DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/07/2009
DISCUSSIONE IL 13/07/2009
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/07/2009
ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 14/07/2009
PARERE GOVERNO IL 14/07/2009
DISCUSSIONE IL 14/07/2009
VOTATO PER PARTI IL 14/07/2009
IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 14/07/2009
CONCLUSO IL 14/07/2009
Atto Camera
Mozione 1-00205
presentata da
TERESIO DELFINO
testo di
lunedì 6 luglio 2009, seduta n.197
La Camera,
premesso che:
l'agricoltura ha sempre rappresentato una questione centrale per lo sviluppo socio-economico del nostro Paese assicurando qualità, sicurezza alimentare e valorizzazione dei nostri territori;
il settore agroalimentare italiano è il secondo comparto, dopo quello manifatturiero, in termini di contributo all'economia nazionale con un incidenza del 15 per cento circa sul prodotto interno lordo (PIL) e il made in Italy di questo comparto raggiunge un valore di oltre 220 miliardi di euro;
le imprese agricole e agroalimentari italiane sono sottoposte, al pari di ciò che sta accadendo al sistema economico nazionale, in modo diretto e indiretto alle conseguenze della crisi economico-finanziaria mondiale, subendo una forte compressione dei prezzi dei prodotti agricoli dovuta alle inefficienze della distribuzione commerciale ma anche alle incertezze congiunturali di norme agevolative che dovrebbero invece essere puntuali e trasparenti al fine di dare sicurezza agli operatori del settore;
durante le diverse audizioni svoltesi presso le Commissioni parlamentari competenti è stato messo in evidenza che in Italia il settore agroalimentare è caratterizzato da un aumento dei prezzi determinato oltre che da fattori strutturali (eccessiva lunghezza delle filiere produttive, scarsa propensione all'associazionismo tra i produttori, inadeguatezza e arretratezza delle infrastrutture logistiche e di trasporto, scarsa informazione dei consumatori) anche dalla proliferazione di comportamenti speculativi e monopolistici messi in atto da alcuni operatori dell'intermediazione e della grande distribuzione commerciale;
i produttori agricoli sono costretti dalle crescenti difficoltà - aumento dei costi produttivi e contribuivi, calo dei prezzi dei prodotti, conseguente riduzione dei redditi - a crescenti indebitamenti e al rinvio di investimenti che inevitabilmente riducono la competitività delle loro imprese;
in particolare, la carenza di un efficace sistema di controllo e di monitoraggio sui prezzi e la fragilità del sistema ispettivo e sanzionatorio aumentano un clima di sfiducia verso il settore agricolo e agroalimentare, come è testimoniato dai dati dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) con un netto peggioramento nel quarto trimestre del 2008;
a fronte di una situazione che vede oramai moltissime imprese agricole indebitate al punto di incontrare serie difficoltà a continuare la loro attività, i tagli effettuati dal Governo nel settore agroalimentare hanno sicuramente aggravato la situazione, tenuto anche conto che, con il cosiddetto decreto «mille proroghe», sono state soppresse misure a sostegno dell'agricoltura e del settore ittico che erano state già approvate;
nonostante le difficoltà sopracitate e malgrado l'azione del Governo nel settore non abbia garantito, ad avviso degli interroganti, interventi finanziari e normativi adeguati e puntuali, il comparto agricolo e agroalimentare è comunque una realtà da primato a livello internazionale perché dispone di risorse imprenditoriali e capacità professionali altissime capaci di produrre un valore aggiunto per il nostro sistema economico nazionale;
risulta pertanto necessaria una forte iniziativa del Parlamento e del Governo per accompagnare la straordinaria capacità produttiva di questo comparto e di quello ittico, che rivestono per l'economia nazionale un valore rilevante sia sotto il profilo quantitativo sia soprattutto perché danno concretezza e rafforzano il patrimonio di qualità del made in Italy nel mondo;
questa consapevolezza, largamente condivisa, richiede misure urgenti ed incisive da parte del Parlamento e del Governo mirate a sostenere la tenuta e la crescita di questi settori produttivi, a tutelare la qualità e la sicurezza alimentare, a garantire un equilibrio reale fra costi di produzione e prezzi dei prodotti tali da assicurare margini economici adeguati per le imprese agricole, agro alimentari ed ittiche e, in particolare, ad affrontare le attuali emergenze congiunturali per un vero rilancio delle aziende dei predetti settori,
impegna il Governo:
ad adottare provvedimenti atti a:
a) utilizzare e attivare tutti gli ammortizzatori sociali necessari per governare la crisi delle imprese del settore;
b) mettere a regime le agevolazioni previdenziali e fiscali esistenti a sostegno dei produttori agricoli ed ittici;
c) rifinanziare il Fondo di solidarietà nazionale, al fine di dare piena attuazione ai meccanismi di gestione del rischio in agricoltura per far fronte ai sempre più frequenti e devastanti cambiamenti climatici;
d) affrontare gli strumenti necessari per realizzare una politica che possa favorire l'accesso al credito degli imprenditori agricoli e del settore ittico sempre più in difficoltà economica, riattivando il credito d'imposta e introducendo misure specifiche a sostegno delle produzioni e della ristrutturazione dei debiti;
e) incentivare e motivare l'ingresso dei giovani nell'imprenditoria del settore e quindi favorire un auspicato ricambio generazionale;
f) promuovere, con adeguati strumenti e aiuti, l'innovazione sia nei processi produttivi che nella valorizzazione dei prodotti nonché delle attrezzature utilizzate dalle imprese agricole, agro alimentari ed ittiche;
g) accelerare il pieno ed efficiente utilizzo degli stanziamenti previsti nel piano irriguo nazionale per il miglioramento delle infrastrutture nonché gli investimenti sostenuti dalle risorse assegnate all'Istituto per lo sviluppo agroalimentare spa e, a BUONITALIA spa;
h) prevedere aiuti straordinari e mirati al processo di internalizzazione della rete distributiva del settore agricolo e alimentare italiano, affinché esso possa accedere con maggior facilità nei mercati esteri, attraverso anche nuove collaborazioni commerciali;
i) prevedere interventi strutturali che procurino un'inversione di tendenza nel caro-prezzi, che sta mettendo a dura prova i bilanci di molte famiglie e la stabilità di numerosissime aziende, anche introducendo ulteriori interventi a sostegno delle diverse filiere per la commercializzazione;
l) assumere, infine, tutte le necessarie iniziative per attuare le misure a sostegno delle agroenergie, così come previsto dal pacchetto europeo «clima-energia».
(1-00205)
«Delfino, Ruvolo, Cesa, Naro, Compagnon, Tabacci, Poli, Occhiuto, Galletti, Ciccanti».