Legislatura: 16Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Primo firmatario: ALFANO GIOACCHINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 07/08/2012 POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2012
ACCOLTO IL 07/08/2012
PARERE GOVERNO IL 07/08/2012
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2012
CONCLUSO IL 07/08/2012
La Camera,
considerato che:
l'articolo 6 comma 17 del provvedimento in esame stabilisce che a decorrere dall'esercizio finanziario 2012 gli enti locali iscrivono nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni. Previo parere del revisore dei conti, possono essere esclusi dal calcolo i residui attivi per i quali i responsabili dei servizi competenti abbiano analiticamente certificato la perdurante sussistenza delle ragioni del credito e l'elevato tasso di riscuotibilità;
come si legge nella nota illustrativa al decreto-legge, la norma si propone di neutralizzare l'effetto espansivo della spesa, generato dalla presenza in bilancio di residui attivi di parte corrente che di fatto presentano un basso grado di esigibilità, ma che confluendo nell'avanzo libero forniscono, una volta applicato l'avanzo stesso, fittizia copertura finanziaria a spese reali;
in sede di esame, su richiesta dell'ANCI è stato presentato un emendamento teso ad ottenere che gli enti locali a partire dall'esercizio finanziario 2012 accantonino una quota dell'avanzo di amministrazione disponibile pari al 25 per cento dei residui attivi di cui ai titoli primo e terzo, aventi anzianità superiore a 5 anni. L'emendamento ha l'obiettivo di vincolare una quota dell'avanzo di amministrazione evitando l'accantonamento delle risorse già in sede di bilancio; l'avanzo vincolato per crediti di dubbia esigibilità non potrà certo essere applicato al bilancio di previsione 2012 e dunque in nessun caso potrà creare un effetto espansivo alla spesa,
impegna il Governo
in sede di redazione del disegno di legge relativo alla Legge di stabilità, a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di tener conto della istanza di modifica delle regole del Patto di stabilità, avanzata dall'ANCI ed esposta in premessa.
9/5389/159. (Testo modificato nel corso della seduta) Gioacchino Alfano.