ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 243 del 10/11/2009
Abbinamenti
Atto 1/00300 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00304 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00305 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00307 abbinato in data 11/01/2010
Atto 1/00308 abbinato in data 11/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: IANNACCONE ARTURO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 10/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
BELCASTRO ELIO VITTORIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
MILO ANTONIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 10/11/2009
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 10/11/2009


Stato iter:
13/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/01/2010
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/01/2010
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 13/01/2010
Resoconto VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/01/2010
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
Resoconto CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Resoconto MAZZOCCHI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto LA MALFA GIORGIO MISTO - REPUBBLICANI REGIONALISTI POPOLARI
Resoconto CERA ANGELO UNIONE DI CENTRO
Resoconto REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/01/2010

DISCUSSIONE IL 11/01/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/01/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/01/2010

ACCOLTO IL 13/01/2010

PARERE GOVERNO IL 13/01/2010

DISCUSSIONE IL 13/01/2010

APPROVATO IL 13/01/2010

CONCLUSO IL 13/01/2010

Atto Camera

Mozione 1-00265
presentata da
ARTURO IANNACCONE
testo di
martedì 10 novembre 2009, seduta n.243

La Camera,
premesso che:
«il lavoro non è una merce», come sancisce il primo dei princìpi su cui si fonda l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL);
una Repubblica fondata sul lavoro, quale l'Italia, oltre a riconoscere il lavoro come diritto inalienabile dell'uomo, ha il compito di promuovere le condizioni, che rendano effettivo l'esercizio di tale diritto;
l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha stabilito come propria guideline quella in base alla quale una politica attiva del lavoro debba dedicare grande cura sia ad un'informazione tempestiva e significativa sulla struttura e dinamica della domanda e dell'offerta sia all'orientamento e alla formazione professionale dell'offerta medesima;
nell'attuale situazione di crisi economica è assolutamente necessario continuare ed accrescere le azioni di contrasto al lavoro nero, favorire l'inserimento lavorativo dei lavoratori svantaggiati attraverso specifici percorsi di formazione, facilitare le prime esperienze dei giovani e le opportunità di reimpiego per gli «over» espulsi dal mercato;
la crisi attuale impone un potenziamento delle politiche attive del lavoro, chiamate ad agevolare i processi di transizione sul mercato del lavoro, garantendo l'equità, ma anche l'efficienza e la selettività degli interventi, mantenendo e sviluppando l'occupabilità delle persone, favorendo il ritorno al lavoro da parte dei percettori dei sussidi;
i public employment services (servizi pubblici per l'impiego) hanno un ruolo di primaria importanza nell'ambito della Strategia europea per l'occupazione, che prevede esplicitamente la possibilità di un «affiancamento» ad altri intermediari pubblici e/o privati;
sul livello dei servizi offerti dai centri per l'impiego pubblici appare persistente un «dualismo territoriale, caratterizzato dallo costruzione di servizi altamente personalizzati ed in chiave »proattiva« al centro-nord e dalla prevalenza di servizi di natura più tradizionale e di un'attività prevalentemente incentrata sugli adempimenti amministrativi al sud», come sostenuto dal ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, segretariato generale, nella pubblicazione Welfare to work: un quadro della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di offerta congrua;
a tale dualismo va sommata la complessità del sistema di competenze in materia di servizi per l'impiego che sovente aggrava il dualismo di cui si è detto;
in particolare, le competenze nazionali concernono essenzialmente indirizzo, promozione, coordinamento, conduzione dei servizi per il lavoro (SIL) e valutazione dell'efficacia delle politiche del lavoro; le competenze regionali concernono: funzioni di indirizzo relative al collocamento, concertazione regionale e relativo coordinamento; programmazione, promozione del lavoro autonomo e delle nuove imprese, promozione di iniziative di collocamento per le fasce deboli, affiancamento al ministero del lavoro e delle politiche sociali per iniziative in materia di gestione delle eccedenze, raccordo delle funzioni, politiche attive e monitoraggio del mercato del lavoro; le competenze provinciali concernono: gestione dei servizi di collocamento e preselezione attraverso i centri provinciali per l'impiego (CPI), promozione di iniziative e di interventi attivi, in relazione con la concertazione e la programmazione territoriale con particolare riferimento ad iniziative integrate di orientamento e formazione; sono competenze comunali: l'avvio e la gestione di servizi integrati in connessione con i centri provinciali per l'impiego nonché le iniziative di orientamento e promozione;
