ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05025/143

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 22/03/2012
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 22/03/2012


Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/03/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 22/03/2012

PARERE GOVERNO IL 22/03/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/5025/143
presentato da
ANITA DI GIUSEPPE
testo di
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

La Camera,
premesso che:
l'articolo 67 interviene in materia di semplificazione delle procedure per la stipula delle convenzioni nel settore della pesca, ampliandone il campo di operatività e destinando al finanziamento delle stesse risorse residue del Fondo per il credito peschereccio;
le convenzioni sono finanziate sulle risorse ancora disponibili del Fondo centrale per il credito peschereccio che, seppure soppresso in seguito all'abrogazione della legge istitutiva, mantiene una gestione stralcio ai fini del rientro dei mutui per le rate di ammortamento dei finanziamenti concessi;
il Fondo per il credito peschereccio è stato istituito dall'articolo 10 della legge 17 febbraio 1982, n. 41, prevedendo che esso, organizzato come amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio, potesse concedere mutui a tasso agevolato per le iniziative relative alla gestione del comparto ittico;
l'articolo 23 del decreto legislativo n. 154 del 2004 ha infine interamente abrogato la legge n. 41 del 1982 istitutiva dello stesso Fondo. Pertanto, non potranno più essere concessi nuovi mutui ma potranno essere utilizzate le risorse derivanti dal rientro dei prestiti già erogati;
negli ultimi anni al settore ittico sono stati effettuati tagli pari al 77 per cento dei fondi, il settore è stato interessato da profondi cambiamenti, soprattutto a causa della riforma della politica comunitaria della pesca, con il rischio di ricadute negative sulle prospettive di sviluppo delle imprese ittiche italiane, per le loro peculiari caratteristiche;
i molteplici provvedimenti discussi risultano carenti di iniziative che riguardano il comparto pesca, in commissione agricoltura, il 22 febbraio 2012, è stata approvata a tal proposito un risoluzione del gruppo Italia dei Valori che prevedeva agevolazioni per il settore della pesca;
fronteggiare una crisi così acuta e parlare di sviluppo a costo zero è una contraddizione, sarebbe necessario stimolare la crescita e lo sviluppo con maggiori risorse per il settore che ha già subito una drastica e inesorabile riduzione degli stanziamenti nazionali, passati da una dotazione annuale di circa 26 milioni di euro nel 2000 a circa 6 milioni di euro per il 2012, con una contrazione pari al 77 per cento,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative volte a reperire maggiori risorse per il settore ittico.
9/5025/143.Di Giuseppe, Rota, Messina, Paladini.