ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 168 del 29/04/2009
Abbinamenti
Atto 1/00152 abbinato in data 06/05/2009
Atto 1/00154 abbinato in data 06/05/2009
Atto 1/00156 abbinato in data 06/05/2009
Atto 1/00159 abbinato in data 06/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: SORO ANTONELLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/04/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 29/04/2009
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2009


Stato iter:
06/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/05/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/05/2009
Resoconto GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/05/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2009

NON ACCOLTO IL 06/05/2009

PARERE GOVERNO IL 06/05/2009

DISCUSSIONE IL 06/05/2009

RESPINTO IL 06/05/2009

CONCLUSO IL 06/05/2009

Atto Camera

Mozione 1-00160
presentata da
ANTONELLO SORO
testo di
mercoledì 29 aprile 2009, seduta n.168

La Camera,
premesso che:
i drastici tagli di risorse economiche all'istruzione operati dal Governo con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, mediante la fiducia, e gli altri successivi provvedimenti di riduzione dei fondi approvati con la legge finanziaria per il 2009, hanno determinato un impoverimento di tutta la scuola pubblica, deprivandola di indispensabili risorse per lo sviluppo e la crescita dell'azione didattica, formativa, educativa, di istruzione e di ricerca;
prevedendo un così forte taglio di risorse, ben 8 miliardi di euro nel corso del prossimo triennio, il Governo, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, mina le basi dell'istruzione pubblica di qualità nel nostro Paese e non garantisce ai cittadini l'esercizio del diritto all'istruzione, come costituzionalmente garantito;
in particolare, la legge finanziaria per il 2009 ha decurtato i fondi per il funzionamento amministrativo e didattico delle scuole, facendo così venir meno le risorse necessarie per una loro ordinata funzionalità; tali tagli si vanno ad aggiungere alle annose sofferenze finanziarie delle istituzioni scolastiche autonome, determinate dai numerosi crediti vantati nei confronti dello Stato e che il Governo non ha ancora onorato;
con la legge finanziaria per il 2009 sono stati, altresì, apportati, anche alle scuole paritarie, tagli per circa 134 milioni di euro, solo parzialmente ripristinati: alle stesse non sono stati neanche erogati i 40 milioni di euro dovuti quali residui dei 4/12 del fondo previsto nel bilancio 2008 dal Governo Prodi. Inoltre, il taglio progressivo e lineare previsto dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, alla tabella C, in cui sono stanziate anche le risorse per la scuola paritaria privata e degli enti locali, di fatto dimezza le suddette risorse entro il 2010, aggraverà le spese per l'istruzione delle famiglie che scelgono la scuola paritaria privata e degli enti locali, soprattutto laddove, come nella scuola dell'infanzia, essa copre più della metà del servizio erogato;
la Costituzione, all'articolo 33, dopo aver sancito l'obbligo dello Stato di istituire scuole di ogni ordine e grado, prevede che «enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali»;
la legge del 10 marzo 2000, n. 62, «Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione», all'articolo 1 recita: «Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall'articolo 33, secondo comma, della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita»;
lo Stato non è sempre in grado di garantire la diffusione capillare e l'espansione su tutto il territorio nazionale dell'offerta formativa, in particolare per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e primaria e i percorsi formativi finalizzati al recupero e al contrasto della dispersione scolastica;
occorre continuare - secondo quanto fatto dal Parlamento durante il precedente Governo Prodi - a dare corretta attuazione alla legge n. 62 del 2000, tanto nella sua parte giuridica e di valutazione della qualità, come già significativamente avviato dal decreto ministeriale del 21 maggio 2007 (anagrafe scuole paritarie; regolarizzazione e censimento del loro effettivo funzionamento e degli standard di qualità; le sezioni primavera, che rispondono ad un'esigenza sociale e configurano un progetto educativo sin dalla prima infanzia), quanto nella sua parte economica, anche attraverso il ripristino delle risorse tagliate dal Governo Berlusconi già nel corso della XIV legislatura, al fine, tra l'altro, di garantire l'obbligo d'istruzione ed il diritto allo studio;