il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha recentemente preannunciato di voler costituire un tavolo di concertazione con le parti sociali, al fine di prevedere la possibilità di stabilire una deroga in pejus al trattamento economico previsto dalla contrattazione collettiva, tale regime derogatorio dovrebbe applicarsi alle nuove imprese, che assumono nel Mezzogiorno;
nonostante sia condivisibile il fine di aumentare l'occupazione nelle regioni meridionali, l'obiettivo de quo deve essere perseguito senza penalizzare le condizioni economico-giuridiche dei lavoratori che prestano la propria opera nelle regioni del sud e con la garanzia che la misura ipotizzata non si risolva in un mero vantaggio competitivo temporaneo per imprenditori poco affidabili. Ne consegue la necessità di approfondire la proposta e di adottare le necessarie garanzie in ordine alla sua temporaneità, alle sue concrete modalità applicative e ai meccanismi da adottare, al fine di rendere stabile la nuova occupazione così incentivata;
nelle regioni del Mezzogiorno la lotta al lavoro senza tutele, al lavoro nero, agli appalti cosiddetti «non genuini» deve rappresentare, ancora di più che in altre zone del Paese, un obiettivo imprescindibile dell'azione governativa, volta a combattere e, in prospettiva, ad eliminare forme di utilizzo della forza lavoro, che costituiscono sfruttamento del lavoro stesso e producono distorsione della concorrenza;
la diretta conseguenza di tali forme di utilizzo illegale delle prestazioni di lavoro è la penalizzazione delle imprese, che applicano correttamente la normativa e la difficoltà a mantenere e, vieppiù, a creare occupazione legale e stabile;
in svariate zone del Paese e principalmente nelle regioni del Mezzogiorno si sono formati dei cosiddetti «bacini di crisi», a seguito delle difficoltà di tipo industriale e, conseguentemente, occupazionale, che si sono venute a determinare a causa del recente default di alcuni grossi operatori finanziari internazionali;
tali «bacini di crisi» devono essere oggetto di una gestione legislativa e amministrativa, che, ottimizzando l'utilizzo della formazione professionale, consenta il reimpiego dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo;
quanto alla formazione professionale, essa, anche ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione costituisce il momento di raccordo tra l'istruzione ed il lavoro, tra il diritto allo studio e il diritto al lavoro, tra il significato culturale e l'aspetto produttivistico dell'istruzione;
in sintesi, la formazione professionale consente di adeguare la qualità dell'offerta di lavoro alle esigenze della domanda, sopperendo così alle carenze della normale dinamica di mercato,
impegna il Governo:
ad intervenire con regioni e province per porre in essere interventi che favoriscano ed incentivino l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche con la previsione di specifiche misure rivolte al Mezzogiorno, tese ad aumentare il livello di efficienza dei servizi pubblici per l'impiego attraverso una più proficua collaborazione con i soggetti privati;
a migliorare nelle aree del Mezzogiorno, nelle quali si siano determinate crisi industriali e per ciò stesso, occupazionali, la gestione di comunicazioni specifiche da parte di soggetti pubblici (ivi compresa l'agenzia tecnica del ministero del lavoro e delle politiche sociali, Italia lavoro) contenenti l'indicazione dei nominativi dei lavoratori che possono essere assunti con l'erogazione di specifici incentivi, da inviare alle associazioni imprenditoriali, e sindacali;
ad utilizzare il tavolo aperto con regioni e parti sociali per definire politiche condivise sulla formazione professionale come qualificata leva di politica attiva del lavoro, anche attraverso misure organizzative che favoriscano il decentramento verso le autonomie locali;
a prevedere, a tal fine, meccanismi incentivanti e disincentivanti, in netta contrapposizione alle logiche assistenzialistiche utilizzate in passato.
(1-00265) «Iannaccone, Lo Monte, Belcastro, Commercio, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli, Brugger».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

contrattazione collettiva

diritto al lavoro

diritto del lavoro

formazione professionale

lavoro nero

Mezzogiorno

prestazione di servizi

servizio