ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GRAZIANO STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/12/2012

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/093
presentato da
GRAZIANO Stefano
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    la condotta tenuta da alcune società multinazionali nel settore del commercio elettronico, e non solo, le quali, pur operando in Italia, riescono a trasferire i propri profitti verso paesi a bassa fiscalità, riveste particolare attuale e oggettivo interesse per le istituzioni e la comunità italiane;
    in particolare, la società multinazionale Google è stata oggetto di un recente atto di sindacato ispettivo a firma del proponente, nella forma di una interrogazione a risposta immediata nella VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, n. 5-08526, cui il Governo ha risposto in termini tali da avvalorare l'urgenza e l'importanza di azioni concrete conseguenti ai fatti ivi rappresentati;
    nella risposta fornita dal Governo all'atto di sindacato ispettivo menzionato è possibile leggere come l'Agenzia delle Entrate evidenzia la difficoltà di aggredire, attraverso le logiche tradizionali del controllo, le condotte, specie sotto il profilo contabile e fiscale, delle società multinazionali. «Pertanto, al fine di contrastare efficacemente fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva aventi scala transnazionale, l'Agenzia delle Entrate sta procedendo, in base ad un primo screening delle risultanze dell'attività di tutoraggio dei grandi contribuenti, a una selezione di posizioni che possano dare luogo ad una mirata attività di controllo fiscale nei confronti dei gruppi multinazionali attivi nel settore dell'elettronica e dell'e-commerce e le cui strategie fiscali sono oggetto di attenzione da parte dell'opinione pubblica italiana e internazionale»;
    si dà atto di quanto rappresentato dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze nell'ambito della già citata risposta all'atto di sindacato ispettivo, e cioè che l'Italia, nelle sedi multilaterali, si stia impegnando nei lavori trasversali in materia di erosione delle basi imponibili e spostamento artificioso degli utili verso giurisdizioni maggiormente attraenti dal punto di vista fiscale. In particolare, in sede OCSE, nel settore delle imposte dirette, specie per ciò che attiene ai lavori relativi al Modello di Convenzione contro le doppie imposizioni è in fase di elaborazione un documento sulla stabile organizzazione;
    il Governo italiano dovrebbe porsi in prima linea nella risoluzione delle problematiche evidenziare in sede europea e internazionale e svolgere un'azione più determinata anche e soprattutto in Italia. La timida azione finora intrapresa nei confronti delle multinazionali operanti in Italia stride rispetto alla volontà e alla ferma determinazione, più volte dichiarata anche pubblicamente dall'Esecutivo, di contrastare l'evasione e l'elusione fiscale da parte di persone fisiche, professionisti e società attivi sui territorio italiano;
    l'azione di contrasto dell'evasione, che costituisce uno dei principi cardine cui il Governo dichiaratamente si ispira, deve pertanto tradursi in iniziative e interventi concreti ancora più forti e urgenti nei confronti delle società multinazionali, anche per evitare che le società italiane operanti nel settore siano assoggettate a un'imposizione più sfavorevole rispetto alle concorrenti estere e incentivino anche per questa ragione la delocalizzazione delle loro attività, in quanto poste in una condizione di svantaggio competitivo nei confronti di quei soggetti che, invece, grazie a rilevanti e indebiti risparmi di imposta, ottenuti mediante forme di elusione o evasione fiscale, possono porre in essere politiche commerciali molto aggressive;
    considerato che è necessario e urgente che il Governo adegui la normativa italiana, introducendo le nozioni di simulazione e di elusione fraudolenta,

impegna il Governo

ad adottare iniziative di contrasto della simulazione e della elusione fraudolenta.
9/5626/93. (Testo modificato nel corso della seduta) Graziano.