ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 22/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2012
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 22/03/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2012

NON ACCOLTO IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RESPINTO IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/150
presentato da
MASSIMO DONADI
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
l'articolo 17 del provvedimento al nostro esame reca misure in materia di liberalizzazione della distribuzione di carburanti;
in particolare al comma 1 di tale articolo si prevede che i gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti che siano anche titolari della relativa autorizzazione petrolifera possono liberamente rifornirsi da qualsiasi produttore o rivenditore nel rispetto della vigente normativa nazionale ed europea. Inoltre, a decorrere dal 30 giugno 2012, eventuali clausole contrattuali che prevedano per gli stessi gestori titolari forme di esclusiva nell'approvvigionamento cessano di avere effetto per la parte eccedente il 50 per cento della fornitura complessivamente pattuita e comunque per la parte eccedente il 50 per cento di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita;
queste misure sono tanto più necessarie stante i livelli da record raggiunti dai prezzi di benzina e gasolio. Dopo gli ultimi rincari annunciati da Q8 ed Esso, la benzina, a livello di media nazionale, si avvicina ormai inesorabilmente a quota 1,80 euro al litro, una soglia tra l'altro ampiamente superata in alcune aree del Centro, dove si arriva a sfiorare la quota di 1,87 euro al litro. Il diesel, da parte sua, è ormai mediamente oltre 1,73 euro al litro con picchi al Sud superiori a 1,77 euro al litro;
si sono registrate punte massime, per la verde, di 1,95 euro nei distributori del centro Italia (dove la benzina sembra costare qualcosa di più che nel resto del paese). Una situazione davvero insostenibile per le famiglie italiane e che rischia di aggravarsi ulteriormente se il governo deciderà di attuare la modifica dell'Iva al 23 per cento come deciso lo scorso anno nel decreto n. 201 del 2011;
i rincari maggiori sono stati effettuati sul gasolio (non a caso la quota di vetture diesel era aumentata negli ultimi anni) che ora arriva quasi a sfiorare il prezzo della benzina verde. Non a caso si registrano punte di 1,85 euro al litro e una media nazionale che si aggira tra 1,76 e 1,80 euro al litro;
il costo della benzina verde è aumentato in 12 anni di quasi l'80 per cento passando da 1,08 euro al litro a oltre 1,80 euro al litro. Sorte peggiore è toccata al gasolio che è aumentato del 95 per cento passando da 0,89 euro al litro a 1,75 euro e oltre;
negli ultimi mesi i prezzi della benzina verde e del gasolio si stanno dunque avvicinando a quota due euro al litro con conseguenze pesanti per i budget familiari non solo relativamente al costo del trasporto ma anche, di riflesso, sui prezzi di tutti i generi di prima necessità;
il settore dei carburanti è un settore in cui non c'è vera concorrenza, e chi controlla tutta la filiera, dai pozzi petroliferi alla pompa, ossia le grandi compagnie, può fare il bello e il cattivo tempo,

impegna il Governo:

a ristabilire l'accisa mobile tenendo conto che sul prezzo della benzina incide «una tassa sulla tassa»: questo era un meccanismo previsto dalla legge finanziaria per il 2008 del Governo Prodi che prevedeva una riduzione trimestrale delle accise compensata dalle maggiori entrate dell'Iva che lo Stato incassa ad ogni aumento del prezzo dei prodotti petroliferi;
a dare piena attuazione alle norme previste sulla liberalizzazione della distribuzione dei carburanti superando con un'azione di governo decisa ed attenta tutte le prevedibili resistenze che le compagnie petrolifere metteranno in atto per impedire l'attuazione di tali disposizioni;
a prendere le opportune iniziative anche normative al fine di creare una Borsa dei carburanti, che può innescare meccanismi di concorrenza e di ribasso dei prezzi;
a monitorare le difficoltà tecnico-burocratiche che oggi di fatto continuano a scoraggiare i gruppi della grande distribuzione organizzata ad aprire nuovi impianti presso gli iper ed i super mercati, ed a riferire in merito al Parlamento.
9/5025/150.Donadi, Cimadoro, Barbato, Messina, Paladini.