ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: RUVOLO GIUSEPPE
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 21/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012
GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012
ROMANO FRANCESCO SAVERIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012
TADDEI VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012
MILO ANTONIO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012
MARMO ROBERTO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 21/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 21/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/03/2012
Resoconto MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2012

NON ACCOLTO IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RESPINTO IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/35
presentato da
GIUSEPPE RUVOLO
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
nel presente provvedimento si attuano misure a favore del mondo agricolo che sta affrontando una situazione di estrema crisi;
con l'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, viceversa, è apparso del tutto evidente quali danni avrebbe provocato nel settore agricolo l'introduzione della nuova imposta IMU;
non a caso la Camera ha approvato il 13 febbraio u.s., a larghissima maggioranza, un ordine del giorno in cui si richiedeva al Governo di rivedere il meccanismo di applicazione dell'IMU;
con l'entrata in vigore, a pieno regime, dell'IMU si rischia, infatti, di arrivare alla chiusura di molte piccole e medie aziende agricole che già sono in crisi per le crescenti difficoltà economiche che stanno investendo l'intero settore;
in pratica si è attuata una duplicazione di imposta sui fabbricati rurali il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni che per gli agricoltori equivalgono a mezzi di produzione; dai calcoli effettuati dalle organizzazioni di settore gli incrementi varieranno dal 100 al 400 per cento;
la Coldiretti ha valutato in un miliardo di Puro i costi aggiuntivi che peseranno sugli agricoltori per effetto dell'IMU;
in uno studio elaborato dalla Confagricoltura emerge che, a fronte di un'incidenza sul PIL globale della nuova imposta patrimoniale pari all'1,3 per cento, si arriva al 4,5 per cento per il settore agricolo, con una perdita dei guadagni stimata al 10 per cento;
con l'introduzione dell'IMU sui fabbricati rurali e l'incremento degli estimi catastali dei terreni si colpiranno migliaia di aziende agricole già pesantemente in difficoltà a causa della perdurante crisi economica;
per la Cia, l'introduzione dell'IMU produrrà per gli agriturismi una perdita dei guadagni sino al 20 per cento;
con l'introduzione di questa tassa sono a rischio sopravvivenza circa mezzo milione di aziende sotto i 20 ettari, vanificando tutti gli sforzi degli operatori del settore che proprio grazie a maggiori investimenti e all'innovazione erano in qualche modo riusciti a non venire sommersi dalla crescente crisi economica;
l'Agricoltura, primo settore economico del Paese, con il'3,5 per cento del PIL e con 15 per cento se viene compresa anche il settore agroalimentare, ha cominciato nel 2011 a perdere posizioni sino ad arrivare nel terzo trimestre del 2011 l'andamento congiunturale più negativo dei valore aggiunto: meno 0.9 per cento;
non va dimenticato che il settore è già stato pesantemente colpito attraverso gli aumenti del carburante e utilities varie ed è in vana attesa, ad esempio, che si trovino le risorse finanziare necessarie ad una riduzione dell'accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre;
a tutto ciò va aggiunta l'approvazione dell'accordo tra l'Unione europea e il Marocco sulla liberalizzazione dei prodotti agricoli e ittici che, soprattutto nel Meridione d'Italia rappresenta un'ulteriore attacco alle nostre produzioni e ai nostri agricoltori;
non a caso, in questa situazione che rischia di rivelarsi disastrosa per il settore agricolo, gli operatori continuano a denunciare uno scarso interesse da parte del governo nei confronti del sistema agricolo nazionale, che rappresenta o almeno ha rappresentato sino ad oggi, un settore d'avanguardia e un fiore all'occhiello per il nostro Paese nel mondo;
nel nostro Paese vi sono circa 50mila imprese che si dedicano al biologico su un milione di ettari con consumi raddoppiati nel corso degli ultimi dieci anni, che abbiamo la più estesa rete di vendita diretta di prodotti agricoli con un fatturato di 3,2 miliardi di Euro, che 12,7 milioni di ettari sono presidiati dai nostri agricoltori che riescono così a svolgere anche un'importante funzione di salvaguardia ambientale, che il turismo enogastronomico ha un fatturato stimato in 5 miliardi di Euro;
tutto ciò rischia di entrare in una crisi irreversibile se non si attueranno in tempi necessariamente rapidi provvedimenti a difesa del settore agricolo;
le nuove tasse e gli aumenti del gasolio per come sono stati introdotti, non solo porteranno ad una chiusura di molte aziende che si ripercuoterà inevitabilmente sull'occupazione, ma determinerà un aumento dei prezzi al dettaglio colpendo ulteriormente le famiglie e i consumatori italiani che già hanno risposto alla crisi economica con un calo sensibile dei consumi,

impegna il Governo:

a verificare la possibilità di attivare tavoli di concertazioni con le associazione di categoria al fine di calendarizzare tutti gli interventi necessari al mondo agricolo che rischia di restare soffocato dall'attuale crisi economica affinché non aumentino a dismisura le piccole e medie aziende costrette a chiudere la propria attività;
a rivedere attraverso i provvedimenti che si dovessero ritenere necessari i termini in cui è applicata attualmente la nuova imposta dell'IMU, di cui le aziende agricole sentiranno tutto il peso nel corrente anno fiscale, prevedendo una consistente riduzione dell'IMU sia per le abitazioni e i terreni che per gli immobili strumentali utilizzati dagli imprenditori agricoli professionali e dai coltivatori diretti che si dedicano all'agricoltura come attività prevalente e che da sempre sono stati inseriti nel valore dei terreni.
9/5025/35.Ruvolo, Moffa, Gianni, Romano, Taddei, Milo, Marmo, Girlanda, Santori.