Atto Camera
Mozione 1-00149
presentata da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
testo di
lunedì 20 aprile 2009, seduta n.162
La Camera,
premesso che:
la scelta di Milano, quale sede per la realizzazione dell'Expo 2015, riveste un ruolo strategico nella politica di sviluppo economico del nostro Paese;
dopo un anno di paralisi della governance, che ha ritardato l'avvio dei lavori, è stato ufficialmente nominato amministratore delegato e vicepresidente della Soge, la società di gestione dell'Expo 2015, l'onorevole Lucio Stanca, sulla cui compatibilità con il mandato di parlamentare dovrà esprimersi a breve la Giunta delle elezioni della Camera dei deputati;
le preoccupazioni crescono anche per i ritardi accumulati sotto il profilo della copertura dei costi dell'evento;
l'articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha stanziato 1.486 milioni di euro, per il periodo 2009-2015, quale quota di finanziamento statale, a fronte di un costo totale stimato in 3.227,7 milioni di euro;
la Corte dei conti, tuttavia, in una relazione del 16 gennaio 2009, ha richiamato l'attenzione sugli oneri relativi alla realizzazione delle opere connesse all'Expo Milano 2015, autorizzati dal citato articolo 14 del decreto-legge n. 112 del 2008, per gli anni dal 2012 al 2015, ritenendoli «in misura largamente eccedente quelli autorizzati per gli anni compresi nel bilancio triennale 2009-2011»;
la residua copertura degli oneri complessivi per l'adempimento degli impegni assunti e non derogabili, pari a 1.746 milioni di euro, verrà assicurata da un finanziamento privato e da trasferimenti da parte di enti locali e dalla regione Lombardia;
il commissario straordinario Moratti (che il 23 aprile 2009 a Parigi, insieme al nuovo amministratore delegato della Soge, la società di gestione di Expo 2015, Lucio Stanca, illustrerà al Bureau international des expositions lo stato di avanzamento dei lavori), nella seduta del Cipe del 6 marzo 2009, ha confermato il cronoprogramma delle opere e l'obiettivo di giungere nel settembre 2014 al completamento delle stesse;
anche il presidente della regione Lombardia ha rassicurato che «su tutte le 65 opere si sta rispettando alla lettera il cronoprogramma, sia per le essenziali che per le 17 cosiddette connesse e le 35 necessarie, e contiamo di concluderle tutte entro settembre» e anche i finanziamenti sembrerebbero essere stati confermati e messi a disposizione per l'esecuzione delle opere necessarie, confermando anche quelli, non ancora disponibili al momento, per le opere connesse in un primo momento non previste e che corrispondono a 1 miliardo e 890 milioni di euro;
tuttavia, per quanto riguarda le opere connesse allo svolgimento di Expo 2015 ed incluse nel dossier di candidatura presentato al Bureau international des expositions, a fronte delle quali è previsto un costo complessivo di 11.718 milioni di euro, sono disponibili 8.949 milioni di euro (circa il 76 per cento del totale) e risulterebbero, pertanto, mancanti ancora 2,7 miliardi di euro, di cui 1.889 milioni di euro a carico dello Stato, 310 milioni di euro a carico degli enti territoriali (comune e provincia di Milano, regione Lombardia), 555 milioni di euro da reperire da privati;
non inclusa nel dossier di candidatura presentato al Bureau international des expositions, ma necessarie allo svolgimento di Expo 2015, sono previste ulteriori opere, per le quali, a fronte di un costo complessivo di 11.443 milioni di euro, sono disponibili 2.243 milioni (circa il 20 per cento del totale), evidenziando un fabbisogno finanziario residuo di euro 9.201 milioni, di cui 7.059 milioni a carico dello Stato, 971 milioni a carico degli enti territoriali (comune e provincia di Milano, regione Lombardia) e 1.172 milioni da reperire attraverso il coinvolgimento di privati;
le preoccupazioni investono anche altri aspetti, come evidenziato dalla relazione annuale per il 2008 della direzione nazionale antimafia, in cui si sottolinea che: «La circostanza che l'area di Milano ospiterà l'Expo 2015, con il giro di opere pubbliche e dei conseguenti interventi finanziari ed investimenti immobiliari che ruotano intorno all'evento, dimostra a sufficienza quali siano gli interessi in gioco, maggiori persino di quelli ipotizzabili dalla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e quali gli appetiti mafiosi che si scateneranno, con il corollario di violenza verso i concorrenti esterni, regolamenti interni e quant'altro accompagna di solito tali realizzazioni»,
impegna il Governo:
ad assumere tutte le iniziative utili ad evitare ulteriori ritardi nell'organizzazione di un appuntamento nazionale fondamentale per la ripresa economica, non solo del Nord, ma di tutto il Paese;
in particolare, tenuto conto dell'attuale crisi economica in corso e dell'emergenza sismica cui lo Stato deve far fronte:
a) a garantire l'esecuzione, nei tempi e con i finanziamenti previsti, di tutte le opere necessarie, essenziali e connesse a realizzare l'Expo 2015;
b) a monitorare l'effettiva copertura della quota di oneri a carico degli enti locali e la loro compatibilità con i vincoli imposti dal patto interno di stabilità, tenuto conto che, ove tale compatibilità non dovesse essere assicurata, gli impegni andrebbero comunque onorati a carico dello Stato;
c) a sollecitare e favorire l'ingresso dei privati per la realizzazione ed il completamento delle opere previste dal dossier di candidatura, anche attraverso attività di promozione specifica dell'evento in Paesi esteri per stimolare ed attrarre potenziali investitori in Italia;
ad adottare, in particolare tramite la direzione investigativa antimafia, un piano straordinario di controllo degli appalti, al fine di verificare la correttezza e la trasparenza delle procedure di affidamento degli stessi ed evitare il rischio di infiltrazioni di organizzazioni mafiose;
a fornire annualmente al Parlamento una relazione dettagliata sullo stato di avanzamento dei lavori e sullo stato delle risorse disponibili per la realizzazione delle opere.
(1-00149)
«Vietti, Volontè, Compagnon, Ciccanti, Tabacci, Pezzotta, Anna Teresa Formisano, Occhiuto, Galletti, Libè, Mantini».