ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 243 del 10/11/2009
Abbinamenti
Atto 1/00270 abbinato in data 13/11/2009
Atto 1/00272 abbinato in data 13/11/2009
Atto 1/00273 abbinato in data 13/11/2009
Atto 1/00278 abbinato in data 25/11/2009
Atto 1/00290 abbinato in data 25/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: CASINI PIER FERDINANDO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 10/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
DIONISI ARMANDO UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 10/11/2009
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 12/11/2009
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 12/11/2009


Stato iter:
25/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/11/2009
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/11/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/11/2009

DISCUSSIONE IL 13/11/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/11/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/11/2009

RITIRATO IL 25/11/2009

CONCLUSO IL 25/11/2009

Atto Camera

Mozione 1-00264
presentata da
PIER FERDINANDO CASINI
testo di
martedì 10 novembre 2009, seduta n.243

La Camera,
premesso che:
le decisioni sulla strategia europea in merito a energia e ambiente approvate dal Consiglio europeo nel marzo 2007 hanno delineato un quadro di riferimento comune nel settore energetico;
in sede europea appaiono rilevanti anche il pacchetto sul clima o l'energia adottato dal Parlamento europeo il 17 dicembre 2008, nonché la sua posizione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva del Consiglio n. 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione dei gas ad effetto serra e sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente gli sforzi degli Stati membri per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020;
in ambito internazionale si sono tenute la quattordicesima conferenza delle parti (COP 14) della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e la quarta conferenza delle parti agente come riunione delle parti del protocollo di Kyoto (COP/MOP 4), a Poznań (Polonia) dal 1o al 12 dicembre 2008;
il documento finale approvato l'11 dicembre 2008 dalla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati (doc. XVIII, n. 7) in occasione dell'esame delle proposte di direttive sul pacchetto clima impegna il Governo - tra l'altro - «a valorizzare i meccanismi di flessibilità previsti dal pacchetto, (...) tenendo conto delle peculiarità di ciascun Paese, prima fra tutte il mix delle fonti utilizzato da ciascun Stato membro per la propria generazione di energia elettrica nonché il contributo consolidato di fonti di energia rinnovabile (FER);
con le mozioni 1-00065, (approvata nella seduta del 27 novembre 2008) e 1-00122 (approvata nella seduta del 24 febbraio 2009) il Parlamento italiano ha impegnato il Governo a realizzare una serie di iniziative per favorire uno sviluppo ambientale sostenibile, intervenendo nei settori della mobilità, dell'edilizia, dell'efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e delle politiche sostenibili per colmare i ritardi rispetto all'attuazione del protocollo di Kyoto e per facilitare il raggiungimento di un nuovo accordo globale per una significativa riduzione dei gas ad effetto serra in vista della Conferenza Onu sul clima di Copenaghen;
le conclusioni del congresso scientifico internazionale intitolato: «Cambiamenti climatici: rischi, sfide e decisioni a livello mondiale» («Climate Change: Global Risks, Challenger and Decisions»), svoltosi dal 10 al 12 marzo 2009, organizzato dall'Università di Copenaghen in collaborazione con i membri dell'Alleanza internazionale delle università per la ricerca», hanno messo in evidenza l'obiettivo primario di fornire una sintesi delle conoscenze scientifiche, tecnologiche e politiche necessarie per prendere decisioni intelligenti e sostenibili di mitigazione e adattamento per le comunità internazionali, quali risposte ai cambiamenti climatici;
in tale ambito va tenuto altresì conto degli impegni e delle deliberazioni assunte negli ultimi appuntamenti internazionali de L'Aquila e nelle riunioni propedeutiche svoltesi a Siracusa dal 22 al 24 aprile 2009 e dal 3 al 5 aprile al Forum sulle tecnologie a basso contenuto di carbonio svoltosi a Trieste nonché della comunicazione della Commissione del 28 gennaio 2009 dal titolo «Verso un accordo organico sui cambiamenti climatici a Copenaghen»;
la dichiarazione finale del Vertice del G20 di Pittsburg del 24 e 25 settembre 2009 impegna le 20 maggiori economie mondiali a rimuovere i «sussidi inefficienti di medio termine» per i combustibili fossili, e a promuovere il risparmio energetico, l'efficienza energetica, le fonti di energia alternative e rinnovabili, la crescita sostenibile, la diffusione di tecnologie pulite e capacity building;
le ultime deliberazioni del Consiglio europeo di Bruxelles di fine ottobre 2009 hanno sancito l'impegno dei 27 paesi UE a finanziare un fondo da negoziare alla conferenza sul clima di Copenaghen per un pacchetto di aiuti internazionali ai paesi più poveri di 100 miliardi di euro l'anno tra il 2013 e il 2020 per ridurre le emissioni nocive;
nella prossima Conferenza che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009, si dovranno concludere i negoziati su un accordo definitivo ed organico sui cambiamenti climatici coerente con l'obiettivo di limitare gli aumenti della temperatura globale a meno di 2°C di sopra dei livelli preindustriali, considerato dalla maggioranza degli studiosi la soglia per evitare drammatici mutamenti;
l'Unione europea ha cercato di assumere politiche di contrasto al riscaldamento globale e la stessa deve mantenere un ruolo centrale predisponendo un'azione politica univoca, pur non mancando di ascoltare, valutare e tenere conto delle esigenze e peculiarità degli Stati membri;
l'Unione europea ha adottato un pacchetto sul clima e l'energia contenente obiettivi virtuosi e ambiziosi;
la crisi economica subita da tutti gli stati del mondo ha obbligato gli stessi ad agire con misure politiche ed economiche di contrasto che di fatto hanno condizionato in negativo l'orientamento di risorse e strategie degli stati verso l'emergenza climatica;
ad oggi molti Paesi europei, e l'Italia in particolare, rimangono altamente dipendenti dalle fonti fossili tradizionali di approvvigionamento;
l'efficienza energetica potrebbe ridurre di oltre un quarto le emissioni di gas serra e la deforestazione potrebbe essere quasi arrestata;
l'ammodernamento e l'interconnessione delle reti di distribuzione energetica risultano essere condizione fondamentale per l'utilizzo razionale delle forniture energetiche;
l'efficienza delle reti idriche costituisce condizione necessaria per garantire, oltre che la tutela di un bene primario, un considerevole risparmio energetico;
pur tenendo conto della apprezzabile e storica consapevolezza dell'emergenza climatica assunta da nazioni come Cina e India durante i recenti vertici de L'Aquila e di Pittsburg, l'obiettivo di aumentare la temperatura media globale a non più di 2oC al di sopra dei livelli pre-industriali può essere raggiunto non solo se i Paesi industrializzati riducono sensibilmente le proprie emissioni, ma anche se al conseguimento di tale obiettivo contribuiscono i Paesi emergenti,
impegna il Governo:

