ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04307/181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 477 del 24/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 25/05/2011
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 25/05/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 25/05/2011
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 25/05/2011


Stato iter:
25/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/05/2011
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/05/2011
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/05/2011
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
PARERE GOVERNO 25/05/2011
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/05/2011

NON ACCOLTO IL 25/05/2011

PARERE GOVERNO IL 25/05/2011

RESPINTO IL 25/05/2011

CONCLUSO IL 25/05/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4307/181
presentato da
ANTONIO DI PIETRO
testo di
mercoledì 25 maggio 2011, seduta n.478

La Camera,
premesso che:
i cittadini italiani sono contrari alla produzione di energia elettrica da fonte nucleare in Italia, mediante la costruzione di nuove centrali;
la catastrofe che di recente ha colpito il Giappone, dove alcune centrali nucleari sono state gravemente danneggiate a causa di eventi naturali, ha messo in luce - a venticinque anni dal disastro di Chernobyl - che la produzione di energia da fonte elettrica non è mai davvero sicura per la salute dei cittadini e la salvaguardia dell'ambiente;
il rispetto del principio di prevenzione deve guidare tutti i governanti a non esporre i cittadini e l'ambiente a rischi potenzialmente non controllabili capaci di provocare danni irreparabili;
vicino ai confini del nostro Paese sono installate diverse centrali nucleari, che possono rappresentano un pericolo anche per l'Italia nel caso di un disastro nucleare. Ciò non può significare, tuttavia, che l'Italia accresca questo rischio attraverso la costruzione di nuove centrali all'interno dei confini nazionali. Il nostro Paese dovrebbe piuttosto impegnarsi, a livello internazionale, a sostenere lo smantellamento di tali centrali e l'investimento nello sviluppo di fonti alternative di energia che non presentino rischi;
alcune delle centrali costruite ai nostri confini forniscono energia elettrica a buon mercato all'Italia, soprattutto perché le centrali non si possono spegnere a piacimento e quando l'energia prodotta è in eccesso e non può essere consumata dal Paese produttore vi è la necessità di cederla. Questa situazione rappresenta quindi un vantaggio per l'Italia e non il contrario;
va tenuto conto che le centrali nucleari sono in grado di produrre solo energia elettrica e che la quantità di energia elettrica consumata dall'Italia rappresenta solo il 30 per cento del totale dell'energia necessaria al nostro Paese;
la scelta di produrre energia elettrica da fonte nucleare inciderebbe solo in minima parte sulla riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili con cui si continuerebbe a produrre almeno il 70 per cento dell'energia che l'Italia consuma;
al contrario già il 20 per cento dell'energia elettrica è prodotta in Italia da fonti rinnovabili e se si volesse produrre l'intero fabbisogno elettrico italiano da fonti rinnovabili è stato calcolato che servirebbe una superficie di circa 2.300 kilometri quadrati, pari a circa un decimo della superficie della Lombardia o all'intera provincia di Piacenza. Se si considera che nella sola Lombardia le aree urbanizzate e cementificate corrispondono 2.880 kilometri quadrati, ne risulta che in tutta Italia ci sarebbero tetti a sufficienza se si volesse produrre l'intera produzione elettrica nazionale direttamente dal sole;
a favore della produzione dell'energia elettrica direttamente dal sole propendono molti fattori: è esente da rischi per la salute dai cittadini; lo sviluppo della ricerca aumenta l'efficienza dei sistemi di produzione e riduce il loro impatto ambientale; infine, dal punto di vista economico, il costo del kilowattora prodotto dal sole si è addirittura dimezzato in soli due anni;
è evidente, quindi, che ci sono valide alternative alla produzione di energia elettrica da fonte nucleare e che il Governo deve aumentare gli investimenti su tali fonti alternative,

impegna il Governo

a non presentare in futuro iniziative legislative che introducono e regolano in Italia la costruzione di centrali per la produzione di energia elettrica da fonte nucleare.
9/4307/181. Di Pietro, Piffari, Donadi, Borghesi, Evangelisti.