ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00167

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 174 del 11/05/2009
Abbinamenti
Atto 1/00133 abbinato in data 11/05/2009
Atto 1/00136 abbinato in data 11/05/2009
Atto 1/00166 abbinato in data 11/05/2009
Atto 1/00173 abbinato in data 11/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: TESTA NUNZIO FRANCESCO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 11/05/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
OPPI GIORGIO UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
PISACANE MICHELE UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
DRAGO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 11/05/2009
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 11/05/2009


Stato iter:
26/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/05/2009
Resoconto FAZIO FERRUCCIO VICE MINISTRO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/05/2009
Resoconto MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO
Resoconto TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/05/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/05/2009

ACCOLTO IL 26/05/2009

PARERE GOVERNO IL 26/05/2009

DISCUSSIONE IL 26/05/2009

APPROVATO IL 26/05/2009

CONCLUSO IL 26/05/2009

Atto Camera

Mozione 1-00167
presentata da
NUNZIO FRANCESCO TESTA
testo di
lunedì 11 maggio 2009, seduta n.174

La Camera,

premesso che:
l'HIV summit Italia 2009, tenutosi a Roma il 19 marzo 2009, ha confermato la tragica espansione di una malattia, ancora estremamente diffusa tra la popolazione;

esiste un rischioso «allarme sommerso» costituito dal fatto che il 55 per cento dei sieropositivi viene a conoscenza del proprio stato quando la malattia è in stato avanzato; negli anni '90 solo il 20 per cento veniva a conoscenza del proprio stato di sieropositività al momento della diagnosi di AIDS, oggi questo avviene quasi nel 60 per cento dei casi;

l'Istituto superiore di sanità stima che siano ben 120 mila gli italiani sieropositivi che ignorano di esserlo e che arrivano troppo tardi al test; chi vive nel Sud e nelle Isole ha una maggiore probabilità di arrivare tardi al test rispetto a chi vive al Nord, mentre gli stranieri, residenti nel nostro Paese, sono in assoluto coloro che hanno il rischio maggiore di fare tardi il test;

dal 1981 - anno di inizio del dilagare della malattia - in Italia si sono verificati oltre 60.000 casi di AIDS. Nel decennio 1995-2005, il trend di crescita era rallentato, mentre oggi l'infezione ha ricominciato a propagarsi intensamente fino ad arrivare a circa 4000 nuovi casi di contagio l'anno, registrati negli ultimi tre anni;

la drammaticità dei dati descritti scaturisce, in parte, dall'inspiegabile riduzione dell'attenzione, anche mediatica, sul fenomeno, che sta generando una sorta di «contagio inconsapevole», provocato dalle persone infette non diagnosticate. Risultano ancora troppo poche le iniziative e i canali di informazione volti a sensibilizzare l'opinione pubblica in materia di prevenzione e trattamento dell'HIV;

bisogna evidenziare, inoltre, che il problema della disinformazione e della trascuratezza sull'effettuazione del test non riguarda solo l'HIV, ma tutte le malattie sessualmente trasmesse;

infatti, secondo i dati trasmessi dall'Organizzazione mondiale della sanità, sono ben un milione i casi di malattie sessualmente trasmissibili accertate in Italia; di queste malattie sono solo 8 mila le notificate. L'incremento degli immigrati, spesso provenienti da Paesi pesantemente colpiti da questo tipo di malattia, procura maggiori difficoltà per un accesso più difficoltoso a test e cure;

non può essere sottovalutato, neanche, il drammatico problema dei neonati e dei minori esposti al rischio di contagio da HIV. L'Unicef evidenzia quanto sia forte l'esigenza di attuare misure urgenti e atte a garantire un'efficace prevenzione del contagio da virus HIV proprio nei confronti di queste categorie più deboli e indifese;

la risoluzione del Parlamento europeo del 20 novembre 2008 (n. RC-B6-0581/2008), sull'HIV/AIDS, «diagnosi precoce e cure tempestive», sancisce l'invito al Consiglio e alla Commissione europea a formulare una strategia sull'HIV, al fine di: promuovere la diagnosi precoce e la riduzione degli ostacoli alla sperimentazione; garantire un tempestivo trattamento e la comunicazione dei relativi benefici; garantire un accurato monitoraggio;

il Sottosegretario per il lavoro, la salute e le politiche sociali, professor Ferruccio Fazio, ha firmato il 21 gennaio 2009 il decreto di ricostituzione della Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS, con la finalità di fornire indicazioni sui messaggi prioritari oggetto delle campagne di informazione istituzionali, di delineare progetti di formazione medica continua dedicati al medico generico, con particolare attenzione al test e alla gestione della cronicità dell'infezione, nonché di promuovere l'insegnamento delle malattie infettive;
alla Commissione spetta, inoltre, la sorveglianza sui trend epidemiologici nei Paesi industrializzati e nel territorio nazionale, con particolare attenzione alla diffusione dell'infezione tra le categorie a rischio,
impegna il Governo:
ad attivare ogni utile disposizione atta ad aumentare l'attenzione nei confronti della sieropositività e a facilitare l'accesso ai test, in tutte le diverse realtà territoriali, ma soprattutto nelle zone in cui l'emergenza è più grave;

a sostenere, in maniera incisiva, ulteriori campagne di informazione necessarie a fornire un monitoraggio adeguato e aggiornato con riguardo alla malattia e alle possibili conseguenze e, ancor più, alle possibilità di prevenzione, soprattutto tra i giovani e le categorie a rischio;

a promuovere campagne di sensibilizzazione ed informazione, anche verso le future madri, in ordine alle possibili modalità di trasmissione del virus, favorendo, altresì, la diagnosi precoce, al duplice scopo di approntare le terapie idonee ad impedire l'aggravarsi della patologia, limitandone gli effetti pregiudizievoli, e di impedirne la trasmissione;

ad attuare piani di formazione e prevenzione continua anche al momento dell'ingresso nel nostro Paese delle persone immigrate, che diano la possibilità di garantire e migliorare la prevenzione su tutte le malattie sessualmente trasmesse e, in particolar modo, sull'HIV/AIDS;

ad adottate ogni possibile e puntuale iniziativa per dare efficacia alle misure previste dalla risoluzione adottata dal Parlamento europeo e citata in premessa;

a prevedere l'attuazione, da parte della Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS, di ogni utile iniziativa tesa ad elaborare un piano di azione nazionale, che fornisca linee guida organiche e dettagliate, in grado di individuare le aree deboli su cui agire in modo più particolareggiato, e tese a garantire interventi per la prevenzione, l'informazione, la ricerca.

(1-00167)
«Nunzio Francesco Testa, De Poli, Oppi, Pisacane, Capitanio Santolini, Compagnon, Drago, Delfino, Ciccanti, Volontè».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

AIDS

campagna di sensibilizzazione

istruzione medica

istruzione permanente

malattia

malattia infettiva

malattia sessualmente trasmissibile

politica sanitaria

prevenzione delle malattie

rischio sanitario

risoluzione PE

trattamento sanitario