ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Data firma: 21/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 21/03/2012
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 21/03/2012
OLIVERI SANDRO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 21/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/22
presentato da
ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
il diritto alla continuità territoriale si colloca nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale e deve tradursi nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi i cittadini residenti in aree territorialmente marginali;
il servizio di trasporto è un servizio di interesse economico generale e si configura come elemento essenziale del diritto alla mobilità sancito dall'articolo 16 della Costituzione;
il regolamento (CE) n. 1370/2007, del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007, relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia, nei «considerando» n. 4 e n. 5 individua l'obiettivo per gli Stati membri di «garantire servizi di trasporto passeggeri sicuri, efficaci e di qualità grazie a una concorrenza regolamentata, che anche la trasparenza e l'efficienza dei servizi di trasporto pubblico di passeggeri, conto, in particolare, dei fattori sociali, ambientali e di sviluppo regionale, o nell'offrire condizioni tariffarie specifiche a talune categorie di viaggiatori», evidenziando che «molti servizi di trasporto terrestre di passeggeri che rappresentano una necessità sul piano dell'interesse economico generale non possono essere gestiti secondo una logica meramente commerciale. Occorre che le autorità competenti degli Stati membri abbiano la possibilità di intervenire per garantire la prestazione di tali servizi»;
il raggiungimento dei sopra menzionati obiettivi, sanciti a livello europeo, in Italia appare assai remoto, considerando che, al contrario, si assiste all'interno del Paese ad un aumento del divario in termini di infrastrutture e di servizi tra il Nord ed il Sud, con notevole aggravio delle problematiche della mobilità, in particolare nella regione Sicilia;
nel settore dei trasporti si evidenzia maggiormente il gap infrastrutturale tra la Sicilia e il resto delle regioni italiane. Con riferimento ai costi di trasporto, uno studio di Eurisles (European Islands System of Link and Exchanges) del 2000 mostra, rilevando quattro tipologie di spedizioni di merci, una penalizzazione dell'insularità che pone la Sicilia a livelli di svantaggio competitivo paragonabile alle destinazioni più periferiche dell'UE (come Madeira o le Azzorre). Esempi significativi di questa situazione sono evidenti;
l'attraversamento dello Stretto che incide sulla continuità territoriale della Sicilia in termini di tempi e di costi. Gli autotrasportatori siciliani sono infatti costretti a sostenere costi sensibilmente più elevati rispetto a coloro che operano nei territori della penisola dal momento che, oltre al costo della benzina (rincarato negli ultimi anni del 50 per cento) e quello dei pedaggi autostradali (rincarato anch'esso del 45 per cento) vi sono anche quelli per la traversata marittima,

impegna il Governo:

a prevedere tariffe dedicate destinate agli autotrasportatori delle isole, relative al traghettamento ed ai costi autostradali, che tengano conto della provenienza territoriale ed insulare delle merci e che consentano di compensare i costi aggiuntivi sostenuti dalle imprese di quei territori;
a predisporre provvedimenti normativi atti a facilitare dal punto di vista economico il diritto alla mobilità per i cittadini dei territori insulari del nostro Paese, dando attuazione all'articolo 16 della Costituzione.
9/5025/22.Commercio, Lo Monte, Lombardo, Oliveri.