Atto Camera
Mozione 1-00197
presentata da
VIVIANA BECCALOSSI
testo di
giovedì 25 giugno 2009, seduta n.193
La Camera,
premesso che:
il settore dell'agricoltura in Italia nella sua natura di comparto appartenente a varie filiere, siano esse filiere produttive come l'agroalimentare, o filiere territoriali, rappresenta come è noto, uno degli asset chiave e prioritari dell'economia nazionale, contribuendo in maniera determinante e positiva alla composizione del prodotto interno lordo;
con quasi 7.000 imprese e 270 mila dipendenti, l'industria agroalimentare italiana, si conferma infatti settore strategico dell'economia nazionale, con una dimensione economica della filiera agroalimentare, che a un mercato interno da 175 miliardi di euro affianca un export di quasi 20 miliardi di euro, presentando in prospettiva notevoli margini di crescita;
il made in Italy del settore agroalimentare rappresenta come noto, il «cuore strategico dello sviluppo» consentendo al nostro Paese di conservare la leadership internazionale nella qualità;
nonostante l'attuale crisi finanziaria ed economica, il comparto agricolo ha le potenzialità per superare la fase recessiva mantenendo una buona performance del ritorno degli investimenti, anche grazie ai benefici rappresentati dagli importanti e significativi interventi introdotti dal Governo a sostegno delle imprese del settore;
infatti a differenza di altri settori che hanno subìto evidenti e gravi ripercussioni, l'agricoltura è la sola cosiddetta «tigre» dell'economia italiana che registra una crescita annuale del 2,4 per cento, come confermato anche dalla Coldiretti, che indica come le imprese agricole italiane siano in grado di produrre un valore aggiunto per il sistema produttivo nazionale;
risulta necessario, inoltre, porre in evidenza l'interesse che l'attività della pesca riveste per l'economia nazionale e di chi concretamente la esercita, nonché l'esigenza della valorizzazione dei prodotti della pesca come parte integrante del patrimonio agroalimentare e delle tradizioni enogastronomiche del Paese;
appare, inoltre, prioritario affrontare questioni di fondamentale importanza quale la tutela della sicurezza alimentare ed in particolare dei prodotti agroalimentari del made in Italy, confrontandoci anche a livello europeo e mondiale, su problematiche essenziali che riguardano il settore agricolo i cui interessi di natura economica, sociale ed ambientale sappiano confrontarsi lealmente in un libero mercato, favorendo un equilibrio dei prezzi che rispetti e salvaguardi i costi di produzione per garantire margini di guadagno per le imprese agricole, sufficienti ad investire in nuove tecnologie, ed in metodi di trasformazione dei prodotti nel rispetto dell'ambiente e della salute dei consumatori;
l'obiettivo etico di tutelare la sicurezza alimentare, costituisce un obbligo per il comparto agroalimentare e va perseguito con la massima determinazione;
in definitiva risulta utile, in considerazione dell'attuale fase economica del Paese, cogliere le opportunità della crisi in atto, nella consapevolezza che opportune riforme a sostegno del comparto agricolo costituiscono un'occasione per il rilancio delle aziende del settore,
impegna il Governo:
ad adottare incisivi interventi per il settore agroalimentare e della pesca, strategici per l'economia italiana, affinché le imprese siano sostenute e non gravate da oneri aggiuntivi che ne limiterebbero la competitività ed in particolare:
a) la detassazione parziale dei redditi e la sospensione degli oneri previdenziali, per almeno sei mesi, al fine di consentire agli operatori agricoli e della pesca di poter sostenere costi minori e per garantirne quindi una maggiore competitività;
b) la stabilizzazione degli oneri contributivi per le aree montane e svantaggiate e la ridefinizione del regime del credito d'imposta per favorire le attività di internazionalizzazione;
c) l'introduzione di ulteriori interventi, a sostegno della filiera agricola ed in particolare per la competitività del settore agroalimentare e nella pesca per i prodotti del made in Italy;
d) il miglioramento dei meccanismi di gestione del rischio in agricoltura e il potenziamento del ruolo delle polizze assicurative nei riguardi delle emergenze climatiche;
e) l'introduzione di incentivi volti a garantire interventi per l'innovazione degli strumenti e dei macchinari utilizzati dalle imprese agricole per la lavorazione dei prodotti agroalimentari;
f) l'adozione di apposite iniziative normative, l'obiettivo di incentivare l'innovazione al fine di rendere le imprese agricole consapevoli della stretta connessione tra innovazione e competitività consentendo la possibilità di un migliore accesso ai mercati internazionali, in particolare a quelli orientali;
g) l'incremento del Fondo di solidarietà nazionale, con particolare riferimento agli interventi compensativi di cui all'articolo 1, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102;
h) l'introduzione di misure fiscali a sostegno delle produzioni agroalimentari a lunga stagionatura;
i) l'introduzione di misure a sostegno della ristrutturazione dei debiti delle aziende agricole.
(1-00197)
«Beccalossi, Bellotti, Biava, Catanoso, De Camillis, De Girolamo, Di Caterina, Dima, D'Ippolito Vitale, Faenzi, Renato Farina, Gottardo, Nastri, Nola, Romele, Rosso, Taddei, Sardelli».