ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05256/088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MESSINA IGNAZIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 27/06/2012


Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/06/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
PARERE GOVERNO 27/06/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/06/2012

NON ACCOLTO IL 27/06/2012

PARERE GOVERNO IL 27/06/2012

RESPINTO IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05256/088
presentato da
MESSINA Ignazio
testo di
Mercoledì 27 giugno 2012, seduta n. 657

   La Camera,
   premesso che:
    il comma 43 dell'articolo 1 del provvedimento in esame modifica l'articolo 30, comma 1, del Collegato lavoro (legge n. 183 del 2010), il quale prevede che laddove disposizioni di legge in materia di lavoro contengano clausole generali («vi comprese le norme in tema di instaurazione di un rapporto di lavoro, esercizio dei poteri datoriali, trasferimento di azienda e recesso»), il controllo giudiziale è limitato «all'accertamento del presupposto di legittimità e non può essere esteso al sindacato di merito sulle valutazioni tecniche, organizzative e produttive che competono al datore di lavoro o al committente»;
    la modifica introdotta dal comma 43 consiste nell'inserimento, alla fine del comma, della specificazione che l'inosservanza di tale limite da parte del magistrato costituisce motivo di impugnazione del provvedimento giudiziale per violazione di norme di diritto;
    la novella introdotta risulta inappropriata in quanto il principio dell'impossibilità da parte del giudice di inoltrarsi nel sindacato di merito delle scelte dell'impresa è già da tempo previsto dall'ordinamento e, pertanto, non si avverte la necessità, che nel testo potrebbe assumere caratteristiche di forme di pressione verso la magistratura, di segnalare la facoltà di ricorrere in Cassazione per violazione di queste norme,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa, anche legislativa, per eliminare le ridondanze introdotte dalla riforma del mercato del lavoro, in particolare con riferimento ai poteri e alle facoltà riservate alla magistratura, al fine di escludere che oltre a determinarsi contrasti tra disposizioni, siano esercitate pressioni improprie sull'autonomia della magistratura.
9/5256/88Messina, Paladini.