di gas-serra. Una quantità di veleni ancor più impressionante se si considera che per grossa parte viene prodotta e respirata nelle grandi città, ovvero le zone più densamente abitate del nostro Paese. Un problema questo che rende fondamentale il potenziamento del trasporto pubblico e la riduzione progressiva del trasporto privato e l'innovazione verso una mobilità alternativa, dal trasporto collettivo, a quello pedonale e ciclabile, a quello privilegiato per vetture elettriche o ibride, al fine di favorire il decongestionamento e la riduzione dei gas inquinanti nelle nostre città;

in assenza di provvedimenti adeguati, il traffico veicolare continuerà a contribuire notevolmente all'inquinamento atmosferico, rendendo sempre più difficile il raggiungimento degli obiettivi che l'Unione europea si è prefissata. Gli Stati membri dell'Unione europea, infatti, si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra del 20 per cento entro il 2020;

per sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi, dal 16 al 22 settembre 2009, per iniziativa del dipartimento all'ambiente della Commissione europea si è svolta in più di duemila città europee la sesta edizione della «settimana europea della mobilità sostenibile», al fine di sollecitare i comuni nello sforzo di creare sistemi di mobilità più efficienti, fondamentali tanto nella lotta all'inquinamento globale quanto nel migliorare la qualità della vita dei milioni di cittadini che vivono nelle città;

in occasione della suddetta manifestazione, il Commissario europeo per l'ambiente, Stavros Dimas, dichiarava: «Le automobili private sono tra le maggiori fonti di emissione dei gas serra che contribuiscono ai cambiamenti climatici e hanno anche un serio impatto sulla qualità della vita in città. Per questo è importante, per le autorità locali e i cittadini dell'Unione europea, adottare modalità di trasporto più sostenibili. Fare questa scelta aiuterebbe a ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici e migliorerebbe le condizioni di vita nei nostri centri urbani»;

va purtroppo invece sottolineato, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, come non vi sia alcun incremento di risorse per migliorare le politiche di mobilità urbana, ma al contrario si assiste ad una sostanziale riduzione delle già scarse risorse, a disposizione della mobilità ecosostenibile;

con il decreto legge n. 5 del 2009, è stato infatti ridotto di 11 milioni di euro il Fondo per la mobilità sostenibile, istituito dall'articolo 1, comma 1121, della legge finanziaria per il 2007;

va ricordato che il Fondo per la mobilità sostenibile è strumento fondamentale per le politiche di mobilità urbana ecosostenibile. Il Fondo finanzia una serie d'interventi tra i quali: a) potenziamento ed aumento dell'efficienza dei mezzi pubblici, con particolare riguardo a quelli meno inquinanti e a favore dei comuni a maggiore crisi ambientale; b) incentivazione dell'intermodalità; c) valorizzazione degli strumenti del mobility management e del car sharing; d) riorganizzazione e razionalizzazione del settore di trasporto e consegna delle merci, attraverso la realizzazione di centri direzionali di smistamento che permetta una migliore organizzazione logistica, nonché il progressivo obbligo di utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale; e) realizzazione e potenziamento della rete di distribuzione del gas metano, del gpl, dell'elettricità e dell'idrogeno; f) promozione di reti urbane di percorsi destinati alla mobilità ciclistica;

per quanto riguarda il trasporto pubblico nelle aree urbane più grandi, dove il problema della congestione e dell'inquinamento rappresenta una vera e propria emergenza quotidiana, è indispensabile indirizzarsi e procedere a un'incentivazione della mobilità pubblica, agendo in particolare a favore del suo svecchiamento introducendo autobus a metano ed elettrici;

per quanto concerne invece il trasporto privato, è altresì indispensabile favorire la diffusione e la commercializzazione delle auto elettriche e a metano, non solo con incentivi fiscali mirati, ma anche e soprattutto attraverso la realizzazione capillare sul territorio di reti di distribuzione (colonnine di ricarica e stazioni di rifornimento per il metano), attualmente praticamente inesistenti;

le vetture elettriche e a metano infatti, si vendono bene solo là dove c'è una sufficiente rete di rifornimento. Ci sono regioni, come la Campania, dove, per esempio, è presente una sola pompa di metano, mentre in Sardegna tali impianti sono totalmente assenti;

