ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/033

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: BONCIANI ALESSIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 07/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2012
POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012

ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/033
presentato da
BONCIANI Alessio
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   appreso che, in funzione delle norme citate, Poste Italiane ha inviato all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) il piano per la chiusura e la riorganizzazione degli uffici postali anti-economici in tutta Italia dal quale risulta la chiusura di 1156 sportelli e la razionalizzazione, con riduzione di orario e giorni di apertura di 638 dei quali ben 174 in Toscana;
   considerato altresì che di questi ben 174 sono in Toscana e che nella provincia di Firenze gli uffici postali per i quali è prevista la chiusura son ben 19, di seguito indicati: Granaiolo e Monterappoli (Empoli), Massarella e Querce (Fucecchio), Vico d'Elsa (Barberino Val d'Elsa), Romola (San Casciano in Val di Pesa), Chiocchio (Greve in Chianti), San Vincenzo a Torri (Scandicci), Osteria Nuova (Bagno a Ripoli), San Donato in Collina (Rignano sull'Arno), Diacceto e Consuma (Pelago), Donnini e Vallombrosa (Reggello), Ronta e Polcanto (Borgo San Lorenzo), Bruscoli (Firenzuola), Cavallina (Barberino del Mugello), Crespino del Lamone (Marradi); tenuto conto che negli ultimi anni Poste Spa ha già avviato un processo di razionalizzazione del servizio;
   considerato che i nuovi provvedimenti arrecheranno sicuramente disagio in special modo ai soggetti anziani e/o a ridotta mobilità disagio ulteriormente aggravato dalle condizioni del territorio (per esempio aree montane o de localizzate) che si troverebbero a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione;
   considerato inoltre che la chiusura degli sportelli c.d. antieconomici provocherà comunque un aggravio di carico su quelli dei Comuni capoluogo che resteranno aperti, provocando in particolare congestione nelle giornate coincidenti con le varie scadenze di riscossioni e pagamenti;

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, su Poste Italiane, al fine di favorire una revisione del piano di riorganizzazione degli uffici postali che tenga conto anche di criteri valutativi quali la localizzazione territoriale degli sportelli (in aree montane o disagiate) e l'accrescimento dell'affluenza presso gli sportelli che rimarranno aperti, anche ai fini di una migliore allocazione delle risorse umane dedicate ai servizi essenziali.
9/5389/33. (Testo modificato nel corso della seduta) Bonciani, Bosi.