per giungere ad una piena ed effettiva attuazione della legge n. 62 del 2000 non pare condivisibile percorrere la strada della «quota capitaria», che, dividendo le risorse in parti uguali tra studenti che si trovano in situazioni profondamente diverse (fare parti uguali tra disuguali è la più grande ingiustizia, come ricordava don Lorenzo Milani), non consente a ciascuna famiglia di scegliere liberamente la scuola migliore per i propri figli, ma quella che può permettersi in base al proprio censo; inoltre, se lo Stato adottasse la «quota capitaria» non si adopererebbe per «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana», come recita l'articolo 3 della Costituzione, che oggi, a oltre 60 anni, rimane un monito pressante per il Paese;
occorre, pertanto, ritrovare e riproporre soluzioni che rispondano ad una visione alta dell'intero sistema pubblico di istruzione, principale risorsa per la crescita sociale e lo sviluppo del nostro Paese, che non può essere ridotta ad una gestione di mero conto economico,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative per ripristinare le somme destinate alla scuola pubblica e decurtate con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e la legge finanziaria per il 2009, poiché tali riduzioni hanno deprivato l'istruzione di indispensabili risorse per lo sviluppo e la crescita dell'attività didattica, formativa, educativa, di istruzione e di ricerca delle nostre istituzioni scolastiche autonome e impediscono il buon funzionamento delle scuole;
ad adottare iniziative per ripristinare tutte le risorse per le scuole paritarie e degli enti locali (comprese quelle destinate alle sezioni primavera, al diritto allo studio in tutte le sue articolazioni e al contrasto della dispersione scolastica) varate dal Parlamento all'epoca del Governo Prodi, erogandole prioritariamente alle scuole che svolgono il servizio senza fini di lucro e che, comunque, non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate;
ad assicurare, in continuità con quanto fatto dal precedente Governo Prodi, una completa e puntuale attuazione della legge n. 62 del 2000, attraverso una coerente attività normativa e amministrativa e certezze di fondi e tempi di erogazione dei finanziamenti, destinati sia alle scuole statali che a quelle paritarie e degli enti locali;
a disporre un approfondito e continuo controllo e monitoraggio, oltre che una puntuale indagine ispettiva in tutta Italia, al fine di individuare ed eventualmente reprimere gli episodi di cattiva gestione di scuole paritarie, che, non rispettando le norme, risultano essere solo dei costosissimi «diplomifici», al fine di debellare così singole pratiche deleterie, che non solo screditano la scuola tutta, ma danneggiano gravemente famiglie, alunni e docenti, oltre che il Paese stesso;
a non proseguire lungo la strada della «quota capitaria», che, dividendo le risorse in parti uguali tra studenti che si trovano in condizioni sociali ed economiche profondamente diverse, non consente a ciascuna famiglia di scegliere liberamente la scuola migliore per i propri figli, ma quella che può permettersi in base al proprio censo;
a potenziare l'autonomia di tutte le istituzioni scolastiche in attuazione della legislazione vigente, ad attivare un sistema di valutazione nazionale delle scuole, a sostenere e diffondere la cultura e le buone pratiche di autovalutazione.
(1-00160)
«Soro, Sereni, Bressa, Fioroni, Ghizzoni, De Pasquale, De Torre, Coscia, Bachelet, De Biasi, Levi, Lolli, Mazzarella, Nicolais, Pes, Picierno, Rossa, Antonino Russo, Sarubbi, Siragusa, Zampa».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

alunno

applicazione della legge

controllo di gestione

diritto all'istruzione

ente locale

istituto di istruzione

istruzione

istruzione pubblica

legge finanziaria

risorsa economica

societa' senza fini di lucro