il Governo deve in questo ambito sostenere la crescita del settore dell'auto elettrica o comunque a ridottissimo impatto ambientale, come una concreta opportunità di crescita industriale, per una mobilità urbana alternativa agli attuali modelli alimentati da combustibili fossili;

il settore dell'auto e dei veicoli elettrici è in questo senso ormai maturo per una sua reale diffusione nel mercato. Le principali grandi marche di autovetture europee, Mercedes, Bmw, Citroen, per fare solo alcuni esempi, stanno lanciando nuovi modelli a emissioni zero. Altre industrie automobilistiche si stanno muovendo anche loro nella medesima direzione. Il futuro prossimo è di un'auto che si potrà ricaricare in 6-8 ore, con un'autonomia di oltre 130 chilometri, a fronte di una spesa di due o tre euro, con benefici altissimi in termini di riduzione dell'inquinamento atmosferico;

l'auto a trazione elettrica può quindi realmente fare da «apripista» verso nuovi scenari e una nuova era dell'automobile, con ricadute importanti e vantaggi non solo in termini di evidenti benefici ambientali ma anche in termini industriali e occupazionali;

l'ipotesi, a quanto pare allo studio da parte del Governo, di una possibile proroga degli incentivi auto in continuità con quanto già previsto dal decreto legge n. 5 del 2009, se confermata, deve in questo senso essere l'occasione per attivare interventi fiscali agevolativi mirati a favorire i mezzi di trasporto ad emissioni zero o a ridottissimo impatto ambientale, quali appunto le autovetture a metano, a trazione elettrica o ibrida, e parallelamente ad avviare la creazione delle conseguenti indispensabili infrastrutture relative alle reti di distribuzione;

parallelamente, andranno altresì incentivati gli acquisti di biciclette, biciclette a pedalata assistita, nonché di ciclomotori a trazione elettrica. Va ricordato in questo senso come il fondo finalizzato a finanziare i suddetti incentivi, a seguito dell'accordo siglato fra Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e Ancma (Associazione nazionale ciclo e motociclo accessori aderente a Confindustria), aveva consentito nella primavera del 2009 a circa 60 mila acquirenti di poter beneficiare dei medesimi incentivi,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative per un incremento della dotazione del Fondo per la mobilità sostenibile, quale fondamentale strumento di finanziamento a disposizione delle grandi aree urbane per interventi finalizzati alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e per lo sviluppo della mobilità urbana a minore impatto ambientale;

al fine di favorire lo sviluppo del mercato dei veicoli a propulsione elettrica, e nell'ambito delle proprie competenze e in coordinamento con gli enti locali, a prevedere le opportune risorse e iniziative volte alla realizzazione di una rete di punti di ricarica, quali premessa indispensabile per la crescita del medesimo mercato;

a dare un forte impulso, anche attraverso appositi accordi di programma con gli enti locali coinvolti e le associazioni e le categorie interessate, allo sviluppo della rete di distribuzione sul territorio nazionale di carburanti a minore impatto ambientale, con specifico riferimento al metano per autotrazione;

ad adottare le necessarie iniziative per il rifinanziamento del fondo messo a disposizione dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare finalizzato al contributo statale per l'acquisto di una nuova bicicletta, comprese quelle elettriche a pedalata assistita, nonché di ciclomotori euro 2 termici o elettrici;

a prevedere - con particolare riferimento alle aree urbane - interventi miranti ad incentivare il trasporto pubblico locale e una mobilità alternativa, anche attraverso la riproposizione di importanti strumenti che hanno mostrato in questi anni tutta la loro efficacia, quali il rimborso parziale dell'abbonamento al trasporto pubblico locale, e maggiori incentivi per la diffusione del servizio di condivisione degli autoveicoli (car-sharing).

(1-00303)
«Piffari, Scilipoti, Donadi, Borghesi, Evangelisti».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0005

EUROVOC :

automobile

carburante

gas naturale

idrocarburo

inquinamento atmosferico

inquinamento da idrocarburi

inquinamento stratosferico

mobilita' sostenibile

studio d'impatto

trasporto pubblico

veicolo elettrico