ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05626/027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: CIMADORO GABRIELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 13/12/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 13/12/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 13/12/2012


Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/12/2012
IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/12/2012

ACCOLTO IL 13/12/2012

PARERE GOVERNO IL 13/12/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05626/027
presentato da
CIMADORO Gabriele
testo di
Giovedì 13 dicembre 2012, seduta n. 734

   La Camera,
   premesso che:
    con il decreto-legge in esame viene ridimensionata drasticamente l'efficacia del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità stabiliti dal decreto ministeriale n. 381 del settembre 1998 e dal DPCM dell'8 luglio 2003 per proteggere la popolazione dall'esposizione ai campi elettromagnetici in tutti i luoghi con permanenza umana non inferiore a 4 ore giornaliere e nei luoghi all'aperto intensamente frequentati;
    i commi da 8 a 10 dell'articolo 14 modificano la disciplina vigente concernente la protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e demandano alle regioni l'irrogazione delle sanzioni amministrative relative al superamento dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione, nonché al mancato rispetto delle modalità previste per l'attuazione dei piani di risanamento;
    il decreto «sviluppo» in esame, con il comma 8 dell'articolo 14, conferma per quanto non espressamente disciplinato nell'articolo in esame, le vigenti disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 luglio 2003, di attuazione della legge n. 36 del 2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ed introduce alle lettere a), b) e c) alcune disposizioni in materia di misurazione dei valori delle frequenze. Alla lettera d), invece, si indicano le norme tecniche di misurazione e di rilevamento emanate dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) da adottare e si demanda all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e alle agenzie per la protezione dell'ambiente regionali (ARPA) e delle province autonome di Trento e di Bolzano (APPA) l'individuazione dei fattori di riduzione di potenza in linee guida, da approvare con decreto dirigenziale emanato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
    in particolare, si prevede di misurare i limiti dei campi elettromagnetici nelle abitazioni, con rilevazioni della durata di 24 ore, invece che di sei minuti, come accade attualmente. Di conseguenza, i picchi dei valori che oggi vengono riscontrati in sei minuti, verranno diluiti in 24 ore. Con una misurazione basata sui sei minuti di picco, gli operatori erano costretti, per non sforare, a tenersi molto più bassi (circa 4 volt al metro). È evidente che il nuovo metodo di misurazione introdotto dal decreto permetterà la tolleranza di picchi diurni, quando è maggiore il numero degli utenti attivi, fino a 18-20 volt per metro, cioè fino a tre volte superiori a quelli attuali previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 luglio 2003;
    sul tema si è svolto recentemente un convegno, a Roma, dal titolo «Campi elettromagnetici e salute: c’è il rischio di un disastro ambientale con il decreto crescita?», organizzato dall’International Commission for Electromagnetic Safety (ICEMS), dall'Università di Roma Tre e dall'Ateneo della Tuscia, con la collaborazione dell'Associazione malattie da intossicazione cronica e ambientale (AMICA). In quella sede, esperti del mondo scientifico hanno ribadito che «l'Italia ha una legislazione all'avanguardia nella sicurezza della popolazione in questo settore, ma se passerà questo decreto rischia di retrocedere di fatto dietro la Cina»,

impegna il Governo

a procedere ad un'attenta verifica degli effetti riguardanti la salute della popolazione, tenendo presente l'applicazione del principio di precauzione e a porre in essere ogni strumento volto a monitorare l'attuazione di questa norma, prevedendo altresì una relazione in merito da presentare periodicamente al Parlamento.
9/5626/27. (Testo modificato nel corso della seduta) Cimadoro, Piffari, Monai, Barbato.