ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 187 del 15/06/2009
Abbinamenti
Atto 1/00174 abbinato in data 15/06/2009
Atto 1/00190 abbinato in data 15/06/2009
Firmatari
Primo firmatario: PIANETTA ENRICO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 15/06/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 15/06/2009
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 15/06/2009
BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA' 15/06/2009
CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 15/06/2009
FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/06/2009
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 15/06/2009
MOLES GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 15/06/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 15/06/2009


Stato iter:
23/06/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/06/2009
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 15/06/2009
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
PARERE GOVERNO 23/06/2009
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/06/2009
Resoconto ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA
Resoconto MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2009

DISCUSSIONE IL 15/06/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/06/2009

ACCOLTO IL 23/06/2009

PARERE GOVERNO IL 23/06/2009

DISCUSSIONE IL 23/06/2009

VOTATO PER PARTI IL 23/06/2009

APPROVATO IL 23/06/2009

CONCLUSO IL 23/06/2009

Atto Camera

Mozione 1-00191
presentata da
ENRICO PIANETTA
testo di
lunedì 15 giugno 2009, seduta n.187

La Camera,

premesso che:

il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Treaty on the non-proliferation of nuclear weapons) rappresenta il solo strumento convenzionale a livello multilaterale vincolante nei confronti degli Stati che possiedono armi nucleari;

il citato Trattato, aperto alla firma il 1o luglio 1968 ed entrato in vigore il 5 marzo 1970, pur essendo stato sottoscritto da 191 Paesi, tra cui le maggiori potenze nucleari mondiali, non ha consentito di eliminare dal mondo la minaccia nucleare, al punto che la diffusione delle armi atomiche rappresenta ancora oggi uno dei maggiori pericoli per la pace e la sicurezza internazionali;

dopo la fine della guerra fredda, infatti, se da un lato si è assistito ad una riduzione degli ordigni nucleari esistenti, dall'altro si è verificato un sensibile incremento dei Paesi in grado di produrre tali armi, con evidenti rischi per la sicurezza mondiale;

in conseguenza di ciò, a livello internazionale, si sono moltiplicate le iniziative volte ad individuare strumenti idonei per impedire la proliferazione delle armi nucleari e scongiurare i rischi che ne derivano, anche al fine di affrontare il problema relativo alle scorte di materiale nucleare e radioattivo, suscettibili di trafugamento a fini illeciti e terroristici;

l'articolo VIII del predetto Trattato prevede la convocazione ogni cinque anni di una conferenza di riesame, che accerti l'attuazione del Trattato stesso, e la prossima conferenza si terrà a New York, nella sede delle Nazioni Unite, nella primavera del 2010;

tale conferenza potrebbe rappresentare l'occasione opportuna per affrontare con rinnovato slancio il tema della non proliferazione nucleare, come si evince anche dalla relazione sull'attuazione della strategia europea in materia di sicurezza, approvata dal Consiglio europeo il 13 dicembre 2008, in cui, tra l'altro, si sottolinea l'esigenza che la citata conferenza abbia successo, al fine di rafforzare il regime di non proliferazione, e si assicura ogni sforzo affinché in seno a tale meeting venga esaminata la possibilità di individuare, in modo equilibrato, efficace e concreto, i mezzi per accelerare gli sforzi internazionali contro la proliferazione, proseguire il disarmo ed assicurare lo sviluppo responsabile degli usi pacifici dell'energia nucleare da parte dei Paesi che lo desiderino;

in questa prospettiva, il vertice annuale del G8, che si terrà nel mese di luglio 2009 a L'Aquila, potrebbe rappresentare per l'Italia, che ne assumerà la presidenza, un'occasione irripetibile per portare al centro dell'agenda politica internazionale il tema della non proliferazione e del disarmo nucleare, quale elemento essenziale per la sicurezza internazionale;

la posizione del Governo italiano, ed in primis del Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi, collima perfettamente con il pronunciamento del Presidente degli Stati Uniti Obama, il quale, all'atto del suo insediamento, ha dichiarato che tutti i Paesi del mondo hanno diritto all'accesso al nucleare civile, a condizione che abbiano sottoscritto il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari,
impegna il Governo:

a continuare a promuovere, nel contesto della Presidenza di turno del G8, l'adozione, d'intesa con i partner, di impegni nel senso dell'eliminazione totale degli arsenali nucleari e dell'effettivo perseguimento dei «tredici passi pratici» adottati dalla conferenza del riesame del Trattato di non proliferazione del 2000, con particolare riferimento alla messa al bando totale dei test nucleari, alla negoziazione di un trattato internazionale per la messa al bando della produzione di materiale fissile per gli armamenti nucleari, alla riaffermazione del principio di «irreversibilità» delle riduzioni degli arsenali militari, all'innalzamento dell'efficacia delle verifiche e del regime internazionale di ispezione;

a incoraggiare in tutte le sedi internazionali, a partire dal vertice G8 del 2009, ogni sforzo teso a perseguire la riduzione sostanziale, trasparente, verificabile ed irreversibile, sia in ambito multilaterale, sia nel quadro di accordi bilaterali, degli arsenali nucleari, sostenendo ogni sforzo teso alla conclusione positiva dei colloqui già avviati tra Usa e Russia per giungere entro il 2009 - in vista della scadenza del trattato Start I - alla firma di un nuovo trattato sulla riduzione delle armi strategiche;

a sostenere attivamente, in occasione della conferenza del riesame del Trattato di non proliferazione che si terrà a New York nel maggio 2010, le iniziative di disarmo nucleare avanzate dall'Unione europea e, in particolare, il negoziato su un trattato che metta al bando la produzione di materiale fissile per fini esplosivi (FMCT), che contenga meccanismi di verifica, nonché l'entrata in vigore del Trattato sul bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT);

a favorire in tutte le sedi internazionali, ivi compresa l'Alleanza atlantica, un'approfondita riflessione sulla necessità di ripensare il ruolo delle armi nucleari, promuovendo fra tutti gli attori in causa un dialogo costruttivo che miri a favorire, in coerenza con l'articolo VII del Trattato di non proliferazione, la creazione di aree regionali libere da armi nucleari, in linea con la posizione comune dell'Unione europea che ha riconosciuto nel 2005 l'importanza di zone libere da armi nucleari per la pace e la sicurezza, sulla base di intese liberamente raggiunte tra gli Stati delle aree geografiche interessate.

(1-00191)
«Pianetta, Dozzo, Iannaccone, Boniver, Cicu, Renato Farina, Gidoni, Moles, Baldelli».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo internazionale

non proliferazione di armi nucleari

politica comunitaria

ratifica di accordo