DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/07/2009
DISCUSSIONE IL 13/07/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/07/2009
IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 15/07/2009
PARERE GOVERNO IL 15/07/2009
DISCUSSIONE IL 15/07/2009
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/07/2009
VOTATO PER PARTI IL 15/07/2009
IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 15/07/2009
CONCLUSO IL 15/07/2009
Atto Camera
Mozione 1-00218
presentata da
LUISA CAPITANIO SANTOLINI
testo di
lunedì 13 luglio 2009, seduta n.201
La Camera,
premesso che:
la scuola pubblica italiana vive da tempo una situazione di grandissima difficoltà finanziaria e gestionale, evidenziata dall'impossibilità di molti istituti scolastici di far fronte alle spese ordinarie;
i numerosi tagli apportati dal Governo alla scuola previsti dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, fanno emergere un quadro davvero preoccupante della scuola pubblica, la quale viene in tal modo impoverita in termini di qualità e formazione;
i dati parlano, infatti, di una limitazione di risorse e di personale pari a circa 8 miliardi di euro e di circa 134.000 docenti e personale ata in tre anni;
la legge finanziaria per il 2009 ha, poi, ridotto di ben 50 milioni di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche;
durante l'anno scolastico 2008-2009 numerosi istituti hanno denunciato mancanza di risorse per pagare le supplenze, le utenze, le visite fiscali e l'organizzazione dei corsi di recupero pomeridiani, con la conseguenza che gli alunni sono stati costretti a rimanere senza docente per molte ore, creando in tal modo discontinuità didattica;
il piano di «razionalizzazione» che investe e stravolge la scuola pubblica determina per gli alunni, in particolare quelli della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, la perdita di un'opportunità irripetibile, quella, cioè, di poter ricevere, secondo i propri bisogni, gli adeguati stimoli per crescere in modo armonico e globale in una fase evolutiva in cui la capacità di apprendimento del bambino è particolarmente significativa;
la circolare interministeriale 2 aprile 2009, n. 38, sulle dotazioni organiche del personale docente per l'anno scolastico 2009-2010 ha quantificato in 42.100 posti le riduzioni da operare a partire dal prossimo anno scolastico;
per raggiungere tale risultato si prevede una prima riduzione di 37.100 posti in organico di diritto e una successiva riduzione di 5.000 posti in organico di fatto nel mese di settembre 2009;
le iscrizioni all'anno scolastico 2009-2010 hanno evidenziato una preferenza delle famiglie per il tempo pieno con due docenti, bocciando le scelte del Governo di calcolare gli organici sulle 24 ore settimanali;
infatti, dai dati del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca risulta che solo il 3 per cento delle famiglie, che hanno iscritto i propri figli alla prima classe della scuola primaria, ha scelto l'orario settimanale di 24 ore, solo il 7 per cento ha scelto l'orario di 27 ore, il 56 per cento ha scelto l'orario con i moduli a 30 ore e il 34 per cento ha scelto il tempo pieno con l'orario di 40 ore;
inoltre le scuole paritarie, secondo quanto sancito dalla legge n. 62 del 2000, sono scuole che a tutti gli effetti sono inserite nel sistema scolastico italiano e che, quindi, erogano un servizio pubblico;
in base a quanto sopra e in base alla Costituzione italiana (articolo 33), gli studenti che le frequentano hanno diritto ad «un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali»;
a nove anni dall'introduzione della legge n. 62 del 2000, la sua applicazione effettiva risulta ancora disattesa, con il rischio di essere vanificata non solo dalla crisi economica in atto, ma anche da scelte governative non sempre lungimiranti;
sarebbe opportuno garantire in tempi certi i finanziamenti per le scuole paritarie e il ripristino delle risorse ad esse sottratte dalla manovra economica e solo in parte rimborsate;
la scuola in generale, statale e non statale, deve essere l'ultimo settore a cui una società toglie le proprie risorse;
concetti quali autonomia, libertà di scelta educativa delle famiglie, qualità dell'insegnamento e sussidiarietà sono principi sanciti dalla Costituzione e in uno Stato democratico libero ed efficiente devono essere garantiti e promossi,
impegna il Governo:
a prendere le misure necessarie ad assicurare alla scuola le risorse adeguate per il suo funzionamento e per la qualità dell'offerta formativa;
ad adottare le iniziative necessarie per limitare i tagli di docenti e lavoratori ata precari previsti dalla legge finanziaria per il 2009;
ad evitare la chiusura delle scuole nelle comunità montane e nelle isole minori, al fine di non pregiudicare il diritto all'istruzione di molti bambini;
ad incrementare la messa in sicurezza negli edifici scolastici, visto che da alcuni rapporti, come quello di Legambiente, il 42 per cento degli edifici scolastici non sarebbe a norma;
ad adottare iniziative che modifichino i provvedimenti riguardanti i tagli previsti dalla manovra finanziaria del 2008 e le disposizioni che riguardano l'orario di 24 ore settimanali;
a dar vita ad un sistema scolastico capace di valorizzare ed armonizzare tute le esperienze scolastiche di un territorio, facendole convergere in un unico sistema pubblico, così come previsto dalla legge n. 62 del 2000;
a favorire in modo strutturale la libertà di scelta educativa delle famiglie.
(1-00218) «Capitanio Santolini, Volontè, Buttiglione, Vietti, Ciocchetti».