ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA GREGORIO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012
VELLA PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012
IANNARILLI ANTONELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012
GELMINI MARIASTELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/12/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 13/12/2012
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 13/12/2012
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2012
IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/008
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    secondo i dati di traffico 2011 pubblicati dall'Enac i passeggeri transitati lo scorso anno nel nostro Paese sono stati complessivamente 47.946.210;
    la classifica vede nelle prime 5 posizioni:
     1. Alitalia Gruppo Cai (Compagnia aerea italiana) con 25.896.582 passeggeri trasportati;
     2. Ryanair con 22.114.392;
     3. EasyJet con 10.526.297;
     4. Deutsche Lufthansa con 6.447.057;
     5. Meridiana con 4.323.926;
    tali dati costituiscono la conferma di un'analisi ormai consolidata: il cliente oggi è cliente del vettore low cost più che della destinazione. Si sceglie una data destinazione perché esiste un biglietto vantaggioso e non più, come in passato, quando si decideva una destinazione e si cercava il biglietto per raggiungerla;
    tutto ciò rappresenta una straordinaria realtà per lo sviluppo del turismo italiano, ma anche una assoluta necessità per l'Italia di potenziare i voli low cost per crescere nell’incoming dall'estero;
    il fenomeno low cost produce e sta producendo, infatti, profonde trasformazioni nel business model del settore. Si tratta di un nuovo approccio che mira a raggiungere il cliente finale attraverso il buon uso del web marketing e del trading on line;
    i dati ENAC evidenziano che in Italia l'incidenza del low cost sul volume totale dei voli rappresenta ormai quasi il 50 per cento del traffico aereo nazionale;
    il trasporto aereo low cost si è diffuso in maniera consistente grazie alla liberalizzazione del trasporto aereo europeo, che ha avuto inizio negli anni Ottanta;
    secondo le previsioni della Association of European Airlines, nel 2020 i vettori a basso costo arriveranno a detenere nel «vecchio continente» una quota che dovrebbe attestarsi attorno al 45 per cento dell'intero mercato aereo; questi margini di crescita enormi sarebbero garantiti dalle nuove politiche delle compagnie a low cost che mirano a conquistare ulteriori fette di domanda;
    il loro nuovo obiettivo, infatti, è quello di puntare sui viaggiatori d'affari, mettendo sul mercato un prodotto che riesca a soddisfare le esigenze dei viaggiatori business, incrementando la convenienza tariffaria, ma soprattutto aumentando le frequenze giornaliere dei voli;
    oltre a questo, le compagnie hanno il progetto di aumentare la facilità di reperimento dei biglietti aerei: si aggiunga alla ormai diffusa possibilità di prenotazione on line, l'acquisizione attraverso call center, Gds o agenzie di viaggio;
    la fortuna e la crescita del low cost (che oggi rappresenta il 30 per cento del traffico intraeuropeo) non costituisce ex ante un'interferenza con altre forme di trasporto aereo;
    il traffico aereo di tipo Hub & Spoke non risente sostanzialmente dello sviluppo del low cost, mentre la charteristica si concentrerà sui voli di lungo raggio di tipo turistico;
    l'introduzione di provvedimenti che puntano a limitare l'offerta delle compagnie low cost rischiano di costituire un danno incalcolabile per il sistema Paese che vedrebbe minacciato oltre il 50 per cento del numero dei passeggeri trasportati in Italia con le conseguenti ricadute;
    considerata l'esigenza di valorizzare il trasporto aereo low cost e quello tradizionale, si rende necessario proporre un riallineamento della fiscalità e dell'accesso al trasporto aereo nazionale non verso i parametri più alti ma verso quelli meno onerosi, mettendo anche le compagnie tradizionali in grado di competere anche su quel versante,

impegna il Governo

   a valutare l'opportunità di adottare provvedimenti che salvaguardino la realtà economica ed occupazionale generata dall'attività delle compagnie low cost nel nostro Paese, con particolare riferimento a quegli aeroporti nei quali sono stabilite le basi operative e nei quali il traffico di dette compagnie è attualmente attivo;
   a valutare l'opportunità, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, di individuare a livello europeo le migliori condizioni fiscali per le compagnie aeree e adottarle nel nostro Paese proprio con l'obiettivo di favorire lo sviluppo del traffico aereo e garantire condizioni di sviluppo e occupazione su tutto il territorio nazionale.
9/5626/8Pili, Gregorio Fontana, Vella, Iannarilli, Gelmini, Tommaso Foti, Consiglio, Sanga, Misiani.