ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 127 del 05/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: NAPOLI OSVALDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUPI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
ROSSO ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
GOTTARDO ISIDORO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
VELLA PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
MONDELLO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
STRADELLA FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
ARMOSINO MARIA TERESA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
PALMIERI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
BIASOTTI SANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
MARINI GIULIO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
BERRUTI MASSIMO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/02/2009
PAROLI ADRIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/02/2009
ROMELE GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 12/02/2009


Stato iter:
12/03/2009
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/02/2009

RITIRATO IL 12/03/2009

CONCLUSO IL 12/03/2009

Atto Camera

Mozione 1-00113
presentata da
OSVALDO NAPOLI
testo di
giovedì 5 febbraio 2009, seduta n.127

La Camera,
premesso che:
al fine di comprendere nel miglior modo possibile gli effetti della manovra per l'anno 2009 ANCI - attraverso IFEL - ha condotto una indagine tra i Comuni soggetti a patto di stabilità: si è chiesto il valore delle alienazioni al fine di completare le analisi sui singoli Comuni in ragione dell'introduzione nel decreto-legge n. 112 del 2008 della disposizione di cui al comma 8 dell'articolo 77-bis, ulteriormente modificata dalla legge finanziaria 2009, che dispone la neutralità dei proventi da alienazioni per la costruzione dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno;
si è così in possesso dei dati relativi alle alienazioni immobiliari e mobiliari per l'anno 2007, il campione è rappresentativo al 70 per cento dei Comuni soggetti a patto;
questa disposizione genera un effetto positivo per gli enti che nel 2007 hanno operato dismissioni in misura consistente: abbassa il saldo base evitando che il saldo obiettivo debba mantenere un livello di entrate dovuto anche ad eventi straordinari. I Comuni in questa situazione sono circa un terzo di quelli soggetti al patto;
invece gli enti che nel 2007 hanno effettuato alienazioni in misura limitata e che hanno programmato alienazioni più massicce dall'anno 2009 non potranno computare questi proventi come entrate utili ai fini del patto, quindi avranno grandi difficoltà a compensare la spesa per investimenti da realizzare;
sebbene non sia possibile determinare quali enti si potrebbero trovare in questa precisa condizione, è possibile stimare, attraverso un'analisi delle dismissioni storicamente realizzate, che circa la metà dei Comuni si troverà in questa situazione;
per circa un quinto dei Comuni invece la disposizione è neutrale;
in questa situazione, al fine di tutelare tutti i Comuni e di proporre una misura equa, è necessario proporre che l'applicazione del comma 8 dell'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008 diventi facoltativa;
rendendolo facoltativo, il comma 8 dovrebbe avere un costo che si aggira intorno ai 200-300 milioni di euro. Queste stime sono basate su un calcolo probabilistico: in base al livello di alienazioni medio di ogni ente (applicando un disincentivo del 30 per cento), confrontato con il valore delle alienazioni del 2007, si può stimare la consistenza delle alienazioni future, per capire se è maggiore il vantaggio che il comma 8 riconosce a chi ha fatto alienazioni nel passato o lo svantaggio di poter contare su tali entrate nel futuro;
alla stima si perviene valutando la media storica delle entrate provenienti da alienazioni e il valore della manovra che ciascun comune dovrebbe realizzare senza computare le suddette alienazioni. In sostanza si analizza il costo opportunità di realizzare una manovra più bassa senza poter sfruttare le alienazioni con l'ipotesi di fare una manovra più ampia ma includendo nei saldi le dismissioni. Davanti a questa scelta molti comuni si trovano davanti ad una condizione di equivalenza in termini finanziari, e quindi come impatto sull'indebitamento, ma non irrilevante dal punto di vista politico, giacché si tratta di scegliere tra una manovra senza dismissioni e senza investimenti e una, identica, ma con dismissioni e investimenti;
la proposta di rendere facoltativo il comma 8 ha proprio l'obiettivo di lasciare liberi i Comuni che vogliono fare investimenti finanziandoli con dismissioni senza compromettere la finanza pubblica;
il costo da sopportare, imputabile ai casi di Comuni che sfrutteranno la facoltatività in termini opportunistici, perché si riduce l'entità della manovra, è minimo, se si considera che esso incorpora comunque maggiori investimenti e maggiori dismissioni, che sono peraltro un obiettivo di politica economica sancito dall'articolo 58 della stessa legge, che altrimenti verrebbe del tutto svuotato di significato;
in merito al Patto di stabilità l'interpretazione ministeriale - circolare n. 2/2009, emanata dalla ragioneria Generale dello Stato - del comma 8, dell'articolo 77-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 - convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008 - non consente ai Comuni soggetti al patto di utilizzare le risorse derivanti dalle alienazioni per finanziare gli investimenti, rendendo inutilizzabili almeno 1 miliardo e mezzo di euro per il 2009 per la chiusura dei bilanci,
impegna il Governo:

ad applicare il comma 8 dell'articolo 77-bis del suddetto decreto legge n. 112 del 2008 nel senso che le risorse originate dalla cessione di azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali, dalla distribuzione dei dividendi determinati da operazioni straordinarie poste in essere dalle predette società e dalla vendita del patrimonio immobiliare siano escluse, ai fini della costruzione dei saldi rilevanti per il patto di stabilità interno, solamente dalla base di calcolo 2007;
all'esclusione dai saldi utili del patto di stabilità interno i pagamenti a residui concernenti spese per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa a fronte di impegni regolarmente assunti ai sensi dell'articolo 183 del testo unico degli enti locali consentendo così ai Comuni e alle Province di deliberare il mantenimento degli equilibri di bilancio sia in sede di salvaguardia che in sede di assestamento 2008 rispettando il patto di stabilità ed i pagamenti programmati.
(1-00113) «Osvaldo Napoli, Lupi, Rosso, Nastri, Gottardo, Faenzi, Nola, Pelino, Centemero, Vella, Di Cagno Abbrescia, Mondello, Garofalo, Stradella, Armosino, Palmieri, Biasotti, Pianetta, Giulio Marini, Berruti, Paroli, Romele».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

amministrazione locale

comune

economia pubblica

ente locale

finanze pubbliche

finanziamento

investimento

pareggio del bilancio

patto di stabilita'

proprieta' immobiliare

societa' commerciale

svendita