in occasione del vertice di Copenaghen a farsi promotore di iniziative che:
a) prevedano meccanismi che, nel rispetto del cosiddetto «pacchetto clima», tengano conto della crisi economica mondiale aiutando gli Stati membri ad indirizzare sforzi e risorse verso efficaci politiche ambientali ed energetiche di risposta all'emergenza climatica;
b) nell'ambito del Quadro comunitario di sostegno 2007-2013, che disciplina l'utilizzo dei fondi strutturali negli Stati membri, consentano una riallocazione delle risorse, che generalmente vanno disperse o utilizzate in maniera indiscriminata e poco efficace, verso politiche di incentivo agli interventi di risparmio energetico e/o alle iniziative che utilizzino fonti rinnovabili, magari promuovendo iniziative pluriregionali in ottica di risparmio energetico;
c) promuovano un miglioramento delle interconnessioni delle reti energetiche europee in modo da permettere l'utilizzo ottimale dell'energia prodotta e/o acquistata;
d) permettano la destinazione di risorse per il rifacimento, l'ammodernamento e nuovi investimenti delle reti infrastrutturali energetiche, che in alcuni casi costituiscono un palese limite allo sviluppo degli impianti energetici alimentati a fonti rinnovabili;
e) permettano la destinazione di risorse per l'ammodernamento ed il miglioramento, in termini di efficienza, delle reti idriche degli stati membri, in modo tale da ridurre l'enorme spreco che deriva non solo da un utilizzo distorto delle stesse, ma soprattutto dall'obsoleta tenuta infrastrutturale delle reti;
f) sostengano, presso gli Stati Membri, anche attraverso incentivi economici, lo sviluppo dell'edilizia eco-sostenibile, nell'ambito di un corretto ed efficace equilibrio di programmi e piani tra gli Stati membri indirizzando la produzione verso tecniche attente all'ambiente ed all'uomo in quanto unico protagonista del suo avvenire, come la promozione degli edifici carbon neutral;
g) favoriscano lo sviluppo dei trasporti pubblici eco-sostenibili, soprattutto di quelli alimentati a biocarburanti, anche inserendoli in un contesto di piani di viabilità volti a disincentivare il traffico privato a vantaggio di quello pubblico, la ciclabilità, il risparmio energetico nell'illuminazione pubblica e l'estensione delle aree verdi, il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche e grigie;
h) consentano maggiormente la diffusione della cultura ambientale attraverso iniziative di sostegno e formazione sul ciclo dei rifiuti in termini di miglioramento del risparmio, utilizzo ai fini energetici e riutilizzo a fini di riciclo;
i) sviluppino le attività di ricerca in ambito ambientale ed energetico nonché nuove tecnologie come la cattura dell'anidride carbonica o i combustibili ad idrogeno, a costi limitati, che possano affiancare le tecniche già esistenti e/o migliorarle, in termini di efficienza, per il conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra;
l) permettano di diffondere ed incentivare l'utilizzo dei carburanti eco-sostenibili, soprattutto in riferimento al mercato privato, in modo tale da ridurre progressivamente la dipendenza da combustibili fossili tradizionali;
m) supportino la ricerca finalizzata alla riduzione dei costi di realizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sostenendo inoltre finanziariamente la riconversione delle imprese verso il raggiungimento della massa critica necessaria per competere nei mercati domestici e internazionali;
n) consentano lo sviluppo di una proficua collaborazione tecnica, scientifica ed economica verso i Paesi in via di sviluppo volta a diffondere la consapevolezza dell'importanza della riduzione di emissioni di anidride carbonica, nonché ad investire in tecnologie in grado di permettere il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas serra in quelle realtà;
o) sviluppino in modo oculato e persistente tutte le fonti energetiche che comportano un basso impatto in termini di emissione di anidride carbonica, sostenendo in particolar modo e senza pregiudizi la strada del nucleare.
(1-00264)
«Casini, Libè, Vietti, Dionisi, Mondello, Volontè, Galletti, Compagnon, Ciccanti, Naro, Rao».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

agente inquinante dell'atmosfera

energia rinnovabile

gas a effetto serra

inquinamento atmosferico

inquinamento stratosferico

politica ambientale

politica comunitaria dell'ambiente

protezione dell'ambiente

rendimento energetico

riduzione delle emissioni gassose

risorse rinnovabili