ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05256/049

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: STUCCHI GIACOMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 27/06/2012


Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/06/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/06/2012

ACCOLTO IL 27/06/2012

PARERE GOVERNO IL 27/06/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05256/049
presentato da
STUCCHI Giacomo
testo di
Mercoledì 27 giugno 2012, seduta n. 657

   La Camera,
   premesso che:
    gli effetti delle manovre del Governo si ripercuotono pesantemente sui lavoratori bergamaschi;
    il decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, c.d. «Salva Italia», convertito in legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha aperto un buco contributivo per tanti lavoratori bergamaschi;
    molti di loro hanno, infatti, sottoscritto con le rispettive aziende un piano di esodo anticipato con accompagnamento alla pensione e si trovano ora, per effetto, del decreto «Salva Italia» a fare i conti con uno stravolgimento completo dei requisiti di accesso e, dunque, con un buco contributivo; nella sola Provincia di Bergamo tali ripercussioni riguardano, secondo alcune recenti stime, oltre 1000 dipendenti di svariati settori e aziende (Poste Italiane, Legler, Donora, ecc), che hanno sottoscritto accordi, con i quali gli stessi acconsentono a presentare le dimissioni volontarie ma gli viene garantito l'accompagnamento fino alla maturazione del requisito per la pensione;
    al momento della sottoscrizione del piano di esodo i lavoratori – che a livello nazionale sono oltre 390.000 – avevano una previsione di maturazione dei requisiti alla pensione tra il 2012 e il 2013 con meccanismi differenti: chi per il raggiungimento dell'ammontare degli anni di lavoro e chi per effetto dell'età;
    la legge n. 214/11 ha scardinato completamente le aspettative di pensionamento di questi lavoratori, che si ritrovano così senza un lavoro e con un buco contributivo che impedisce il raggiungimento dei requisiti minimi per l'accesso alla pensione;
    in particolare, il Governo vuole sanare la situazione di una piccola parte di lavoratori, lasciando fuori ad esempio chi nel 2012 ha raggiunto l'età minima pensionabile secondo la vecchia normativa, ma non avendo versato i contributi volontari (in quanto raggiungeva al momento degli accordi con l'azienda oltre i 36 anni di contribuzione), si trova a dover aspettare ulteriori anni per avere la pensione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, nell'ambito del più organico disegno di revisione della normativa pensionistica e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, le disposizioni volte a prorogare a tutti i lavoratori interessati alle procedure di dimissioni volontarie con accompagnamento alla pensione le norme e gli accordi siglati prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, per permettere alle migliaia di famiglie coinvolte di potersi degnamente sostenere, soprattutto in questo momento di grave crisi economica e finanziaria.
9/5256/49. (Testo modificato nel corso della seduta) Stucchi, Consiglio.