ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05256/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 27/06/2012


Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/06/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/06/2012

ACCOLTO IL 27/06/2012

PARERE GOVERNO IL 27/06/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05256/035
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 27 giugno 2012, seduta n. 657

   La Camera,
   premesso che:
    dalle tabelle Istat contenute nel Rapporto 2012 risulta che il tasso di disoccupazione dei ragazzi con età compresa fra i 15 e i 24 anni, tra il 2008 e il 2011, è passato dal 21,3 per cento al 29,1 per cento, con un incremento quattro volte superiore rispetto al dato medio;
    il decremento del prodotto interno lordo e le difficoltà di rilancio della produttività del nostro sistema economico non fanno che peggiorare le prospettive occupazionali nel breve periodo; ai nostri giovani viene negata la possibilità di far seguire alla carriera formativa una professione corrispondente: una laurea specialistica non solo non assicura il lavoro per cui si è studiato, ma ormai non assicura neanche un lavoro qualsiasi. Assistiamo con troppa frequenza e preoccupante immobilismo alla «fuga dei cervelli»: i nostri ragazzi scappano da questo Paese in cerca di opportunità lavorative. Questa è una sconfitta che dovrebbe portare a misure urgenti e prioritarie di crescita, di creazione di nuova e, soprattutto, di Buona occupazione;
    gli impieghi a disposizione dei giovani sono caratterizzati da compensi talmente ridotti da non permettere un'emancipazione familiare e da forme contrattuali talmente precarie da non consentire l'accesso al credito e il provvedimento in esame non migliora affatto la situazione;
    il provvedimento in esame propone di ricorrere all'apprendistato: sarà la forma di lavoro più utilizzata dai nostri giovani, e il numero di lavoratori apprendisti (che nel 2010/2011 era di circa 500.000 lavoratori) crescerà ancora, come crescerà quel senso di incertezza e di insicurezza nelle nuove generazioni;
    l'apprendistato in sé rappresenta una forma di assunzione che può anche modernizzare e rendere più dinamico il mercato del lavoro, agevolando sia le imprese che godono di agevolazioni fiscali sia i lavoratori che possono crescere professionalmente, ma è assolutamente necessario che si faccia un uso virtuoso di questi contratti e questo disegno di legge non sembra porre le basi perché ciò accada;
    terminato il contratto professionale si può essere licenziati senza alcun problema. I nostri giovani si formeranno, faranno esperienze lavorative e professionali che li arricchiranno, ma rimarranno comunque dei precari che non potranno chiedere un mutuo o dei finanziamenti per costruire il proprio futuro,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di rivedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, i requisiti, anche anagrafici, degli istituti volti all'inserimento lavorativo dei giovani, anche creando una relazione più stretta fra il mondo universitario e quello delle imprese, al fine di premiare il merito ed evitare la cosiddetta «fuga dei cervelli».
9/5256/35. (Testo modificato nel corso della seduta) Grimoldi, Cavallotto.