ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05423/021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2012


Stato iter:
18/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/09/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2012

ACCOLTO IL 18/09/2012

PARERE GOVERNO IL 18/09/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05423/021
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Martedì 18 settembre 2012, seduta n. 687

   La Camera,
   premesso che:
    con il provvedimento in esame il Governo pone le basi per avviare un doveroso intervento di risanamento ambientale e di riqualificazione del territorio della provincia di Taranto, interessato da gravissimi problemi di inquinamento, anche attraverso l'attuazione del Protocollo di intesa del 26 luglio 2012, che prevede interventi urgenti di bonifica dell'area;
    anche a Crotone si trova una situazione tristemente simile a quella riscontrata a Taranto; anche nella città pitagorica, infatti, in una realtà regionale totalmente dimenticata dallo sviluppo nazionale, le grandi fabbriche furono una speranza di crescita economica, sociale e culturale;
    l'attività industriale non durò a lungo e ben presto vennero avviate le dismissioni di importanti impianti, lasciando sul territorio effetti negativi e un'area di 45 ettari contaminata e da bonificare;
    con il decreto n. 468 del 2001 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'ex area industriale della città di Crotone è stata inserita nell'elenco siti inquinati di interesse nazionale;
    numerose indagini da parte della magistratura hanno rilevato illeciti gravissimi e violazioni delle norme in materia ambientale che hanno reso ancora più devastanti le conseguenze dell'attività industriale;
    non è ancora stato avviato un concreto piano d'azione per la bonifica dei territori interessati e il tentativo, da parte del Governo, di introdurre un meccanismo di transazione tra lo Stato e l'ENI sembra aver reso ancora più difficile l'avvio degli interventi di bonifica, penalizzando ingiustamente la popolazione che vive nel territorio e che viene privata del diritto a vivere in un ambiente sano ed incontaminato;
    il mancato avvio della bonifica, evidenziato anche dalla relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, impedisce il naturale sviluppo della città, costringendola a crescere in una condizione di marginalità infrastrutturale, a rinunciare alle sue vocazioni naturali e a non sfruttare le straordinarie potenzialità offerte dall'ambiente e dal suo posizionamento geo-politico;
    è necessario trasformare l'emergenza ambientale connessa al SIN in una storica opportunità per promuovere un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva, caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale,

impegna il Governo:

   ad adottare opportuni provvedimenti e a stanziare risorse adeguate al fine di garantire in tempi certi la bonifica e la riqualificazione dei territori della provincia di Crotone che hanno subito negli ultimi decenni le conseguenze di una intensa attività industriale, che ne ha compromesso gravemente gli equilibri ambientali;
   a valutare l'opportunità di dare vita ad un Accordo di Programma, che coinvolga direttamente il comune di Crotone, per la definitiva messa in sicurezza, la bonifica, la riconversione del sito di interesse nazionale in area di interesse archeologico.
9/5423/21Oliverio.