ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05369/014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANO ALFREDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 31/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 31/07/2012
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 31/07/2012
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012
D'IPPOLITO VITALE IDA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 31/07/2012


Stato iter:
31/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 31/07/2012
Resoconto FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/07/2012
Resoconto MANTOVANO ALFREDO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

ACCOLTO IL 31/07/2012

PARERE GOVERNO IL 31/07/2012

DISCUSSIONE IL 31/07/2012

APPROVATO IL 31/07/2012

CONCLUSO IL 31/07/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05369/014
presentato da
MANTOVANO Alfredo
testo di
Martedì 31 luglio 2012, seduta n. 674

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 5 del decreto-legge in via di conversione stabilisce che le somme del Fondo per le vittime di mafia, per il risarcimento racket e per la prevenzione usura, «resesi disponibili al termine di ogni esercizio finanziario», sono riassegnate al Fondo di cui all'articolo 7-quinquies comma 1 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n. 5; ciò, in base a tale norma, deve avvenire previo accertamento del ministro dell'interno;
    tale disposizione ha una sua logica in altre materie: non in questa, che conosce istruttorie lunghe e complesse, connesse sia col lavoro dell'autorità giudiziaria chiamata a esprimere pareri sulla qualificazione di un fatto in termini di estorsione o di usura, sia con l'iter amministrativo, che per la quantificazione dei danni si articola anche in perizie non brevi. Il che significa che quanto si rende «disponibile al termine di un esercizio finanziario» non può essere distratto, in quanto può integrare le necessità dell'esercizio finanziario successivo, quando le istruttorie vengano completate;
    è pertanto serio il rischio che questa norma ritardi o limiti l'entità dei risarcimenti per persone che hanno sofferto più di altre la violenza e la sopraffazione, o che sono state protagoniste di atti di eroismo civile, per ragioni a loro del tutta estranee;
    si rende quindi necessario una modifica di tale disposizione che, se non possibile nel contesto della legge di conversione per rispettare i tempi previsti dalla Costituzione, venga inserita in un provvedimento da sottoporre in tempi rapidi all'esame del Parlamento;
    è altresì indispensabile che il Governo, col decreto del ministro dell'interno di accertamento delle somme «resesi disponibili al termine di ogni esercizio finanziario», orienti l'accertamento medesimo a evitare la rateizzazione degli importi risarcitori o a titoli di indennizzo dei quali, in base alle istruttorie in corso, si prevede l'erogazione per l'esercizio finanziario successivo. L'accertamento, dunque, dovrà tener conto dei procedimenti amministrativi pendenti e dei tempi di completamento delle pratiche di ristoro delle vittime di mafia e di racket e di prevenzione usura;
    sulla scorta dell'articolo 5, è comunque utile che il Parlamento sia messo nelle condizioni di conoscere le somme a disposizione del Fondo in questione, con una ricognizione analitica,

impegno il Governo:

   a valutare gli effetti applicativi dell'articolo 5, al fine di proporre al Parlamento in tempi rapidi una norma che renda più chiaro il meccanismo previsto dal citato articolo 5, nel senso di non recare alcun pregiudizio, neanche sotto il profilo dell'allungamento dei tempi della corresponsione delle somme a titolo di ristoro delle vittime di mafia e di racket e di prevenzione usura;
   in sede di applicazione del medesima articolo 5, al comma 1, a far si che l'accertamento dei procedimenti amministrativi pendenti e dei tempi di completamento sia svolto annualmente prima dell'elaborazione dell'anzidetto decreto del ministro dell'interno;
   in sede di applicazione dell'articolo 5, comma 1, a far si che l'accertamento previsto eviti la rateizzazione degli importi risarcitori o a titolo di indennizzo dei quali, in base alle istruttorie in corso, si prevede l'erogazione per l'esercizio finanziario successivo;
   a fornire entro il mese di settembre una informativa al Parlamento contenente una dettagliata ricognizione della gestione del Fondo per le vittime di mafia, per il risarcimento racket e per la prevenzione usura, con riferimento particolare all'entità delle somme, ai tempi medi di trattazione dei procedimenti, e all'entità delle somme resesi disponibili nell'ultimo esercizio finanziario.
9/5369/14Mantovano, Picierno, Tassone, Galletti, Bossa, D'Ippolito Vitale.