ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04086/028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: MOLES GIUSEPPE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI BOVICELLI ANNA MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 25/02/2011
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 25/02/2011


Stato iter:
25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/02/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011

ACCOLTO IL 25/02/2011

PARERE GOVERNO IL 25/02/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011

CONCLUSO IL 25/02/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4086/28
presentato da
GIUSEPPE MOLES
testo di
venerdì 25 febbraio 2011, seduta n.440

La Camera,
premesso che:
il Parlamento ha approvato la legge 23 luglio 2009, n. 99, cosiddetta «legge sviluppo», che prevede misure strutturali per dare risposte alle esigenze del sistema produttivo e per dare avvio a riforme fondamentali per uno sviluppo economico sostenibile, per la modernizzazione del Paese e per il consolidamento degli interventi orientati al rilancio della crescita complessiva nell'attuale congiuntura economica;
l'articolo 37 della «legge sviluppo» istituisce l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA, assegnandole il compito istituzionale di promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica e di assicurare la prestazione di servizi avanzati al Paese nei settori dell'energia, con particolare riguardo all'efficienza energetica, alle fonti rinnovabili, al nucleare ed allo sviluppo economico sostenibile;
le nuove funzioni di Agenzia si aggiungono a quelle tipiche di ente di ricerca rafforzando il mandato dell'ENEA a supporto del decisore pubblico per l'individuazione di politiche energetiche e ambientali e del sistema imprenditoriale per l'identificazione e il sostegno dei processi di innovazione;
l'accelerato mutamento della domanda globale di fonti energetiche, sempre più spostata a favore delle fonti rinnovabili e del nucleare, si pone alla base di una importante riconversione tecnologica dei sistemi industriali. L'Agenzia ENEA svolge il ruolo di promozione dell'industria nazionale anche sui mercati esteri: nell'ambito della cooperazione scientifica e tecnologica sono attualmente operativi numerosi accordi bilaterali, molti dei quali con Russia, USA, Francia e paesi del bacino del Mediterraneo, con il fine di elaborare protocolli e programmi esecutivi nei quali prendono forma contenuti ed obiettivi scientifici, tecnologici e socio-economici collegati alla ricerca;
con il programma di rilancio della produzione di energia elettrica da fonte nucleare, l'ENEA ha intensificato la partecipazione ai più importanti programmi di ricerca internazionali, sostenendo la crescita di competenza e di capacità del settore industriale nazionale. L'ENEA svolge la propria attività di ricerca e sviluppo avvalendosi di impianti sperimentali per prove e qualifiche di materiali, componenti e sistemi, e di reattori nucleari di ricerca per sperimentazioni di fisica dei materiali e per applicazioni di medicina nucleare;
con il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, di attuazione della direttiva 2006/32/CE concernente l'efficienza negli usi finali dell'energia e i servizi energetici, l'ENEA ha assunto inoltre le funzioni di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica, nell'ambito del quadro comune adottato dall'Unione europea che stabilisce obiettivi indicativi di risparmio energetico per gli Stati membri. Tali attività incidono in maniera significativa sul bilancio dell'Agenzia ENEA;
nel disegno di legge di stabilità 2011, originariamente trasmesso dal Governo alla Camera dei deputati, il contributo ordinario dello Stato per l'ENEA, inserito in tabella C, già registrava tagli introdotti con il decreto-legge n. 78 del 2010 e con decreto di variazione del Ministero dell'economia e delle finanze dello scorso giugno, per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro. Con l'approvazione dell'emendamento 1.500 del Governo al disegno di legge di stabilità in Commissione Bilancio della Camera, sono stati ridotti di ulteriori 15 milioni di euro gli importi all'Agenzia ENEA e, quindi, il testo approvato diminuisce di circa 30 milioni di euro il finanziamento per l'ENEA, riducendolo a circa 167 milioni di euro, a fronte dei 197,441 milioni di euro previsti nell'ultima Legge finanziaria per il triennio 2010-2013;
