ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00251

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 230 del 12/10/2009
Abbinamenti
Atto 1/00244 abbinato in data 13/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009
COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2009


Stato iter:
13/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/10/2009
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/10/2009
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/10/2009

IN PARTE NON ACCOLTO IL 13/10/2009

PARERE GOVERNO IL 13/10/2009

DISCUSSIONE IL 13/10/2009

RITIRATO IL 13/10/2009

CONCLUSO IL 13/10/2009

Atto Camera

Mozione 1-00251
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
testo di
lunedì 12 ottobre 2009, seduta n.230

La Camera,

premesso che:

dalle analisi condotte sul patrimonio edilizio emerge un quadro di preoccupante gravità circa lo stato di salute di molti edifici, che, se pure usciti indenni o poco danneggiati dal sisma (categorie A o B), non danno alcuna garanzia di sicurezza e resistenza a futuri eventi tellurici;

gli interventi del piano «c.a.s.e.» hanno prodotto un impatto violento sul delicatissimo rapporto tra i nuclei urbani storici e il loro territorio, rapporto già seriamente compromesso dall'edificazione degli ultimi decenni e al quale occorre restituire la necessaria centralità;

lo studio di siti alternativi, destinati alla delocalizzazione delle volumetrie non riedificabili sul sito originario, a causa degli eccessivi rischi sismici cui sarebbero esposti, pone un grave problema di ulteriore consumo di territorio, per la cui soluzione sono necessarie tutte le risorse umane e culturali di cui si dispone;

esiste un patrimonio notevole di studi, esperienze e proposte, condotti in anni di confronto e di dibattito tra i soggetti pubblici e privati che sul tema dell'urbanistica e della pianificazione di questo territorio si sono impegnati, soggetti che a tutt'oggi sono stati scarsamente considerati o del tutto ignorati ed esclusi dal tavolo di discussione sulla ricostruzione;

le vicende legate al terremoto in Abruzzo e alla riparazione dei danni da esso prodotti stanno costituendo, e costituiranno ancor di più nel corso degli anni a venire, un ulteriore patrimonio (che va ad aggiungersi a quello già maturato da anni di interventi della protezione civile e dei vigili del fuoco sul tema della sicurezza) di esperienze di grande utilità per fronteggiare future calamità, come lo furono in passato gli eventi del Friuli, dell'Irpinia, dell'Umbria e delle Marche;

senza un linguaggio comune e un approccio metodico, non può nascere un'autentica governance della ricostruzione e le esperienze di questi mesi rischiano di vanificarsi; per ridurre questo rischio occorre coinvolgere tutte le forze disposte a spendersi sui tanti problemi connessi alla ricostruzione: dalle università agli istituti di ricerca, dagli ordini professionali alle associazioni - in particolare quelle che hanno competenze specifiche utili -, delle cui conoscenze e della cui opera ci si è pure avvalsi in passato;

riconoscendo la correttezza e l'attualità del motto «conoscere per deliberare», risulta di tutta evidenza la necessità di dotarsi degli strumenti più attuali, potenti ed efficaci disponibili: un Governo che voglia aver contezza e render conto dell'esito della propria azione sul territorio deve dotarsi di un sistema informativo territoriale unificato e disponibile su internet, visto sia come ausilio alle decisioni, sia come strumento di conoscenza democratica delle scelte operate e dei processi di trasformazione in atto, da realizzarsi attraverso la condivisione delle basi dati e dei sistemi informativi territoriali della protezione civile, degli enti locali e di diritto pubblico, per la costituzione di un unico osservatorio della ricostruzione, intesa sia come ricostruzione fisica, sia come ricostituzione del tessuto socio-economico;

durante e dopo la transizione dalla fase di government dell'emergenza a quella di governance della ricostruzione, per gli impegni finanziari e operativi presi in forza del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, il Governo sarà parte in causa nel futuro della regione colpita dal sisma,
impegna il Governo:
a procedere ad un'analisi che verifichi l'adeguatezza dell'intero patrimonio edilizio, danneggiato e non, a futuri sismi e che, quindi, indichi anche la priorità della sostituzione degli edifici più a rischio, in base alle loro caratteristiche statiche e ai dati emergenti dalla microzonazione;

ad adottare criteri omogenei e trasparenti per la valutazione dei danni causati al patrimonio edilizio dal terremoto, in modo tale da includere il patrimonio architettonico e storico nella sua interezza e unità, modificando il proprio impegno nel suo recupero, promuovendo il superamento delle distinzioni attualmente poste in essere tra abitazione principale e non;

a coinvolgere ufficialmente, pienamente e da subito i soggetti più qualificati in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, sia proseguendo gli incontri come quelli già posti in essere ultimamente, sia attraverso un forum pubblico;

a partecipare attivamente, in collaborazione con gli enti locali e di diritto pubblico che dispongono dei dati e delle conoscenze specifiche sul territorio, alla costituzione di una struttura di controllo e monitoraggio dei processi legati alla ricostruzione, ovvero di un osservatorio della ricostruzione, sia disponendo uno specifico stanziamento, sia rendendo disponibile, come già in parte sta avvenendo, il prezioso patrimonio di dati e di conoscenze della protezione civile e del suo sistema informativo territoriale.

(1-00251)
«Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Calvisi, Duilio, Baretta, Colombo».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0039

EUROVOC :

Abruzzo

delocalizzazione

ente locale

governance

impegno delle spese

patrimonio architettonico

pianificazione regionale

processo fisico

protezione civile

sisma

urbanistica

zona sinistrata

zona urbana