ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAGNANI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/08/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/08/2012
Resoconto GARAGNANI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 07/08/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/08/2012

NON ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

RESPINTO IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/014
presentato da
GARAGNANI Fabio
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 18, comma 1, del provvedimento in esame dispone l'istituzione di 10 città metropolitane e la conseguente soppressione delle relative province, ivi compresa Bologna;
    Bologna non ha le caratteristiche necessarie per diventare città metropolitana poiché completamente diversa dai grandi centri urbani quali Roma, Milano, Napoli, Genova che hanno una densità demografica altissima e problemi e situazioni territoriali omogenee che rendono difficile la distinzione del capoluogo dai restanti comuni della provincia;
    la definizione di città metropolitana dovrebbe essere fatta facendo riferimento ai servizi necessari, al ruolo finora svolto dalla provincia e alle prospettive dei comuni che hanno secoli e secoli di tradizione che verrebbero integrati nei nuovi organismi, cosa naturale solo nelle ipotesi di grandi agglomerati urbani con una elevata densità demografica;
    nel caso di Bologna, la città metropolitana sarebbe una cosa del tutto artificiale, priva di intima coerenza, che al massimo con i comuni della cintura potrebbe arrivare a 500.000 abitanti, cosa veramente assurda se confrontata con le analoghe aree metropolitane europee;
    sarebbe difficile peraltro trovare una collocazione istituzionale adeguata per quei comuni, che sono la maggioranza, che costituiscono la fascia estrema della provincia, confinanti con Modena, Ferrara, Ravenna e Pistoia. Il futuro di comuni che hanno una storia plurisecolare ed una spiccata identità sarebbe messo in pericolo e con esso tutta la conservazione delle tradizioni, dei costumi e degli usi dei propri abitanti;
    la provincia di Bologna, la cui popolazione ammonta a 950.000 abitanti di cui solo 370.000 nel capoluogo, vede una significativa presenza di comuni montani che costituiscono l'Appennino bolognese distante mediamente anche 70 km dal capoluogo come pure comuni della pianura situati a notevole distanza dalla città e per tali ragioni non si capisce la ratio di un provvedimento privo di prospettiva come quello che include la città felsinea nel novero delle città metropolitane,

impegna il Governo

a considerare un'opportuna ed approfondita riflessione sulla disposizione di cui all'articolo 18, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte ad escludere Bologna dal novero delle città metropolitane previste nel provvedimento in esame, trattandosi di una realtà che non presenta le caratteristiche richieste per l'area metropolitana.
9/5389/14Garagnani.