le attuali risorse non sono sufficienti a coprire le sole spese fisse dell'Agenzia ENEA, con risvolti preoccupanti sul fronte occupazionale, comprese le assunzioni di personale già autorizzate, sui servizi minimi da assicurare comunque al personale dipendente e sul mantenimento in efficienza delle strutture tecnologiche di ricerca - tra le quali due reattori nucleari - in diversi campi uniche nel Paese. Le spese fisse dell'ENEA sono dell'ordine di 240 milioni di euro e le altre entrate dell'Agenzia, compresi i contributi non vincolati derivanti dallo svolgimento di attività di ricerca e di servizi, sono circa la metà dei 73 milioni di euro necessari per assicurare l'equilibrio tra entrate e spese;
risulta compromesso, inoltre, l'assolvimento degli stessi compiti istituzionali, inclusi quelli che fanno riferimento allo scenario internazionale e che vedono l'ENEA fortemente impegnata nella ricerca scientifica nei settori energetico-ambientali;
il Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili stabilisce che nel 2020 il nostro Paese dovrà coprire il 17 per cento dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili, attraverso strumenti settoriali e misure trasversali al fine di conferire una maggiore efficienza e sostenibilità alle politiche di sostegno per le fonti rinnovabili, con attenzione per le ricadute industriali ed occupazionali e contenendo gli oneri per i consumatori;
nell'ambito delle conclusioni del Consiglio europeo in materia di energia e innovazione dello scorso 4 febbraio, la posizione dell'Italia, rappresentata dal Presidente del Consiglio dei ministri, pone un'attenzione particolare alla promozione dell'efficienza energetica, nonché alla capacità di innovazione delle istituzioni nazionali che si occupano di energia e ambiente e che con le loro iniziative contribuiscono a contrastare gli effetti della crisi economica;
nell'ambito delle azioni di impulso per rilanciare l'economia, lo scorso 9 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo volto al sostegno del sistema produttivo per lo sviluppo del territorio, alla promozione delle attività di ricerca, allo sviluppo dell'innovazione, attualmente all'attenzione delle Camere: con decreti del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, saranno individuati gli obiettivi da perseguire, le tipologie di interventi da attuare, nonché le risorse da assegnare;
il Governo, il 7 dicembre 2010, ha accolto l'ordine del giorno G200 presentato al Senato sul disegno di legge di stabilità dal relatore sen. Tancredi che impegna il Governo ad adottare entro l'anno ulteriori iniziative, anche normative, al fine di riportare il valore del contributo ordinario dello Stato per l'ENEA alla somma originaria prevista dalla Legge finanziaria 2010 e cioè a 197,441 milioni di euro per il 2011;
la Commissione Industria del Senato, in data 22 dicembre 2010, nel parere espresso sullo schema di decreto legislativo recante: «Attuazione della direttiva 2009/125/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia» (n. 294), ha sottolineato che il provvedimento assegna all'ENEA ulteriori nuovi compiti e funzioni senza prevedere lo stanziamento di risorse finanziarie. La Commissione ha espresso la condizione che il Governo adotti ogni iniziativa al fine di riportare il valore del contributo ordinario dello Stato per l'Agenzia ENEA alla somma originaria prevista dalla Finanziaria 2010 e cioè a 197,441 milioni di euro per il 2011, con un incremento di almeno 30 milioni di euro;
la Commissione Attività Produttive della Camera, il 18 gennaio 2011, nell'ambito del parere sul medesimo schema di decreto legislativo, recante «Attuazione della direttiva 2009/125/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia» (n. 294), ha rilevato che l'atto del Governo in titolo assegna all'ENEA ulteriori nuovi compiti e funzioni senza prevedere lo stanziamento di ulteriori risorse finanziarie per far fronte all'adempimento di tali nuovi compiti, approvando, quindi, un parere favorevole con l'osservazione che il Governo provveda ad adottare ogni iniziativa utile per riportare il valore del contributo ordinario dello Stato per l'Agenzia ENEA alla somma originaria prevista dalla Finanziaria 2010,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire entro l'anno, anche con iniziative normative, per riportare il valore del contributo ordinario dello Stato per l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) di cui all'articolo 37 della legge 23 luglio 2009, n. 99, incluso nella tabella C, Missione Ricerca e innovazione, alla somma originaria prevista dalla Finanziaria 2010 e cioè a 197,441 milioni di euro per il 2011, con un incremento di almeno 30 milioni di euro.
9/4086/28. (Testo modificato nel corso della seduta).Moles, Bernini Bovicelli, Gioacchino Alfano.