ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/066

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: MESSINA IGNAZIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 07/08/2012
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 07/08/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2012
POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/08/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012

ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

DISCUSSIONE IL 07/08/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/066
presentato da
MESSINA Ignazio
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che:
    la situazione economica e finanziaria del nostro Paese è ancora pesante ed è necessario che tale fase venga affrontata mettendo assieme adeguati provvedimenti per la crescita e per la modernizzazione dei servizi alle imprese che coinvolga tutti i settori produttivi, inclusa l'agricoltura;
    l'agricoltura italiana vede in questa congiuntura l'intreccio tra una crisi di settore legata alle peculiarità dei nostri sistemi agricoli, il calo dei consumi alimentari in modo particolare sul mercato interno e la crisi economica generale;
    proprio questo momento di crisi possa essere quello più utile per affrontare in modo diretto alcune difficoltà, ma anche per esaminare il sistema dei servizi al comparto, oggi non più adeguato e non pienamente rispondente al necessario salto di qualità;
    in Europa c’è un quadro molto differenziato dei servizi al settore agricolo, ma è indubbio che nessun Paese presenta una situazione così affollata e frammentata come quella italiana;
    nel corso degli ultimi anni, le risorse destinate dallo Stato al sostegno delle imprese, della competitività e dell'innovazione del settore agricolo, sono state fortemente ridotte;
    esse risultano oggi drammaticamente sproporzionate rispetto alle risorse impiegate per mantenere le strutture dello stesso Ministero, nonché degli enti da esso vigilati;
    i tagli, pur necessari, non producono e non produrranno una maggiore efficienza e virtuosità delle risorse impiegate, dal momento che non sono stati costruiti nell'ottica della «spending review», per eliminare le inefficienze del sistema;
    folta è infatti la presenza di numerosi istituti, enti, agenzie, società, controllati dal Ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaaf), ai quali spesso si sovrappongono altrettanti soggetti controllati dalle regioni. Soggetti nati in periodi diversi della recente storia, spesso in conseguenza di novità derivanti dall'appartenenza all'Unione europea o di esigenze particolari, che però hanno finito per costruire un sistema caratterizzato da numerose sovrapposizioni di competenze e di funzioni, non sempre pienamente rispondenti alle reali esigenze delle imprese agricole;
    il decreto-legge al nostro esame, all'articolo 12, interviene sulla soppressione di alcuni enti, e sul riordino di Agea, ma senza un complessivo ed incisivo progetto di ristrutturazione che incida sia sul complesso delle società partecipate da Agea che su una pluralità di enti che continuano ancora oggi a rimanere in funzione;
    è dunque necessaria una riorganizzazione del sistema nazionale dei servizi all'agricoltura che intervenga sui costi e sulle funzioni al fine di migliorarne l'efficienza, e destinare i risparmi conseguiti a misure volte allo sviluppo di una nuova agricoltura, moderna, multifunzionale aperta ai giovani,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di adottare ulteriori iniziative, anche normative, ferme restando le prerogative del Parlamento, al fine di sopprimere e mettere in liquidazione gli enti e gli organismi pubblici vigilati dal Mipaaf che hanno analoghe competenze nonché le società strumentali dallo stesso controllate, prevedendo altresì la riorganizzazione delle relative competenze e funzioni attraverso l'istituzione di un numero limitato di agenzie cui sono riconducibili attraverso l'accorpamento di funzioni omogenee.
9/5389/66.  (Testo modificato nel corso della seduta) Messina, Di Giuseppe, Rota, Paladini.