ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: OSSORIO GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Data firma: 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2012
POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012

ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/047
presentato da
OSSORIO Giuseppe
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che:
    l'Articolo 18 del decreto al nostro esame prevede che: «a garanzia dell'efficace ed efficiente svolgimento delle funzioni amministrative e in attuazione degli articoli 114 e 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione, le Province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria vengano soppresse, con la contestuale istituzione delle relative città metropolitane»;
    secondo quanto disposto il territorio della città metropolitana deve coincidere «con quello della provincia contestualmente soppressa, fermo restando il potere di iniziativa dei comuni ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione» e «le città metropolitane devono conseguire gli obiettivi del patto di stabilità interno attribuiti alle province soppresse»;
    in particolare «alla città metropolitana sono attribuite le funzioni fondamentali delle province e le seguenti funzioni fondamentali: 1) pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali; 2) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; 3) mobilità e viabilità; 4) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale»;
    nel suo complesso si tratta evidentemente di una disposizione di carattere strutturale particolarmente importante che va ben al di là di una ordinaria riorganizzazione amministrativa;
    una politica di governo dei fenomeni di urbanizzazione è una delle carenze storiche strutturali del sistema Italia, l'istituzione delle città metropolitane appare, finalmente, andare in controtendenza, indicando una strada virtuosa attraverso cui la città possa finalmente assumere i caratteri di metropoli adeguandosi così agli standard europei;
    è necessario intervenire affinché tale scelta, che giunge, è bene sottolinearlo, in una congiuntura economica particolarmente critica, non resti troppo generica rischiando di risultare così, all'atto pratico, solo un'enunciazione di principio;
    in particolare appare opportuno focalizzare i necessari meccanismi di controllo e le conseguenti responsabilità a questi collegate affinché la riorganizzazione delineata produca effetti positivi sulla razionalizzazione della spesa pubblica;
    alla città metropolitana secondo quanto stabilito spetta «il compito di promuovere e coordinare lo sviluppo economico e sociale» e, inoltre, spetta «il patrimonio e le risorse umane e strumentali della provincia soppressa, a cui ciascuna città metropolitana succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi»;
    in una congiuntura economica come detto estremamente critica, la costituenda città metropolitana avrà, dunque, il compito di promuovere lo sviluppo economico, acquisendo però, in partenza, a suo carico, tutti i rapporti attivi e passivi della Provincia, con la consapevolezza che i secondi inevitabilmente sono destinati ad incidere molto più dei primi, con il rischio concreto, dunque, di votare le città metropolitane al fallimento;
    il percorso federalista intrapreso negli ultimi anni nel nostro Paese, affermando un sistema di responsabilità orizzontali ha determinato la creazione di numerosi centri decisionali di spesa e di responsabilità, il cui coordinamento appare particolarmente complesso soprattutto nell'ottica di una efficace azione di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica;
    il federalismo è una scelta determinata dalla volontà di avvicinare i centri decisionali ai cittadini, garantendo al contempo l'individuazione di responsabilità chiare rispetto a determinate scelte politiche ed amministrative e non può che essere inteso come strumento per offrire risposte più adeguate alle istanze del territorio. Per ottenere questi risultati è necessario che il federalismo sia coordinato e coerente, che lo Stato, cioè, abbia, comunque, la possibilità di intervenire garantendo una visione organica e funzionale, attraverso controlli anche preventivi sulle scelte dei vari enti chiamati a decidere, in modo da garantirne l'efficienza complessiva evitando che si trasformino in nuovi centri di spesa;
    appare necessario, al fine di una consapevole gestione delle risorse pubbliche, che l'istituzione delle città metropolitane si inserisca in un percorso virtuoso con il quale si identifichino a livello nazionale quelle unità decisionali che svolgano un'attività di controllo sui nuovi centri di responsabilità coinvolti, affermando nei confronti della loro azione il principio del Budget a base Zero, imponendo dunque un'azione fondata su programmi e previsioni e non sull'adattamento dell'esistente;
    un bilancio costruito su tale meccanismo potrà risultare particolarmente flessibile e maggiormente rispondente a scelte strategiche come appare essere quella delle città metropolitane,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di focalizzare strumenti di intervento adeguati affinché, coerentemente con l'istituzione delle aree metropolitane suindicate, queste possano contare su un'appropriata ristrutturazione e gestione del debito che sono destinate ad acquisire;
   a valutare gli interventi, anche normativi, necessari affinché si individuino a livello nazionale, non solo forme di controllo, ma anche gli organismi deputati ad effettuarle, per evitare di contrastare la cattiva gestione delle risorse pubbliche solo in una fase successiva alla loro determinazione;
   a valutare gli interventi normativi necessari affinché le costituenti città metropolitane, in virtù della soppressione delle province, siano tenute a fondare la loro azione di bilancio e di promozione dello sviluppo economico sul principio del Budget a base Zero. Su programmi e previsioni strutturali, non più su quel continuo adattamento dell'esistente che in mancanza di forme di controllo coerenti ha contribuito, negli anni, anche alla luce dell'aumento dei centri decisionali, alla crescita esponenziale della spesa pubblica.
9/5389/47. (Testo modificato nel corso della seduta) Ossorio.