ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 123 del 29/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: CAZZOLA GIULIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO 29/01/2009
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 29/01/2009
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 29/01/2009
CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BOCCHINO ITALO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
MORONI CHIARA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
NAPOLI OSVALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
COTA ROBERTO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
VIETTI MICHELE GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 29/01/2009
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 29/01/2009
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 29/01/2009
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
ANGELI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
ANTONIONE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BERARDI AMATO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BERNINI BOVICELLI ANNA MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BERRUTI MASSIMO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BIANCOFIORE MICHAELA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BINDI ROSY PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
BINETTI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 29/01/2009
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
CONSOLO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
DELLA VEDOVA BENEDETTO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
DI BIAGIO ALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
FERRARI PIERANGELO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
GAVA FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 29/01/2009
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
LANZILLOTTA LINDA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
LEHNER GIANCARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
MANNUCCI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
MERLO RICARDO ANTONIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/01/2009
MINASSO EUGENIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
PANIZ MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
PARISI MASSIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
PECORELLA GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 29/01/2009
PICCHI GUGLIELMO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
RAISI ENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 29/01/2009
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
SAGLIA STEFANO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
SAMMARCO GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
VASSALLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/01/2009
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2009
LA MALFA GIORGIO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-REPUBBLICANI 25/02/2009
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 26/02/2009
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/02/2009
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 26/02/2009


Stato iter:
26/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/02/2009
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/02/2009
Resoconto CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA
Resoconto D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI
Resoconto COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LA MALFA GIORGIO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-REPUBBLICANI
Resoconto BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/02/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/02/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/02/2009

ACCOLTO IL 26/02/2009

PARERE GOVERNO IL 26/02/2009

DISCUSSIONE IL 26/02/2009

APPROVATO IL 26/02/2009

CONCLUSO IL 26/02/2009

Atto Camera

Mozione 1-00096
presentata da
GIULIANO CAZZOLA
testo di
giovedì 29 gennaio 2009, seduta n.123

