Legislatura: 16Seduta di annuncio: 549 del 12/11/2011
Primo firmatario: GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 12/11/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PUGLIESE MARCO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2011 IAPICCA MAURIZIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2011 STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2011 TERRANOVA GIACOMO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2011 FALLICA GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/11/2011 CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 12/11/2011
PARERE GOVERNO IL 12/11/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/11/2011
CONCLUSO IL 12/11/2011
La Camera,
premesso che:
nel commercio del prodotti petroliferi (in particolare carburanti e combustibili per autotrazione e riscaldamento) le procedure per il versamento sono le seguenti: la compagnia petrolifera estrae dalla sua raffineria e/o deposito quantitativi di prodotto destinato alla messa al consumo. Per ogni litro di prodotto immesso al consumo (quindi destinato alle stazioni di servizio e/o depositi commerciali liberi) la compagnia paga allo Stato un'imposta, l'accisa, che si aggira intorno al valore di euro 0,47220/litro per il prodotto gasolio per autotrazione;
per quantificare il numero di litri caricati su una singola autobotte destinata alla vendita, le dogane (di stanza nell'interno dei punti di carico) pesano il netto dell'autobotte e poi dividono il peso netto per il valore di densità, rilevato per convenzione alla temperatura di 15o (per esempio al peso netto di kg 27100 rilevati sul bilico si applica la densità a 15o che nel caso di specie è 0,8324 e dalla semplice divisione del primo numero per il secondo si ha un volume pari a lt. 32556);
la compagnia petrolifera paga allo Stato l'accisa su questo volume (quindi 0,4722 x 32.556 = 15.373 euro). La compagnia però fattura ed incassa dal consumatore (rivenditore o utilizzatore) per lo stesso peso di merce un volume maggiore in quanto commercializza a densità risultante dalla reale temperatura di carico. Nell'esempio specifico quindi: peso 27.100 diviso per la densità rilevata a temperatura ambiente, pari a 0,8176, rileva un volume pari a litri 33142 con una differenza, quindi, di litri 586 che, moltiplicati per l'accisa gasolio di 0,4722 euro, da un maggiore introito nelle casse delle compagnie di 276,70 euro;
queste differenze tanto sono più marcate quanto più alta è la temperatura di carico del prodotto da parte delle compagnie. In estate dalla temperatura di carico (solitamente intorno ai 42/44 gradi centigradi) alla temperatura esterna (di circa mediamente 33/35 gradi) il disavanzo è ampio ma sostenibile da un sistema commerciale ormai dedito alle «trasformazioni di disavanzi in cali da addebitare all'economia del proprio bilancio» con evidente sottrazione di base imponibile;
che il problema non è riferibile solo al gasolio per autotrazione, bensì anche al gasolio, alle benzine, agli olii combustibili, ai carburanti per l'agricoltura, sicché è di tutta evidenza che il danno per le mancate entrate aumenta svariati milioni di euro annui;
che il Governo sta costantemente imponendo politiche di rigore, anche attraverso una seria lotta all'evasione, in linea con le indicazioni cogenti della Commissione europea;
che l'immissione al consumo del prodotti petroliferi dovrebbe avvenire ai sensi della direttiva 2003/96/CE che prevede che il pagamento dell'accisa avvenga sulla base del volume calcolato alla temperatura convenzionale di 15o c,
impegna il Governo
a unificare tutto il commercio del gasolio alla densità di 15o, oppure unificare tutto alla densità dell'ambiente rilevata dalla guardia di finanza ad inizio giornata, al fine di eliminare una parte di malcostume legalizzato e, soprattutto, di favorire i dovuti, e finora mancati, introiti per lo Stato.
9/4773/5.Grimaldi, Pugliese, Iapicca, Stagno d'Alcontres, Terranova, Fallica.