ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05178/046

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MAGGIONI MARCO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 17/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 17/05/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 17/05/2012


Stato iter:
17/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/05/2012
Resoconto MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 17/05/2012
D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/05/2012

ACCOLTO IL 17/05/2012

PARERE GOVERNO IL 17/05/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/05/2012

CONCLUSO IL 17/05/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05178/046
presentato da
MAGGIONI Marco
testo di
Giovedì 17 maggio 2012, seduta n. 634

   La Camera,
   premesso che:
    crisi economica internazionale, manifestatasi negli ultimi anni in tutti Paesi d'Europa, ha avuto gravi ripercussioni sull'intero sistema economico nazionale italiano, colpendo tutti i settori economici, dal commercio all'artigianato, dal settore metalmeccanico a quello degli autotrasporti e che da mesi manifestano ormai segnali evidenti di diminuzione del volume di fatturato con conseguente diminuzione del livelli occupazionali;
    le ultime stime del Fondo Monetario internazionale (FMI) prevedono un peggioramento delle prospettive di crescita del prodotto interno lordo (Pil) in Europa pari allo 0,5 per cento nel 2012, con una revisione al ribasso di 1,6 punti percentuali, e con una ripresa della crescita a partire dal solo 2013. con valori tuttavia marginali e stimati nell'ordine dello 0,8 per cento annuo;
    la difficile situazione della Grecia, acuita anche dalla difficoltà evidenziata da altri paesi europei e dal continuo declassamento ad opera delle agenzie di rating, evidenzia la chiara debolezza della governance europea e la sua incapacità nell'adottare strumenti finalizzati ad evitare l'inasprirsi del divario dei differenziali di spread fra i Paesi europei ed evidenzia altresì la inadeguatezza del sistema nel difendere l'economia europea dalle conseguenze della crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti, comprovando così una lentezza e una strategia economica non adeguata al mutato assetto del mercato finanziario ed economico internazionale;
    la possibilità che la Grecia compia un default «disordinato» è una eventualità sempre più concreta e che alimenta, a sua volta, il rischio di pericoloso contagio verso gli altri paesi europei in difficoltà e le cui conseguenze sarebbero difficilmente preventivabili;
    nei mesi appena trascorsi, la Federal Reserve ha completato il secondo «quantitative easing» mentre la BCE ha definito l'operazione di finanziamento a lungo termine, fornendo più di mille miliardi di euro di finanziamento a basso costo per tre anni alle banche della zona euro, di cui circa 250 miliardi di euro per le sole banche italiane le quali hanno poi investito tale ammontare principalmente nell'acquisto di titoli di stato;
   tra i mesi di febbraio e 4 marzo 2012, il credito alle imprese e alle famiglie in Italia è ulteriormente diminuito, così che mentre gli istituti di credito hanno potuto godere di una iniezione di liquidità, l'economia reale, composta dalle micro-imprese e dai risparmiatori privati, è rimasta esclusa da tali benefìci,

impegna il Governo

a promuovere iniziative presso le opportune sedi affinché la BCE e gli istituti di credito italiani che hanno goduto dell'operazione di rifinanziamento da parte della medesima BCE concedano iniezioni di liquidità anche alle PMI italiane.
9/5178/46Maggioni, Stefani, Bitonci.