ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05423/012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2012


Stato iter:
18/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2012
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 18/09/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/09/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/09/2012

ACCOLTO IL 18/09/2012

PARERE GOVERNO IL 18/09/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05423/012
presentato da
MARIANI Raffaella
testo di
Martedì 18 settembre 2012, seduta n. 687

   La Camera,
   premesso che:
    la tutela e la sicurezza del territorio italiano, unitamente alla tutela delle acque, rappresentano un interesse prioritario della collettività, mentre al contrario di quanto necessario continua ad esserci un pesante deficit di prevenzione e cura del territorio dai rischi di eventi calamitosi derivanti da alluvioni, frane e valanghe pur in presenza della particolare conformazione geologica del territorio italiano – caratterizzato da una fragile e mutevole natura dei suoli che lo compongono – e dall'acuirsi delle variazioni climatiche estreme;
    come sottolineato dalla Corte dei conti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2011, si evidenzia una scarsa capacità di spesa del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nella gestione delle pur ridotte risorse pubbliche per la tutela dell'ambiente, che in più occasioni sono state utilizzate per interventi pubblici non strettamente coerenti con le priorità del Ministero e condivise con le Regioni e gli enti locali estranei;
    il decreto-legge in esame prevede che all'attuazione di interventi previsti nel Protocollo di intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto sono altresì finalizzate risorse disponibili (anche in conto residui) dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio finanziario 2012, nel limite massimo di 20 milioni di euro. Si tratta appunto delle risorse destinate ai trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il rischio idrogeologico ai sensi del decreto legislativo n. 112 del 1998;
    in relazione alla riduzione dei fondi ordinari per la difesa del suolo, quelli fondamentali e indispensabili per sostenere politiche concrete da parte di regioni e amministrazioni locali, e il loro utilizzo per altre finalità la Corte dei Conti nella citata Relazione rileva che per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), rispetto al 2008 e al 2010 lo stanziamento definitivo risulta in netta diminuzione (-58,29 per cento rispetto al 2008 e -13 per cento rispetto al 2010). Tali diminuzioni hanno inciso in particolare sulla missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) che assorbe circa l'86 per cento di tutto lo stanziamento del Ministero ed, in particolare, proprio sul programma 18.12, che riguarda, tra l'altro, gli interventi per la tutela del rischio idrogeologico e le relative misure di salvaguardia;
    allo stato attuale ancora non sono state trasferite nella loro interezza alle Regioni colpite dagli eventi alluvionali verificatisi negli ultimi quattro anni (Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Sicilia, Calabria) le risorse stanziate per far fronte al risarcimento dei danni e alla messa in sicurezza del territorio, mentre i cittadini e le imprese di quei territori hanno subito l'aggravio delle accise sui carburanti, successivamente dichiarate incostituzionali dalla Corte;
    l'approssimarsi della stagione autunnale rende ancora più urgente un incisivo impegno del Governo per la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico, che superi la logica dell'emergenza e utilizzi per la prevenzione tutte le risorse a tale scopo stanziate,

impegna il Governo:

   a valutare, in considerazione del costante rischio idrogeologico al quale è esposto il nostro Paese, gli effetti applicativi delle disposizioni del provvedimento in esame, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a reintegrare con urgenza i capitoli di bilancio dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare destinati a trasferimenti alle Regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il rischio idrogeologico;
   a predisporre tempestivamente un dettagliato resoconto dei flussi di spesa e delle modalità di impiego dei fondi di propria competenza per la realizzazione degli interventi avviati o realizzati per la difesa del suolo, in particolare degli accordi di programma sottoscritti con le Regioni ai sensi della legge n. 191 del 2009, al fine di valutarne l'efficacia e rimuovere le cause dei ritardi nell'utilizzo delle risorse.
9/5423/12Mariani, Braga, Bocci, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Benamati, Realacci, Viola.