ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: LAZZARI LUIGI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/12/2012

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/092
presentato da
LAZZARI Luigi
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 179 del 2012, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese», modificato dal Senato in prima lettura, contiene una serie di norme eterogenee, che coinvolgono complessivamente temi di fondamentale interesse per la crescita del Paese;
    il provvedimento d'urgenza in particolare, prevede attraverso i commi 1 e 2 dell'articolo 24, alcune modifiche al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria al fine di recepire le innovazioni apportate dal Regolamento n. 236/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di vendite allo scoperto di strumenti finanziari e di contratti derivati;
    per effetto delle suesposte norme, s'individuano il Ministero dell'economia e delle finanze, la Banca d'Italia e la Consob quali autorità competenti all'espletamento delle funzioni ed allo svolgimento dei compiti previsti dal regolamento, in base alle rispettive competenze, stabilendo inoltre norme rivolte all'assetto sanzionatorio, in particolare per quanto concerne gli obblighi relativi alle vendite allo scoperto e al credit default swap;
    risulta evidente come i contratti derivati, rappresentino degli strumenti di finanza speculativa altamente pericolosi e dannosi per i sottoscrittori, anche istituzionali, i cui livelli di rischiosità tendono a minacciare addirittura i debiti sovrani e quelli legati al mercato delle imprese private;
    un rapporto della Banca dei regolamenti internazionali dello scorso maggio, sintetizzando le nuove statistiche legate ad un monitoraggio effettuato, ha rilevato che il valore complessivo di strumenti derivati in circolazione nel mondo è stimato in 650 mila miliardi di dollari;
    il citato valore di contratti di derivati nei cosiddetti over the counter, ovvero di negoziazione sui mercati non regolamentati, incide notevolmente sull'economia reale e sulle scelte strategiche finanziarie ed economiche dei Paesi;
    nel corso dell'indagine conoscitiva della 6a Commissione permanente (Finanze e tesoro) del Senato sull'utilizzo e la diffusione degli strumenti di finanza derivata e delle cartolarizzazioni nelle pubbliche amministrazioni è emerso che i derivati degli enti locali ammontano a 30 miliardi di euro;
    appare evidente come la sottoscrizione e la negoziazione di tali contratti di finanza derivata, costituisce fonte di preoccupazione e di rischi per l'economia non solo italiana, i cui scandali finanziari e bancari hanno provocato enormi dissesti finanziari anche nell'ambito degli enti locali evidenziando la scarsa trasparenza di tali strumenti finanziari;
    le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal provvedimento in esame, appaiono nel complesso insufficienti a fronteggiare la pericolosità dei contratti derivati, il cui livello di penetrazione coinvolge operazioni finanziarie a livello internazionale in grado di determinare speculazioni sui debiti sovrani,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di avviare iniziative in sede europea e mondiale, volte a evitare il rischio che il mercato dei derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati possa incidere negativamente sul meccanismo di calcolo dello spread ovvero il differenziale dei tassi d'interesse dei titoli italiani con quelli tedeschi.
9/5626/92. (Testo modificato nel corso della seduta) Lazzari.