La Camera,
premesso che:
la politica europea di contrasto diretto e indiretto e di repressione del terrorismo ha inizio, alla fine degli anni '70, con la Convezione europea di Strasburgo, del Consiglio d'Europa del 27 gennaio 1977, ratificata in Italia con legge 26 novembre 1985, n. 719, a cui hanno fatto seguito numerosi altri atti ma soprattutto l'articolo K1 del Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, in materia di cooperazione di polizia ai fini della prevenzione e della lotta al terrorismo, (ora articolo 29 della versione consolidata del Trattato sull'Unione europea);
la decisione quadro (2002/584/GAI), relativa al mandato d'arresto europeo (MAE) e alle procedure di consegna tra Stati membri prevede, in luogo dell'estradizione, l'adozione di una procedura di «consegna semplificata» delle persone colpite da provvedimenti restrittivi della libertà emessi dalle autorità giudiziarie dei Paesi membri. In Italia il mandato di arresto europeo ha trovato attuazione nel primo semestre 2005, in forza della legge n. 69 del 22 aprile 2005;
proprio in questi giorni è tornata prepotentemente alla ribalta delle cronache la vicenda di Cesare Battisti, ex leader dei Pac - i Proletari armati per il comunismo, un terrorista condannato in contumacia con sentenze definitive, pronunciate secondo le leggi della Repubblica italiana, all'ergastolo e ad un periodo di isolamento diurno, oltre che per banda armata, rapine, detenzione di armi, atti di violenza a mano armata (gambizzazioni), per ben quattro efferati omicidi: in due di essi (omicidio del maresciallo degli allora agenti di custodia, Antonio Santoro, Udine 6 giugno 1978; omicidio dell'agente Andrea Campagna, Milano 19 aprile 1979), egli sparò materialmente in testa o alle spalle delle vittime; per un terzo (Lino Sabbadiri, macellaio, ucciso a Mestre il 16 febbraio 1979) partecipò materialmente all'agguato facendo da copertura armata al killer Diego Giacomini; per il quarto (Pierluigi Torregiani, Milano 16 febbraio 1979) fu condannato come co-ideatore e co-organizzatore;
Cesare Battisti venne arrestato nel 1979 nell'ambito di un'operazione antiterrorismo e detenuto nel carcere di Frosinone, dal quale il 4 ottobre 1981, riuscì ad evadere e a fuggire in Francia da cui poi si trasferì in Messico. Rientrò a Parigi nel 1990 dove, poco tempo dopo, venne arrestato a seguito di una richiesta di estradizione del Governo italiano. Nell'aprile 1991, dopo quattro mesi di detenzione, la Chambre d'Accusation di Parigi lo dichiarò non estradabile. La magistratura italiana richiese nuovamente la sua estradizione, che venne concessa dalle autorità francesi il 30 giugno 2004;
il Consiglio di Stato francese e la Corte di cassazione, con due successive decisioni sulla richiesta di estradizione, autorizzarono la consegna di Cesare Battisti alle autorità italiane. A seguito di tale provvedimento Cesare Battisti si rese latitante, lasciando la Francia e facendo perdere le sue tracce sino al suo arresto avvenuto a Copacabana, in Brasile, il 18 marzo 2007, a seguito di indagini congiunte di agenti francesi e carabinieri del raggruppamento operativo speciale;
l'ultimo ricorso, presentato da Cesare Battisti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, contro la sua estradizione in Italia, venne dichiarato dalla stessa Corte inammissibile nel dicembre del 2006 in quanto manifestamente infondato;
con la legge di ratifica del 23 aprile 1991, n. 144, entrava in vigore, per una durata illimitata, il trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica federativa del Brasile, fatto a Roma il 17 ottobre 1989;
con una decisione che i firmatari della presente mozione reputano opinabile sul piano giuridico perché in netto contrasto con quanto stabilito nel richiamato trattato Italia-Brasile e eticamente discutibile perché offende la memoria delle vittime del terrorismo, i loro familiari e il Popolo italiano tutto che vede così stravolti i principi democratici di giustizia e certezza della pena, in data 13 gennaio 2009, il Ministro della giustizia del Brasile, Tarso Genro, ha concesso lo status di «rifugiato politico» a Cesare Battisti con la motivazione di «timori di persecuzione politica» al rientro di Cesare Battisti nel nostro Paese, stracciando di fatto non solo gli accordi in essere con lo Stato italiano in materia di estradizione ma rinnegando tutte le diverse pronunce delle Corti europee e internazionali che più volte si sono espresse in favore dell'estradizione in Italia del Battisti. Tutto ciò ha suscitato unanime sdegno e riprovazione del Governo italiano e del Presidente della Repubblica italiana, che, con «rammarico e stupore», nel difendere le garanzie del nostro Ordinamento Giuridico, ha scritto al Presidente della Repubblica federativa del Brasile rendendosi interprete di quella «vivissima emozione e della comprensibile reazione che la grave decisione ha suscitato nel Paese e tra tutte le forze politiche italiane»;
la decisione sullo status di rifugiato politico concesso a Cesare Battisti, assunta in maniera isolata dal Ministro della giustizia, Tarso Genro, ancor prima della conclusione del giudizio sulla richiesta di estradizione, è in palese contrasto con la decisione del Comitato nazionale per i rifugiati del Brasile che sulla concessione di tale status già si era espresso negativamente;
la decisione del Ministro della giustizia del Brasile ha scatenato polemiche all'interno dello stesso Governo del Brasile, tanto che il Tribunale Supremo Federale ha bloccato la scarcerazione di Cesare Battisti, contestando la ricostruzione del Ministro della giustizia e giudicandola, difatti, «un atto isolato»,
impegna il Governo:
ad adottare ogni opportuna azione utile per la tutela del proprio ordinamento giuridico in sede internazionale, perseguendo e potenziando gli interventi già intrapresi dal Governo sul piano delle relazioni diplomatiche, economiche e commerciali, al fine di richiamare il Governo della Repubblica federativa del Brasile al rispetto dei trattati internazionali sottoscritti in materia di estradizione e, dunque, invitare il Governo del Brasile ad operare immediatamente per la revoca dello status di rifugiato politico a Cesare Battisti, concedendo l'immediata sua estradizione, affinché possa scontare m Italia la pena a lui comminata per i reati commessi;
a rafforzare gli strumenti di cooperazione internazionale per la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, sia in ambito europeo, trattando con paragonabile energia casi analoghi a cominciare da quello di Marina Petrella, sia attraverso una più ampia e fattiva collaborazione con i Paesi extra-europei in materia di sviluppo di iniziative volte a favorire l'armonizzazione e la reciprocità degli ordinamenti giuridici.
(1-00096) «Cazzola, Bachelet, Adornato, Lussana, Mura, Lo Monte, Cicchitto, Bocchino, Baldelli, Moroni, Osvaldo Napoli, Soro, Sereni, Bressa, Cota, Luciano Dussin, Vietti, Donadi, Evangelisti, Allasia, Angeli, Antonione, Barani, Berardi, Bernini Bovicelli, Berruti, Biancofiore, Bindi, Binetti, Bitonci, Bonino, Boniver, Buonanno, Burtone, Compagnon, Consiglio, Consolo, D'Antona, De Luca, De Torre, Della Vedova, Di Biagio, Fedriga, Ferrari, Fiano, Vincenzo Antonio Fontana, Forcolin, Gatti, Gava, Ghizzoni, Goisis, Iannaccone, Lanzarin, Lanzillotta, Lehner, Levi, Lo Moro, Lorenzin, Mannucci, Melis, Ricardo Antonio Merlo, Minasso, Miotto, Mistrello Destro, Laura Molteni, Munerato, Paniz, Massimo Parisi, Pastore, Pecorella, Pelino, Pezzotta, Picchi, Polledri, Raisi, Recchia, Rivolta, Rossa, Saglia, Saltamartini, Sammarco, Sarubbi, Scandroglio, Vassallo, Verini, Vignali, Villecco Calipari, Zaccaria, La Malfa, Leoluca Orlando, Fedi, Porta».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo internazionale

cooperazione di polizia

delitto contro la persona

estradizione

omicidio

polizia

rifugiato politico

terrorismo

trattato sull'Unione europea

violenza politica