ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04909/026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/02/2012


Stato iter:
14/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/02/2012
SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 14/02/2012

PARERE GOVERNO IL 14/02/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/02/2012

CONCLUSO IL 14/02/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4909/26
presentato da
MASSIMO FIORIO
testo di
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

La Camera,
premesso che:
nel disegno di legge in esame, all'articolo 4, sono presenti norme per l'integrazione delle risorse finanziarie per il potenziamento, la ristrutturazione e la messa a norma delle strutture carcerarie. Nello specifico, il comma 1, stanzia finanziamenti «al fine di fronteggiare il sovrappopolamento degli istituti presenti sul territorio nazionale»;
il carcere di Asti (l'unico della provincia) presenta da anni gravi ed irrisolte carenze strutturali tali da pregiudicare la sicurezza e la salubrità dei luoghi e comportare gravi rischi per la conduzione della casa di reclusione e per la sicurezza di personale e detenuti. Una situazione più volte evidenziata attraverso atti di sindacato ispettivo (ultimo in ordine di tempo l'Interrogazione a risposta in Commissione numero 5-05111);
il carcere di Asti presenta inoltre un cronico sovraffollamento dei detenuti con una popolazione che supera attualmente le 400 unità a fronte di una capienza massima di 300. Va inoltre sottolineato come l'organico attuale degli agenti è di soltanto 126 poliziotti nonostante i 267 previsti;
risultano trattenuti presso il carcere di Asti più di 100 detenuti in regime di alta sicurezza per associazione mafiosa e terroristica;
risultano compromesse, per mancanza di personale e di fondi, le attività di rieducazione che negli anni scorsi erano state intraprese con estrema difficoltà dalla direzione del carcere;
il personale civile, quali educatori, psicologi, volontari e amministrativi, sono anch'essi in quantità esigua rispetto alle reali esigenze derivanti dal numero dei detenuti;
il sovraffollamento e la promiscuità, oltre ad uno svilimento della dignità della persona, possono portare anche ad un rischio per l'ordine pubblico e la sicurezza della città;
più volte sono state effettuate sollecitazioni da parte dell'istituto medesimo e della prefettura di Asti affinché fosse alleviato il carico di lavoro e di rischio che risulta insostenibile per i lavoratori che operano in situazione di estremo disagio;
più volte sono giunte rassicurazioni da parte della direzione centrale e del Ministero della giustizia in merito all'alleggerimento del carico del lavoro e alla sicurezza del personale che ora risulta fortemente a rischio,

impegna il Governo

a intraprendere, dopo anni di emergenza e di criticità irrisolte, iniziative urgenti affinché venga attuato presso il carcere di Asti un intervento tempestivo ed efficace, sia a livello strutturale che di organico, utilizzando a tale scopo le risorse economiche necessarie previste dal disegno di legge in esame.
9/4909/26. Fiorio.