ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: MERONI FABIO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 22/03/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 22/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
ILLUSTRAZIONE 22/03/2012
Resoconto MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012
Resoconto MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2012

NON ACCOLTO IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RESPINTO IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/95
presentato da
FABIO MERONI
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
la grave difficoltà nella quale si ritrovano numerosi enti locali ha notevolmente ridotto le risorse a disposizione, sia economiche che umane, determinando altresì una conseguente riduzione del livello dei servizi in favore dei cittadini;
la difficoltà economica si assoda in questi enti anche alla complessità dovuta al rispetto dei vincoli imposti dal Patto di stabilità interno, sia per la oggettiva complessità economico-finanziaria, sia per il fatto che la modalità con la quale si chiede agli enti periferici di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica non appare chiara e basata su equi principi;
la complicazione evidenziata dagli enti nel riuscire a sostenere questo tipo di vincoli, oltre a rallentare il pagamento da parte degli enti stessi verso le aziende che realizzano le opere pubbliche, impedisce anche agli enti medesimi di poter investire ulteriori risorse per la realizzazione di nuove opere;
l'eventuale sforamento da parte degli enti dei vincoli imposti dal Patto rappresenta per i Comuni determinerebbe per questi ultimi una serie di sanzioni estremamente gravose e che riducono ulteriormente le già strette leve sulle quali gli enti possono agire, rendendo di fatto impossibile la erogazione della maggior parte dei servizi alla cittadinanza;
ai sensi dell'articolo 18, comma 2-bis, del decreto-legge n. 112/2008, l'assoggettamento al patto di stabilità vale per tutte le società in house che siano affidatarie dirette di servizi pubblici o strumentali e che tale vincolo si applica anche alle società che gestiscono servizi pubblici esclusi dall'applicazione dell'articolo 4 del decreto-legge n. 138/11 e che, pertanto, gli enti soci delle società a totale partecipazione pubblica, titolari di affidamenti diretti di servizi pubblici o strumentali senza gara, devono vigilare sull'osservanza del patto di stabilità interno da parte degli organismi partecipati;
la Corte dei Conti sezione di controllo della Lombardia, nella deliberazione n, 7 del 19 gennaio 2012, ha precisato come l'assoggettamento al patto di stabilità vale per tutte le società in house che siano affidatarie dirette di servizi pubblici o strumentali, ai sensi dell'articolo 18, comma 2-bis del decreto-legge n. 112/08, specificando altresì come, tuttavia, in attesa del decreto ministeriale previsto dall'articolo 18, comma 2-bis del decreto-legge n. 112/08 che definisca le modalità e della relativa modulistica, «non può farsi derivare dalle predette norme l'obbligo attuale, in capo agli enti controllanti, di valutare il rispetto del Patto di stabilità attraverso un bilancio consolidato funzionale ad un'analisi della situazione finanziaria della società unitamente a quella dell'Ente locale»,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normative volte ad escludere, in virtù dei stringenti vincoli oggi vigenti in materia di Patto di Stabilità interno, per gli esercizi dal 2012 al 2014, l'assoggettamento delle società in house al patto di stabilità interno.
9/5025/95.Meroni, Gidoni, Caparini, Rainieri, Bitonci, Laura Molteni.